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C'è un bosco di 25.000 mq al polo istituzionale di Monza, ma l'assessore Lamperti non lo considera e preferisce cementificare

Con una PETIZIONE lanciata online su change.org la sera di venerdì 23 maggio, il Coordinamento di comitati e associazioni di Monza ha rilevato che:

“Con la delibera n.5 del 6 febbraio 2025 la maggioranza di Centro sinistra in Consiglio comunale di Monza ha adottato una variante al Piano di Governo del territorio (PGT – il PRG di una volta) che, stando agli azzonamenti indicati nella documentazione poi pubblicata per le osservazioni, provocherebbe il taglio di un BOSCO di circa 25.000 mq cresciuto spontaneamente alle spalle della Sede della Provincia di Monza e Brianza.

Per fare cosa? Uno studentato, con annessi e connessi, per 57.000 metri cubi di cemento . In quella zona forse arriverà tra 8/10 anni la M5 e quindi anche un grande parcheggio. Per tali motivi, la petizione, che ha raccolto in 7 giorni, oltre 2000 firme,

 CHIEDE

AL SINDACO, ALLA GIUNTA, AI CONSIGLIERI TUTTI:

  1. di realizzare altrove lo studentato, sulle aree dismesse di proprietà pubblica come la ex Fossati e Lamperti o sulle aree del vecchio Ospedale Umberto 1°, entrambe a poca distanza dalla stazione ferroviaria di Monza centro;
  2. di non tagliare il bosco o, nel caso si volesse comunque rovinosamente procedere, di prevedere ampie compensazioni (da 2 a 5 volte l'area del bosco, come prevede la norma) da reperire comunque nelle adiacenze di quella zona;
  3. di organizzare un'assemblea pubblica su tale variante urbanistica, così come formalmente richiesta da 2 mesi dalla Consulta dei quartieri di San Biagio - Cazzaniga senza aver ricevuto ad oggi (22/05/2025) alcuna risposta. Inutile sbandierare la partecipazione dei cittadini se poi non si ascolta la loro voce.

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Area del bosco, nel contesto del polo istituzionale di Monza (foto di Andrea Accattato)

 Ma l'assessore Lamperti (articoli di Agnese Zappalà su MBNews del 27/5/2025 e di Federica Fenaroli su Il Cittadino del 29/5/2025) dice
1) che il bosco non è naturale e che l'area era edificabile da molto tempo;
2) che c'è un enorme bisogno di case per gli studenti;
3) che il bosco presenta una “crescita non controllata di robinia, pianta infestante e dannosa”

Forse l'Assessore non ha letto bene la petizione (sopra riportata) che elencava TRE semplici e chiare richieste, che ribadiamo nelle solide motivazioni:

  1. NON TAGLIARE IL BOSCO: è un bosco a tutti gli effetti e abbiamo quanto mai bisogno di alberi, da PRESERVARE, da PIANTARE semmai ma non da TAGLIARE!
  2. realizzare lo studentato sulle aree dismesse pubbliche vicino alla esistente stazione centrale FS di Monza;
  3. organizzare un'assemblea pubblica richiesta dalla Consulta di quartiere da tempo ma che interessa TUTTI i cittadini monzesi, è questa la PARTECIPAZIONE.

A queste richieste precisiamo che, sentiti alcuni esperti in materia forestale, UN BOSCO È TALE A PRESCINDERE DAGLI STRUMENTI URBANISTICI! Inoltre NOI NON NEGHIAMO LO STUDENTATO (peraltro ci sono 8 mila case sfitte a Monza che potrebbero essere convenzionate col Comune come garante), MA CHIEDIAMO SOLO DI REALIZZARLO SU AREE DISMESSE PUBBLICHE in posti già oggi serviti dal servizio di trasporto FS esiste e non di quello che forse arriverà tra 8 o 10 anni (Metro 5), se non di più, perché mancano circa 600 milioni di euro per la sua realizzazione.

Non si faccia passare una sacrosanta difesa del verde pubblico per una “negazione del diritto alla casa agli studenti”.

E' innegabile, altresì, che il “triangolo mortifero” delimitato dalla SS 36, tra viale Elvezia e via Lario (SS 527), è così definito per gli incontestabili danni che provoca alla salute degli abitanti della zona per l'alto tasso d'inquinamento dovuto alle migliaia di mezzi che quotidianamente lo percorrono.

Rivolgiamo quindi un forte appello al Sindaco, a tutta la Giunta e a tutti i Consiglieri comunali (a prescindere dal loro colore politico) perché non approvino la Variante al PGT così come è stata adottata in Consiglio comunale il 6 febbraio 2025, accogliendo le nostre osservazioni e le nostre richieste.

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Code e congestioni di traffico sulla SS 36 (foto di Andrea Accattato)

 Allegati al presente comunicato:
1) Gli effetti positivi della presenza di alberi   –  2) Parere autorevole di un forestale

IL COORDINAMENTO DI COMITATI E ASSOCIAZIONI DI MONZA

Circolo Legambiente Alexander Langer Monza - CCR: Gruppo Ambiente e territorio - Comitato Aria Pulita Monza - Comitato via Blandoria - Comitato per il Parco A. Cederna - Comitato “La Villa Reale è anche mia” - Comitato Gallarana - Comitato quartiere Sant'Albino - Comitato saicosavorremmoincomune (Quartiere San Donato) - Comitato via Boito Monteverdi - Comitato Ospedale Umberto 1° - Comitato Triante - Comitato Pro Buon Pastore - salvaguardia Comitato Buon Pastore - Comitato Bastacemento - Presidio ex Macello - Comitato San Fruttuoso Bene Comune - Osservatorio antimafie di MB Peppino Impastato.

Monza, 1 giugno 2025

 Link alla petizione online:  https://chng.it/CGHZbTqgWt

Gli autori di Vorrei
Giorgio Majoli
Giorgio Majoli

Nato nel 1951 a Brescia, vive a Monza dal 1964. Dal 1980 al 2007, ha lavorato nel Settore pianificazione territoriale del Comune di Monza, del quale è stato anche dirigente. Socio di Legambiente Monza dal 1984, nel direttivo regionale nei primi anni ’90 e dal 2007, per due mandati (8 anni). Nell’esecutivo del Centro Culturale Ricerca (CCR) di Monza dal 1981. Ora pensionato, collabora come volontario, con associazioni e comitati di cittadini di Monza e della Brianza, per cercare di migliore l’ambiente in cui viviamo.Qui la scheda personale e l'elenco di tutti gli articoli.