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La Giornata internazionale della donna. Per i diritti, contro la violenza e contro la stupidità del mainstream

L'8 marzo non è la festa della donna, è la Giornata internazionale della donna. Non è la festa della femminilità, ma la giornata che ricorda le lotte per i diritti delle donne. Non la farò lunga sul rito delle mimose, sulle feste in discoteca, sulle caramelle regalate da aziende a corto di pensiero... L'8 marzo serve a ricordare quello che dovremmo ricordare ogni giorno: la necessità di eliminare gli ostacoli per l'affermazione dei diritti delle donne. Diritti, non concessioni. E in un momento storico in cui figure come quella di Pillon escono dagli armadi dei brutti ricordi e trovano spazio e ascolto è cento volte più importante riportare l'8 marzo al suo significato vero, lontano dal marketing consumistico e dalla superificialità mainstream.

Qui su Vorrei abbiamo voluto segnare la ricorrenza presentando un filmato del 1998 dell'artista di origini iraniane Shirin Neshat. Presentato allora alla Biennale d'arte di Venezia, in Turbulent su due schermi separati vengono mostrate le esibizioni di un cantante uomo e di una cantante donna. Il primo ha davanti un pubblico, la seconda no perché alle donne non è concesso esibirsi in pubblico. Ora, provate ad astravi un attimo: non è solo la questione pubblico sì, pubblico no. È il limite, la differenza di condizioni, diritti, opportunità e libertà. Shirin Neshat fa riferimento al mondo da cui proviene e a quella cultura, ma sono davvero sostanziali le differenze con il nostro? Pensate alle campagne reazionarie di queste settimane e poi ditemi. Pensate alle violenze che continuano a verificarsi nei nostri civilissimi paesi, all'abuso del corpo delle donne. A questo serve l'8 marzo. E no, non è la festa della femminilità. Non è un pranzo di gala.

 

Turbulent, 1998. Video installazione, bianco-nero e suono, 10 minuti.

Ideato e diretto da: Shirin Neshat.
Direttore della fotografia: Ghasem Ebrahimian. 
Performer donna, vocalist e compositrice: Sussan Deyhim.
Performer: Shoja Azari.
Vocalist per il peformer uomo: Shahram Nazeri.
Musica per la  performance maschile: Kambiz Roshan Ravan.
Produttore: Bahman Soltani.
Supervisore alla produzione: Mario Chioldi. 

Gli autori di Vorrei
Antonio Cornacchia
Antonio CornacchiaWebsite: www.antoniocornacchia.com

Sono grafico e art director, curo campagne pubblicitarie e politiche, progetti grafici ed editoriali. Siti web per testate, istituzioni, aziende, enti non profit e professionisti.
Scrivo soprattutto di arti e cultura.

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