Il reportage del convegno tenutosi sabato 14 aprile nell'aula magna dell’Istituto Statale d’Arte presso la Villa Reale di Monza

 

 

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imostrare l'utilità del valore storico e monumentale della Villa Reale e del Parco. E' questo il cardine su cui si è svolto il convegno. Gli organizzatori del comitato la Villa Reale è anche Mia, nato nel 2010, avevano come principale obbiettivo riportare l'attenzione della città sul percorso distruttivo del progetto gestito dal Consorzio Villa Reale e Parco : le notizie frammentarie apparse sulla stampa lasciano presagire a una serie di interventi finalizzati allo sfruttamento commerciale privato.

“Il mio compito è quello di parlare delle vicende che hanno accompagnato il complesso monumentale rappresentato dalla Villa dai Giardini e dal Parco che si estende su un territorio di 740 ettari, racchiusi da una recinzione di 14 km ricavata in buona parte dalle macerie del castello di Monza, dunque per certi versi monumentale anch’essa, costata 1 luigi d’oro a braccio”. Sono le parole dell'intervento iniziale a cura di Bianca Montrasio, si può scaricare da qui.

L'intervento ripercorre la storia secolare della Villa per giungere agli ultimi anni del mandato amministrativo che ha lanciato l'operazione contestata. “Ciò che fa testo sono i fatti, l’allontanamento dalla Villa dei Musei Civici e del Museo Etnologico per far posto ad usi assai meno decorosi come quelli introdotti dall’art. 13 del disciplinare che prevede la possibilità di fare negli spazi della Villa di tutto e di più sotto il profilo commerciale”.

Montrasio ha anche contestato l'affermazione del Sindaco Mariani “putost che nient putost”: il linguaggio del dialetto locale che vorrebbe significare di accontentarsi e accettare la commercializzazione del bene pubblico. “Se questo è il prezzo che si deve pagare per la ristrutturazione ci sembra illegittimo oltre che ingiusto pagarlo visto che la quasi totalità del finanziamento è data da fondi pubblici, fra cui fondi FAS per le aree sottosviluppate” Sembra incredibile eppure è così: una delle aree più sviluppate d'Europa attinge ai fondi destinate allo sviluppo di quelle più povere !

Il convegno è proseguito con la relazione del prof. Rodolfo Profumo letta dal nostro Giacomo Correale: Giacomo presta la voce al professor Profumo, impossibilitato a essere presente. L'intervento narra il ruolo del Belvedere, destinato a lasciare posto a un ristorante di lusso, come testimonianza storica e irrinunciabile del complesso monumentale.

 

 

L'intervento di Rodolfo Profumo letto da Giacomo Correale

 

Si prosegue con la relazione dell'arch. Giorgio Majoli: la rivista Vorrei ha qui impiegato le sue forze migliori a dimostrazione dell'interesse forte per la città e per i suoi beni comuni più di valore. L'intervento di Majoli è stato partigiano, segno di grande passione per il territorio, mantenuta per molti anni con la militanza in Legambiente Monza, di cui è tra i fondatori nel 1984. Si è preso dunque una buona dose di applausi dal pubblico monzese che ancora si appassiona alla cultura e al buon vivere sociale.

 

 

 L'intervento dell'arch. Giorgio Majoli

 

Il convegno è terminato con gli interventi del pubblico: erano presenti tra gli altri il figlio del Sindaco, che peraltro ha stranamente dichiarato di non aver mai visitato la Villa, l'ex sindaco Michele Faglia e il candidato Sindaco del centrosinistra Roberto Scanagatti. Non resta che attendere le elezioni ormai imminenti, potrebbero riservare una svolta amministrativa che andrebbe a fare il paio con quella avvenuta lo scorso anno Milano. Alla guida dei due comuni proprietari del Parco potrebbe andare a sinergia amministrava una tendenza differente dalla commercializzazione attuale del bene comune Villa Reale e Parco Reale. E' in atto anche il ricorso al Tar da parte di Legambiente, presentato nel settembre 2011.

Il sito del Comitato Parco di Monza

Gli autori di Vorrei
Pino Timpani

"Scrivere non ha niente a che vedere con significare, ma con misurare territori, cartografare contrade a venire." (Gilles Deleuze & Felix Guattari: Rizoma, Mille piani - 1980)
Pur essendo nato in Calabria, fui trapiantato a Monza nel 1968 e qui brianzolato nel corso di molti anni. Sono impegnato in politica e nell'associazionismo ambientalista brianzolo, presidente dell'Associazione per i Parchi del Vimercatese e dell' Associazione Culturale Vorrei. Ho lavorato dal 1979 fino al 2014 alla Delchi di Villasanta, industria manifatturiera fondata nel 1908 e acquistata dalla multinazionale Carrier nel 1984 (Orwell qui non c'entra nulla). Nell'adolescenza, in gioventù e poi nell'età adulta, sono stato appassionato cultore della letteratura di Italo Calvino e di James Ballard.

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