La prima emergenza smog del 2016 è superata? Allora adesso parliamo di cose serie da fare nella nostra Monza, la città più inquinata d’Italia.

Ora che pioggia e nevischio hanno attenuato un po’ lo smog, è il momento di parlare seriamente di cose utili e concrete da fare. Siccome Monza è additata da diversi organismi nazionali e internazionali come la città più inquinata d’Italia, abbiamo il dovere – oltre che l’interesse – di dimostrare che questo primato non ci sta affatto bene e che ci impegniamo seriamente per contrastarlo. Sulla base delle esperienze positive di altre città in Europa, nelle quali lo smog è stato ridotto per davvero e stabilmente, proponiamo dieci argomenti molto concreti. Alcuni richiedono lo sviluppo di piani pluriennali e/o fondi extra per attività sperimentali. Ma lo smog va affrontato esattamente così. Su ciascuno di questi temi torneremo più approfonditamente nei prossimi mesi.

 

01 RISCALDAMENTO SCUOLE

02 PIANO TERRITORIALE ORARI

03 ASFALTI MANGIASMOG

04 VERNICI FOTOCATALITICHE.

05 LAVARE LE STRADE

06 VERDE MANGIASMOG

07 INCENTIVI CALDAIE “A”

08 PROMOZIONE TPL

09 BUS ELETTRICI SPERIMENT

10 MONZA METROPOLITANA

 

01. RISCALDAMENTO SCUOLE

In molti edifici pubblici, in particolare nelle scuole, gli impianti termici ci risulta funzionino a regime anche di notte, nel weekend e nei giorni festivi. Anche durante queste feste di Natale sono rimasti accesi, generando temperature abitualmente sopra i 19 gradi. Il Comune dovrebbe dare il buon esempio.

02. PIANO TERRITORIALE ORARI

Come prescritto da una legge nazionale, il Comune di Monza ha avviato nel 2007 la stesura del Piano Territoriale degli Orari, per il quale ha anche ottenuto dalla Regione Lombardia un contributo di 50mila euro. Che fine ha fatto il piano? Come avviene all’estero, in particolare in Germania, si tratta di concordare con enti e aziende del territorio, e di aree confinanti se necessario, una articolazione degli orari di ingresso e uscita dal lavoro che riducano la concentrazione nelle classiche ore di punta. Meno traffico, meno tempo di percorrenza, meno inquinamento. Al tempo stesso, si tratta di promuovere – in collaborazione con le aziende più grosse – car pooling e servizi bus mirati.

03. ASFALTI MANGIASMOG

Le strade più trafficate andrebbero asfaltate con gli agglomerati al biossido di titanio, che trattengono e trasformano gli inquinanti. Così si fa specialmente in Olanda, ma anche in altri paesi europei. Questo tipo asfalto è stato sperimentato in passato a Monza in via Cavour, poi più nulla. Eppure, misurazioni eseguite dall’ Arpa Lombardia ne hanno certificato l’efficacia. Ogni chilometro quadrato di asfalto mangiasmog consente di abbattere 32 tonnellate di inquinanti l'anno, pari cioè a quelli emessi da 15 mila veicoli. Vero che questo materiale costa una volta e mezzo i normali elastomeri bituminosi, ma dura tre volte tanto.

04. VERNICI FOTOCATALITICHE

Oltre agli asfalti mangiasmog, sulle strade più trafficate bisognerebbe promuovere la verniciatura delle facciate dei palazzi con uno strato fotocatalitico. Si potrebbero concedere sgravi fiscali ai condomini che lo fanno. Il CNR ha eseguito diversi esperimenti determinando che un metro quadro di superficie trattata con questo tipo di vernice è in grado di decomporre in 60 minuti il 90% dell’inquinamento presente in 80 metri cubi d’aria.

