Abroghiamo il pareggio di bilancio in Costituzione. Sel Monza raccoglie le firme per la legge di iniziativa popolare. Sabato 14 marzo, dalle ore  9.00 alle ore 13.00, a Monza, in via Italia di fronte alla Rinascente.

Dall’aprile del 2012 nella Costituzione Italiana è stato inserito il pareggio di bilancio. Tale vincolo è alla base delle politiche restrittive e di austerità che l’Europa ha imposto negli ultimi anni, ma la scelta di inserirlo addirittura nella Costituzione non era obbligatoria. Da quando l’Europa ha adottato queste politiche, il debito pubblico è passato dal 65 al 95%, la disoccupazione è aumentata del 40%, molti Paesi hanno imboccato la china della deflazione e il Pil – in Italia – è crollato di 11 punti dal 2007 a oggi. Con il pareggio di bilancio lo stato, le regioni e i comuni non potranno più indebitarsi e promuovere politiche antirecessive. In questo modo il debito continua comunque a salire e la crisi si avvita su se stessa. A farne le spese i fondi che dovrebbero garantire i diritti sociali: le spese per la salute, l’edilizia residenziale pubblica, la formazione professionale, l’assistenza sociale, la previdenza, l’esistenza dignitosa di lavoratori e lavoratrici, etc.

E se lo Stato non può indirizzare risorse al di là delle sue entrate per realizzare opere di sviluppo si apre la porta ai privati: ma i privati intervengono solo laddove l’investimento ha un ritorno. Per queste ragioni Sel insieme ad altre organizzazioni e rappresentanti della società attiva (tra questi Arci, Sbilanciamoci, Legambiente, Fiom, L’altra Europa per Tsipras, Prc, esponenti del Pd come Fassina e Civati ed altri ancora) partecipa alla raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare di revisione costituzionale per cancellare l’introduzione del principio di ‘pareggio di bilancio’ nella nostra Costituzione, attraverso la modifica di alcuni articoli fra cui l’art.81.

Nella proposta di legge di iniziativa popolare – che a differenza del referendum non è solo abrogativa ma propositiva – si vuole introdurre anche un principio fondamentale che è presente nelle più avanzate e recenti costituzioni, come quelle di alcuni paesi latinoamericani: al vincolo contabile si sostituisce quello della soddisfazione dei bisogni e dei diritti dei cittadini. In questo modo la proposta di legge, pur non potendo influire direttamente sul Fiscal compact, che è un trattato europeo, rafforza gli argomenti per contrastarlo, dal momento che la logica del rientro forzato dal debito nel giro di venti anni comporta necessariamente una diminuzione della spesa sociale, che è proprio quanto la proposta di legge vuole venga vietato costituzionalmente. Il primato delle leggi contabili verrebbe così sostituito dal primato dei diritti.

Info: www.colpareggiociperdi.it

Monza, 8 marzo 2015