SEDICIMILA FIRME CERTIFICATE RACCOLTE DALLA CGIL PER IL LAVORO

In queste ore si è chiusa la campagna della CGIL per la raccolta di firme per l’indizione di tre referendum abrogativi, iniziata il 9 aprile all’Arengario di Monza: i tre quesiti riguardano la modifica della normativa sui licenziamenti, l’abolizione dei voucher e il ripristino della responsabilità in solido dei committenti degli appalti per quanto riguarda le normative sul lavoro.

La campagna si è sviluppata in questi settanta giorni attraverso l’allestimento di gazebo e banchetti nei mercati, nei luoghi pubblici, nei parchi e nelle piazze, oltre che nei luoghi di lavoro pubblici e privati.

Abbiamo calcolato – riferisce Maurizio Laini, segretario generale della CGIL MB – di aver contattato e informato ben più di centomila persone, chiedendo loro una firma per strada. Siamo stati presenti nei paesi della Brianza con più di 200 postazioni, gazebo e banchetti, oltre che nelle nostre sedi, nei comuni e in almeno trecento grandi luoghi di lavoro. Abbiamo coinvolto sindaci, parlamentari e istituzioni locali. Abbiamo allestito confronti con le forze politiche e le associazioni più importanti di MB. Abbiamo avuto la collaborazione straordinaria di una dozzina di autenticatori e di qualche decina di volontari”.

L’esito della campagna – che continua con la raccolta di firma per la proposta di legge di iniziativa popolare sui diritti universali del lavoro fino al 9 ottobre – è giudicato “straordinario e pienamente soddisfacente  dal Segretario: raccolte in ventiquattro pesanti scatoloni sono partite mercoledì 29 per Roma alla volta della Corte Costituzionale 15.426 firme corredate da altrettanti certificati elettorali sul primo dei tre referendum; le firme raccolte invece sono state 16.830.

Sugli altri due le firme certificate sono state rispettivamente 15.510 e 15.384.

Se rapportiamo il numero delle firme certificate raccolta dalla CGIL di MB con quelle delle altre strutture lombarde – prosegue Laini – ricaviamo che il rapporto di MB è uno a ventidue, il più alto in Lombardia. In cifra assoluta solo Milano ha fatto meglio di MB, che ha raccolto tante firme quante a Brescia”.

Su Facebook gira in queste ore un post della CGIL MB che ringrazia i cittadini, i pensionati, i lavoratori brianzoli per la partecipazione attiva a questa iniziativa che, iniziata con qualche fatica, ha registrato progressivamente adesione e consenso.

“Devo in effetti ringraziare tutti: i sottoscrittori per primi, ma anche le decine di funzionari, delegati, lavoratori e pensionati che ci hanno dato una mano nell’impresa: è stato un lavoro faticoso, ma alla fine tutti insieme abbiamo costruito le condizioni per riaprire una discussione che purtroppo sembra interessare poco, anche alla politica: una discussione sul lavoro, sull’occupazione, sui diritti e sui salari di chi lavora, soprattutto sui diritti di chi non ha contratto, non ha tutele, fa fatica,  e magari il lavoro l’ha perso o non l’ha mai avuto” conclude Laini.

Monza, 30 giugno 2016

Ufficio Segreteria e Comunicazione

CGIL Monza e Brianza

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