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Si riaccendono le polemiche intorno al centro commerciale del Rondò dei pini

È riesplosa, giustamente, la polemica sul caso dell'ecomostro al rondò dei Pini, in fondo al cannocchiale storico di viale Cesare Battisti di fronte alla Villa Reale. Si tratta di una vicenda emblematica, che finora ha segnato il destino di tre amministrazioni comunali.

 

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Come è noto, il centro commerciale nacque grazie ad un accordo di programma voluto negli anni novanta dal sindaco di centrodestra Colombo (che infatti non venne ripresentato alle elezioni successive...) con la Regione ed Auchan. L'accordo venne duramente contrastato dal centrosinistra e perfino dall'attuale sindaco Mariani, allora all'opposizione con la Lega Nord.

La giustificazione per la costruzione di questo enorme centro commerciale all'interno del Parco di Cintura, quindi su aree destinate a verde, venne indicata con la necessità di costruire la nuova cittadella giudiziaria (tribunale, caserma della guardia di finanza, uffici tributari).

Il privato in cambio del centro commerciale, avrebbe provveduto alla costruzione di alcuni edifici pubblici ed alle urbanizzazioni. Il bello è che il centro commerciale è stato costruito, con l'impatto che tutti vediamo, ma dei servizi pubblici non vi è traccia.

L'amministrazione successiva, guidata da Michele Faglia, ottenne significative riduzioni nel progetto, volte proprio a ridurne l'impatto. Non riuscì però ad impedirne la realizzazione, e questo le costò una frattura nella maggioranza, con la fuoriuscita della lista Insieme per Monza guidata da Gianpietro Mosca.

Eccoci ora all'amministrazione attualmente vigente dal 2007 guidata da Marco Mariani. Tra i suoi primi atti concesse una variante al progetto aggiungendo 36.000 metri cubi nel cannocchiale della Villa e aumentando le altezze, ampliando superficie commerciale di vendita di 5.000 mq. Infine ritirò la causa in corso con la proprietà rinunciando di fatto a modifiche migliorative. Vedi anche il recente comunicato stampa della lista Città Persone.

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Gli ampliamenti concessi dal centrodestra al centro commerciale (grazie Alfredo Viganò)

 

Ecco perché nell'estate dell'anno scorso abbiamo visto crescere l'ecomostro al rondò dei Pini, che ha rovinato il cannocchiale storico di Viale Cesare Battisti. Inizialmente, però, la costruzione venne interrotta e ricoperta da un telo mimetico.

In febbraio di quest'anno tre associazioni (FAI, Italia Nostra e Legambiente di Monza) scrissero una garbata lettera aperta al Sindaco di Monza, ed in aprile di quest'anno hanno risollevato il problema in un incontro pubblico, chiedendo una soluzione che impedisca il grave impatto della costruzione.

Perfino il ministro dei Beni Culturali, Bondi, in visita alla Villa Reale in occasione della nascita del Consorzio per la Villa Reale ed il Parco di Monza, si chiese stupito di cosa si trattasse.

Ora però, tolto il telo mimetico sono ripresi i lavori per la costruzione dell'albergo, senza alcuna mitigazione del suo impatto paesaggistico, se non l'uso di vetrate antiriflesso (!!!). il Sindaco di Monza reagisce prendendosela non con i costruttori ma con le associazioni ambientaliste, che ora si sono rivolte, con i loro presidenti nazionali direttamente al ministro Bondi.

 

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Vorrei che di fronte a questa vicenda il nostro Sindaco pensasse a come vorrà essere ricordato dalle prossime generazioni...

Da http://gimmiperego.blogspot.com/