Apprese le dichiarazioni dell’ Ass. Arbizzoni e dal Sindaco Allevi apparse recentemente sui quotidiani locali, di un congelamento delle consulte e di tagli considerevoli al Bilancio Partecipativo, riteniamo fondamentale per la vita civica e democratica il ruolo delle consulte di quartiere e pertanto riteniamo necessario ed opportuno valorizzare l’esperienza delle consulte che pur nei limiti della sperimentazione risultano uno strumento efficace di partecipazione democratica e civica alla vita della citta’ si in termini di condivisione dei processi decisionali, che in termini di miglioramento della qualità e vivibilita’ urbana dei quartieri, nell’ottica della coesione della socialità ed aggregativa.

Le consulte opportunamente rimodulate possono esprimere i bisogni dei quartieri anche mettendo in relazione una pluralita’ di soggetti dalle associazioni ai rappresentanti di categoria ai comitati che in modo sinergico sono interpreti e portatori di interessi comuni che animano la città.

Inoltre riteniamo utile per il buon governo della citta’ stimolare la partecipazione attiva dei cittadini attraverso forme di collaborazione nella gestione condivisa dei beni collettivi e pubblici secondo il principio di sussidiarietà previsto dalla costituzione.

A tal fine riteniamo che strumenti di coinvolgimento dei cittadini nelle scelte dell’amministrazione come il bilancio partecipativo, vadano implementati e finanziati adeguatamente ricorrendo a titolo esemplificativo ai contributi specifici per la coesione e l'inclusione, ai fondi Europei, attraverso entrate derivanti dal recupero dell’evasione o attraverso una rideterminazione degli oneri di urbanistici. 

Condividiamo  l'  iniziativa di autoconvocazione del 24/11 delle consulte con associazioni e comitati ritenendo necessario sostenere qualsiasi iniziativa volta alla promozione della partecipazione come valore democratico e civile per una citta' coesa, collaborativa, plurale, inclusiva, solidale.

POSSIBILE  -   MDP Art. 1  -  S.I.  -  LAB. MONZA  -  RIFONDAZIONE COMUNISTA

 

                                                           COMUNICATO  STAMPA

L’attenzione alla persona e la tutela della fasce più deboli  sono questioni che da sempre  ci stanno particolarmente a cuore.

Sollecitiamo pertanto l’Amministrazione Comunale a dare risposte concrete ad alcune problematiche sociali urgenti che ci risulta non essere state ancora  affrontate o rese note.

Ci riferiamo per esempio al tema  della morosità incolpevole, che si traduce nella difficoltà di far fronte al pagamento del canone di affitto causato prevalentemente dalla perdita del lavoro. Quali supporti economici e di vicinanza alle famiglie si intende adottare?

 Il piano “ Progetto MonzaAbitando”,  messo in campo dalla precedente Amministrazione in collaborazione  con la Regione Lombardia, che prevedeva contributi specifici alle famiglie  come sostegno al canone in alloggi di proprietà comunale e di libero mercato, potrà continuare?  E se così non fosse   quali altri misure verranno messe a disposizione degli interessati?

Il suddetto progetto comprendeva anche “CittAbitando” per la ricerca di appartamenti più piccoli e meno costosi per favorire il contenimento dei canoni di locazione con agevolazioni fiscali per i proprietari  disponibili (-0,75% sull’IMU).  Questo progetto continuerà e in alternativa che cosa intende fare questa Amministrazione?

Emergenza freddo:  l’inverno è alle porte.  L’anno scorso sono state assistite 32 persone senzatetto da novembre ad aprile nello stabile di Via Borgazzi (ex uffici TPM).  Quali i numeri di quest’anno e quali le condizioni di assistenza?

Questione migranti:  nel 2016 Monza ha aderito al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) con una propria proposta progettuale ammessa  e finanziata.  Nel 2017 ha avviato la nuova formulazione dello SPRAR adulti per un totale di 36 posti. Va ricordato che i comuni che aderiscono allo SPRAR ricevono dei finanziamenti statali di circa 500 euro/ospite e per essi  scatta la clausola di salvaguardia prevista dal protocollo ANCI/Ministero Interno che fissa un limite di presenze non oltre la percentuale del 3x1000. Sarebbe interessante sapere se abbiamo già ricevuto i contributi, come si intende utilizzarli,  e come ci si interfaccia con la Prefettura. In questo contesto vi è il Consiglio Territoriale per l'Immigrazione che si è insediato presso la Prefettura con il compito di gestire le informazioni, le problematiche e gli interventi. Monza ha sempre partecipato a nome dell'Ambito Territoriale di Monza, Brugherio e Villasanta facendosi carico di aggiornare i rappresentanti degli altri comuni sullo svolgimento dei lavori. L’Amministrazione Comunale ha nominato un suo rappresentante e pensa di confermare questo impegno oppure non è più interessata al progetto?

Resta poi aperto il discorso legato al rapporto con le Cooperative che gestiscono i richiedenti asilo in base ai bandi emessi dalla Prefettura. Quali le Cooperative, quale il numero dei profughi, dove vengono alloggiati?  A chi spetta il controllo delle condizioni sulla base delle quali è stato aggiudicato l’appalto?

Aspettiamo risposte adeguate e con noi i tanti cittadini che per ragioni di trasparenza è bene siano informati.

POSSIBILE  -   MDP Art. 1  -  S.I.  -  LAB. MONZA  -  RIFONDAZIONE COMUNISTA