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Il 28 giugno 2014 finalmente apre le porte il museo di via Teodolinda. 140 opere in esposizione permanente sui 3 piani e altre a rotazione. La Giunta Scanagatti taglia il nastro dell'inaugurazione più attesa dalla città che ama l'arte

Dopo una lunga, lunghissima attesa, sabato 28 giugno 2014 aprono i Musei Civici di Monza Casa degli Umiliati. È in via Teodolinda 4, a due passi dal Duomo, in un edificio cinquecentesco che fu, appunto,  sede dell’ordine degli Umiliati e — in tempi più recenti — di uffici municipali e del Liceo musicale. Dall’ingresso principale si accede al chiostro, lungo la parete di uno dei porticati sono disposti i reperti risalenti alla Monza romana, nell’angolo opposto l’ingresso vero e proprio. L’area espositiva è disposta al piano terra e al primo, mentre nell’interrato è stata allestita una sala conferenze a cui si può accedere anche dalla grande vetrata, sempre in via Teodolinda.

 

 

Sono 140 le opere selezionate dagli archivi del Comune di Monza e in mostra permanente, altre saranno esposte a rotazione nella sala delle mostre temporanee.
Il percorso museale è suddiviso in 13 sezioni e composto principalmente da quadri e in particolare da opere dei nomi più noti della “scena monzese” — ovvero Bianchi, Mariani e Bucci — ma non mancano testimonianze contemporanee grazie alle acquisizioni delle edizioni recenti della Biennale Giovani. I visitatori avranno anche la possibilità di ammirare quelle opere assai note (come la Leda di Arturo Martini e l’Arengario di Inganni) che in passato sono state mostrate solo per brevi periodi.

 

 

Il progetto museologico e museografico è opera di Dario Porta (che è anche il conservatore) e di Francesca Milazzo. Il progetto di restauro architettonico e degli impianti è di Mide Osculati, Elena Amadio, Vittorio Bellini, Luigi Dell’Orto, Angelo Rabuffetti, Enrico Testa,  Maurizio Vezzoni. Il progetto museotecnico e lo studio illuminotecnico sono di MI.VA.RO (Matteo Sacchetti, Adriana Annunziata, Gian Luca Basso Peressut, Pier Federico Caliari, Carola Gentilini, Simona Motta, Corrado Terzi). Il coordinamento di Bruno Giordano Lattuada con l’assistenza di Davide Brambilla e Daniele Lattuada. Il marchio e l’immagine coordinata sono di Antonio Cornacchia.

L’impianto del museo è tradizionale, chi ha in mente il Must di Vimercate dimentichi le attrezzature tecnologiche e l’interattività. La grande quantità di pezzi da mettere finalmente in esposizione stabile non ha lasciato spazio ad altro. Il patrimonio è tale che una sede come quella degli Umiliati — seppure non piccola — a stento permette di valorizzarlo, senza dover ricorrere ad altro.

 

 

Per l'apertura, il Comune di Monza ha pianificato una campagna pubblicitaria partita con la copertina dell'ultimo numero di Tua Monza e proseguita con 3 filmati dedicati alle opere, ai volontari che affiancheranno il personale del museo e all'allestimento (li vedete in questa stessa pagina). Campagna completata con manifesti, totem e affissioni 6x3 in vari punti della città. Per il giorno dell'apertura Poste Italiane presenterà inoltre un annullo dedicato, con una piccola collezione di cartoline raffiguranti 3 delle opere del Museo.

La scheda dei Musei civici di Monza Casa degli Umiliati

 

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I Musei Civici di Monza comprendono le raccolte della Pinacoteca Civica e del Museo Storico dell’Arengario.

La loro istituzione pubblica risale al 1935 e si realizza intorno a un importante nucleo collezionistico arrivato al Comune nel 1923 dal lascito Galbesi Segrè.

Nel corso del tempo il patrimonio delle raccolte si è arricchito di opere d’arte e repertori diversi che originano da donazioni, acquisti e come eredità delle più significative vicende artistiche e culturali svoltesi in città nel corso del Novecento: Biennali, ISIA, Premio di Pittura Città di Monza e, in anni più recenti, Biennale Giovani.

Tra le raccolte a carattere artistico si segnalano, per importanza e densità numerica, i dipinti e le sculture degli artisti monzesi operanti nella seconda metà dell’Ottocento e nei primi decenni del XX secolo. Di sicuro interesse è anche il cospicuo nucleo di disegni e grafica del Novecento, entrato nelle collezioni tramite lascito diretto degli artisti o dei loro eredi.

Presente fin dalle origini nelle raccolte dei Musei Civici vi è poi un rilevante patrimonio di stampe antiche e moderne che costituisce il Gabinetto delle Stampe.

Nell’attuale sede di via Teodolinda, realizzata ristrutturando uno storico edificio dell’ordine religioso degli Umiliati presente in città nel Medioevo, è esposta una scelta di opere emblematiche delle vicissitudini storiche e artistiche di Monza.

Uno spazio espositivo per mostre temporanee consente al Museo di dare evidenza e approfondire temi e autori legati al repertorio delle civiche raccolte.

Il Museo dispone anche di una sala conferenze e di un’aula didattica destinate a completare la propria offerta culturale e a dare pieno compimento alla propria mission. 

Le sezioni del Museo

01. Storie di pietra
02. Modoetia. segni e tracce della città medievale
03. Biennale giovani. la tradizione del futuro
04. Alle origini della collezione
05. Grandi opere dell’ottocento monzese
06. Mosè Bianchi affreschista
07. Galleria dei ritratti
08. l’Ottocento
09. Novecento. fermo immagine sulla città
10. Monza anni Venti. Isia e biennali
11. Anni Cinquanta. il Premio nazionale di pittura “Città di Monza”
12. il corso di ceramica dell’Isia
13. Il volto della città

Musei Civici di Monza Casa degli Umiliati
Via Teodolinda, 4  |  20900 Monza
Reception  039 2307126  |  Uffici  039 384837  |  Fax 039 2307123
info@museicivicimonza.it  |  www.museicivicimonza.it

 

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Gli autori di Vorrei
Paolo Cassina