Fotografie d’autore in mostra a Seregno. Fotografia, poesia e arte figurativa si incontrano nell’esposizione di Simone Borrelli, in cui la figura femminile è assoluta protagonista.

Ti mando questa mela. Se mi ami”. È questo il titolo della mostra personale di Simone Borrelli, inaugurata a Seregno lo scorso sabato 17 settembre. L’esposizione è stata allestita nella calda ed accogliente sala sotterranea della libreria “Un mondo di libri” ed ospita fotografie realizzate in bianco e nero di nudo femminile. Le foto, sviluppate con la tecnica tradizionale, sono in alcuni casi accompagnate da versi poetici ed impreziosite da decorazioni a china. Il risultato è un’accattivante sinergia di fotografia, poesia ed arte in cui la figura femminile gioca da elemento unificatore. Al centro dell’attenzione è infatti il corpo della donna, con le sue linee sinuose e chiaroscuri evocativi, simbolo di vita, passione e desiderio.


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Durante l’inaugurazione, abbiamo parlato direttamente con l’artista, che ha potuto così spiegarci le sue opere, frutto dell’incontro delle sue passioni.

Qual è il significato del titolo dell’ esposizione?
Il titolo è una citazione di una poesia di Platone che recita: “Ti mando questa mela. Se mi ami, prendila, e dammi in cambio la tua verginità. Ma se non vuoi, prendila ugualmente, e pensa come è breve la stagione bella”. La stavo leggendo mentre avevo in mano una foto che ritrae un nudo di donna vicino ad una mela che ho poi esposto in questa stanza. Il tema di sfondo alla mostra è infatti anche la capacità di saper cogliere nel momento giusto le cose più belle che la vita ci offre. Credo che alcune occasioni, se rimandate troppo a lungo non si ripropongano più. Questo è poi anche il mio stile di vita: cerco di non rimandare nulla e di cogliere subito tutto il meglio da ogni cosa.

altCome è nata l’idea di questa mostra?
Faccio fotografie da una vita. Avevo già fatto in passato esposizioni di fotografie che avevo realizzato durante i miei viaggi. Ho pensato però che un luogo così si prestasse particolarmente bene per questo tipo di mostra. Anche in occasione della nuova apertura della libreria volevo qualcosa di impatto e di qualità, che incuriosisse e che fosse soprattutto completo e comprensivo di quelle che sono le mie passioni e di ciò che mi piace.

Che tecnica ha usato per realizzare le opere esposte?
Si tratta di fotografie che sono state sviluppate a mano in camera oscura partendo dalla pellicola in bianco e nero. La stampa fatta in questo modo è frutto di un processo molto delicato, non ha nulla a che vedere con la fotografia scattata in digitale. È un procedimento per me molto piacevole anche se faticosissimo. Innanzitutto bisogna procedere allo sviluppo della pellicola, fase che avviene totalmente al buio, quindi all’arresto e al fissaggio dello sviluppo stesso. La foto deve poi asciugare una notte intera, qundi viene stirata sul torchio e infine spuntinata con l’inchiostro di china per eliminare le irregolarità. Su alcune foto mi è poi venuta la voglia e lo spunto per fare qualcosa in più. Da qui l’idea di aggiungere i disegni e le decorazioni che sono state realizzate con l’inchiostro di china. Lo sviluppo realizzato manualmente è un lavoro molto grafico, artistico ed artigianale. Il valore e il pregio di una foto sviluppata in questo modo si dimostrano con il fatto che non è mai possibile averne due identiche. Siccome i metodi per ottenere la foto sono molto empirici, due foto uguali non si avranno mai.

La fotografia è per lei passione o lavoro?
La fotografia è da molti anni la mia grande passione anche se nella vita faccio altro. Ho iniziato con una reflex molti anni fa, quando avevo 18 o 19 anni. Oltre alla fotografia amo però anche la pittura, la scrittura e la poesia. In questa mostra il mio intento è stato quello di far incontrare le mie passioni.

 

L’esposizione potrà essere da tutti visitata gratuitamente fino a giovedì 29 settembre durante gli orari di apertura della libreria “Un mondo di Libri” di Corso del Popolo 54.