La rivista che vorrei 

Si è chiusa giovedì scorso, con la conferenza tenuta dall’assessore di Novellara Youssef Salmi la rassegna di Solidarte 2011, arte e multiculturalità a Villa Mariani di Casatenovo.

 

«Il mondo è nato senza confini, Le frontiere sono state create dall’uomo. Io mi sento cittadino del mondo». E’ così che si definisce Youssef Salmi,di origine marocchina, oggi assessore al volontariato, all’associazionismo e ai giovani del Comune di Novellara (RE).Giovedì scorso, alla presenza di un pubblico nutrito di persone di tutte le età ha raccontato la sua storia e ha portato la sua testimonianza sulla realtà multietnica italiana.

Nato nella capitale marocchina Rabat, all’incirca ventenne ha lasciato la sua casa e la sua famiglia. Dopo un breve periodo trascorso in Francia ospite di parenti, ha seguito il fratello in Italia. E’ così che, nel lontano 1990 è arrivato a Novellara. I primi periodi di certo non sono stati semplici. Molte sono state le difficoltà per ottenere la cittadinanza italiana, altrettanti gli sforzi per inserirsi nella realtà del piccolo comune emiliano.  «Nella mia esperienza - ha affermato durante la serata - non posso dire che in Italia ci sia razzismo. I pregiudizi nei confronti degli stranieri e degli immigrati derivano spesso da una non-conoscenza, dalla paura che ingenera la diversità culturale. Uso spesso questa metafora - ha poi aggiunto - un bambino che si trova in una stanza buia è spaventato. E’ però sufficiente accendere la luce per tranquillizzarlo, poiché si dà lui la possibilità di vedere la realtà che gli sta attorno. E’ comunque forte anche la diffidenza che lo straniero ha nei confronti degli italiani - ha continuato - spesso il pregiudizio è reciproco, o anzi più forte da parte degli immigrati che tendono molte volte a riunirsi in ristretti gruppi culturali. Tali gruppi sono un pericolo a livello sociale - ha concluso - perché laddove non cè interazione culturale, laddove non c’è comunicazione e scambio di valori, il rischio è quello che nascano profonde incomprensioni»

immigrazione

Lo sport, il volontariato e la partecipazione alla vita sociale del piccolo paese hanno contribuito al pieno inserimento di Youssef Salmi nel tessuto sociale italiano. Youssef Salmi vive a Novellara da ormai ventuno anni, ha una bellissima famiglia, una moglie italiana e due bambini. «La nostra forza - ha affermato - è che ciascuno rispetta la cultura e le tradizioni dell’altro. Credo che l’interazione tra culture diverse sia e debba essere considerata un valore aggiunto per il nostro paese, da rispettare e insegnare ai nostri figli». I problemi derivanti dall’incontro di tradizioni diverse esistono e non devono essere sottovalutati. La risposta a questi quesiti è il dialogo. Tramite il dialogo l’uomo può fare grandi passi avanti, risolvere molte incomprensioni.

laddove non cè interazione culturale, laddove non c’è comunicazione e scambio di valori, il rischio è quello che nascano profonde incomprensioni

Nel corso della serata non sono mancate le considerazioni sull’attuale situazione Italiana: «credo che a livello generale si stia verificando un inaridimento di quei valori che ispiravano i nostri genitori e in nostri nonni. Spesso nei giovani c’è una mancanza di fiducia e della volontà di emergere - ha dichiarato -  uso spesso la metafora della rana: i giovani oggi tendono a galleggiare come i pesci, non hanno la forza di saltare come le rane. Ci troviamo in una situazione difficile. Oggi si sente il bisogno di ripartire dai valori semplici per ricostruire il futuro, penso che talvolta per costruire il futuro sia necessario dare uno sguardo al passato»

Una serata davvero interessante e densa di spunti di riflessione, in una Brianza che coglie la società ed il territorio in continua evoluzione.