05. LAVARE LE STRADE

Il lavaggio strade con acqua, a Monza è stato eliminato da anni (a Milano è stato in parte ripristinato qualche anno fa). A Parigi lo si fa regolarmente, e non solo per l’igiene. Un esperimento condotto nel 2007 a Vicenza dimostra che si ha una riduzione delle polveri dal 7 al 17% (certificazione Arpa Veneto). D’inverno l’acqua non scarseggia e questa operazione tra l’altro favorisce la riduzione del cloro combinato e dei sali che si formano nei tubi della rete idrica.

06. VERDE MANGIASMOG

In base ad una legge del 1992 (rafforzata nel 2013), Monza avrebbe dovuto piantare ogni anno tanti alberi quanti sono i nuovi nati. Considerato che Monza ha mediamente mille nascite all’anno, dal ‘92 ad oggi il Comune avrebbe dovuto piantare circa 23mila nuovi alberi in città. Qualcuno li ha visti? Il verde contrasta l’inquinamento. Oltre agli alberi, ci sono essenze selezionate che sono veramente mangiasmog, come certi tipi di siepi o cespugli. Occorre varare un piano consistente di rimboschimento urbano, tenuto conto che il verde deve essere diffuso e il parco, per quanto prezioso, non è affatto un “polmone” per tutta la città.

07. INCENTIVI CALDAIE IN CLASSE “A”

Esaminando il Catasto regionale degli impianti termici, si rileva come Monza abbia più del 65% delle caldaie in classe “F” o “G”, cioè a bassa efficienza ed elevato inquinamento. Oltre agli sconti fiscali nazionali, ci vorrebbe una intensa campagna di promozione locale, con ulteriori incentivi per chi decide di installare una caldaia in classe “A”.

08. PROMOZIONE DEL TPL

La rete di trasporto pubblico locale è poco efficiente, lo sanno tutti. E ci sono fasce orarie nelle quali i bus viaggiano praticamente vuoti. Bisognerebbe innanzi tutto migliorare la rete di trasporto. Ma in ogni caso sarebbe bene fare di tutto per riempire gli autobus, come avviene in altri paesi. Per esempio, offrendo tariffe speciali alle famiglie numerose, o ancora rendendo il trasporto pubblico locale gratuito nelle giornate e/o negli orari in cui i mezzi sono semivuoti. Non si spende di più per il servizio, ma di certo si guadagna sul piano ambientale.

09. BUS ELETTRICI SPERIMENTALI

Tutte le aziende costruttrici di autobus sono alla ricerca di città che vogliano sperimentare i mezzi elettrici. Monza è per molte ragioni ideale. E’ possibile raggiungere accordi vantaggiosi con queste aziende, per sviluppare linee aggiuntive, flessibili ed efficienti, a tasso di inquinamento zero. Ricordiamo che un autobus pubblico del tipo oggi usato a Monza genera smog come 43-78 autovetture (a seconda del modello e dell’età).

10. MONZA METROPOLITANA

Va dato atto al sindaco di Monza di avere rilanciato, in questi mesi, l’idea di collegare Milano a Monza Villa Reale con una linea metropolitana. Anche la squadra di parlamentari e pubblici amministratori bipartisan che la nostra Associazione ha riunito su questo tema si è data da fare. Stato, Regione e Comune di Milano sono oggi dichiaratamente favorevoli. Ma il progetto Monza Metropolitana, tra luci e ombre, ha ancora troppi aspetti da chiarire. E non vediamo al momento una spinta adeguata per arrivare concretamente alla realizzazione di questa infrastruttura di trasporto fondamentale, che Monza aspetta da decenni.

Dice Isabella Tavazzi, portavoce dell’Associazione HQMonza: “Monza maglia nera nazionale dell’inquinamento deve fare di più e di meglio. Lo smog danneggia le nostre vite, ma anche appanna l’immagine di città di qualità alla quale tutti teniamo. La gravità del problema richiede di mettere a punto piani-guida di rilevanza nazionale per i quali è sicuramente possibile chiedere, e ottenere, fondi extra dallo Stato e dalla Regione. Al Comune diciamo: diamoci da fare”.

 

Associazione di cittadini per la qualità della vita nelle aree urbane

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