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Dalla lotta al petrolio nella Valle del Curone al libro
curato da Paola Lazzarotto di prossima uscita

 

Riceviamo e pubblichiamo

Perchè questo libro



La ragione di questo libro sta nella capitalizzazione di un’esperienza importante che nel corso della primavera estate del 2009 ha coinvolto un intero territorio contro la minaccia di pozzi di petrolio in un Parco naturale. Una mobilitazione generale che ha fatto balzare la Brianza Lecchese, in particolare il Meratese e il Parco di Monte¬vecchia e della Valle del Curone, sulle pagine dei giornali nazionali che con attenzione hanno seguito le ragioni di questa protesta contro due società petrolifere in joint ven¬ture decise a esplorare il sottosuolo del Parco alla ricerca di un giacimento di idrocarburi di tutto rispetto (forse 40milioni di barili, si diceva, forse di gas). Davide contro Golia si disse subito sui giornali, impossibile averla vinta, soprattutto trattandosi questa volta del terzo tentativo di petro¬lieri sempre sullo stesso territorio. Ed invece le due società hanno rinunciato al progetto e il pozzo non si farà. Per ora. Perché il giacimento c’è e forse in un futuro neppure troppo lontano potrebbe ripresentarsi la stessa situazione. Questo libro ha dunque il compito di fermare nella me¬moria la cronaca di quei giorni e le ragioni per le quali 33mila persone hanno firmato, in poco più di un mese, la petizione del Comitato “No al pozzo nel Parco del Curone” con 26 amministrazioni comunali e la Provincia di Lecco impegnate in sedute plenarie contro le trivelle nella Brianza Lecchese. Questo libro, inoltre, raccoglie i princi¬pali documenti prodotti, illustra la strategia, pragmatica e
politicamente trasversale, attuata dal Comitato civico e riporta tutta una serie di testimonianze dirette della gente e dei principali attori coinvolti nella vicenda, rendendo quel¬l’esperienza collettiva della primavera estate del 2009 un punto fermo di non ritorno. «Abbiamo il compito di lasciare alle generazioni che ver¬ranno una Terra vivibile e pulita» ha ricordato in una delle manifestazioni dell’estate 2009 il sindaco di Rovagnate Marco Panzeri. Il pericolo concreto di vedere pozzi di pe¬trolio in uno degli ultimi lembi di verde rimasti in Brianza, a pochi chilometri dall’hinterland milanese, ha svegliato le coscienze e ora, che il pericolo sembra scampato, sta pren¬dendo forma un comitato permanente in grado di iniziare in Brianza e nel parco in particolare percorsi alternativi di risparmio energetico. Non solo petrolio, ma un oro verde ben più prezioso e duraturo. Questo libro dunque è un libro collettivo, ma ha potuto vedere la luce grazie alla sensibilità di Edizioni Biografi¬che, casa editrice specializzata in storie di vita, che ha cre¬duto fin da subito all’importanza di questa memoria. Parte dell’investimento nel libro è stato reso possibile grazie alle donazioni di tanta gente durante le serate informative del Comitato nell’estate del 2009 e parte dell’incasso andrà a creare un primo fondo per il Comitato permanente per l’energia sostenibile nel Parco.
La vittoria contro il pozzo è di tutti e qui di seguito leggerete perché.
Alberto Saccardi Comitato “No al pozzo”