sole padano e luna

Nei giorni pari la Lega urla e sbraita contro "Roma ladrona" che vuole scippare il GP a Monza,
ma nei giorni dispari siede a fianco di quei poteri romani che tanto irride, difendendoli.

Che bello! Siamo tornati ai tempi del celodurismo più vero, quando Bossi schiumava rabbia contro i democristiani, i corrotti, i mafiosi e piduisti (salvo poi allearcisi).

L'ultima uscita dell'Umberto è comparsa sui giornali stamattina. Ospite durante una selezione di Miss Padania, a Lazzate, ha definito i romani "porci" (parafrasando Asterix, col suo "SPQR: Sono Pazzi Questi Romani") e aggiungendo che il Gran Premio di Monza non si tocca, i "romani possono correre con le bighe".

Battutacce e offese che non sono per nulla piaciute al sindaco Alemanno ("scriverò a Berlusconi"), a Quagliarello ("La smetta di atteggiarsi ad Asterix) e a molti altri esponenti PDL. Un'uscita che, in tempi di crisi coi finiani per l'affaire Montecarlo, non può che incendiare ancor più gli animi nel centrodestra.

Ovviamente si minimizza, molti si affrettano subito a dire che si tratta solo di "battute", si sa che l'Umberto è fatto così, e domani torneranno a sedersi sugli stessi scranni proprio in quella Roma tanto disprezzata.

Ma non è che l'ultimo caso di una evidente doppia faccia di Bossi e della Lega.

La Lega da sempre difende il nostro Gran Premio, vuole contrastarne l'esportazione a Roma e anche oggi Bossi lo ha fatto. E tutto ciò che concerne gli interessi del Nord e della fantomatica "Padania" vengono nel suo cuore prima di tutto. Ma poi, qualche settimana fa, firma, ma si tratta di un boccone amaro da digerire, il decreto su "Roma Capitale", sostenendo di averlo fatto perchè Alemanno "piagnucolava" e blaterando di una "Capitale del Nord".

Da sempre le Lega si è erta a baluardo contro i corrotti, camorristi, mafiosi e malavitosi in genere (che sono solo al Sud, pare ovvio). Il ministro Maroni, da mesi si vanta degli ottimi risultati raggiunti dal suo ministero nell'acciuffare latitanti e mafiosi, e di questo possiamo anche dargli atto. Peccato però che pochi giorni fa, la Lega abbia votato unanime con il PDL per negare l'uso delle intercettazioni relative a Cosentino, accusato di avere rapporti con la camorra.
E non solo, nella stessa sessione, hanno pure impedito alla Corte dei Conti di procedre nei c0nfronti di vecchie cariatidi della Prima Repubblica come Cirino Pomicino, De Lorenzo, Di Donato, per "danno erariale" a seguito delle vicende di quasi 30 anni fa, che molti di noi nemmeno si ricordano più, (o forse non eravate nemmeno nati). Ebbene, questi signori, già condannati in sede penale, non dovranno risarcire l'erario dei soldi a suo tempo rubati con le tangenti. Eppure mi "pare" di ricordare che la Lega si stracciasse le vesti contro questi personaggi.

Sempre rimandendo in tema di "Roma ladrona", la Lega ha da sempre denunciato il nepotismo nella politica e nelle amministrazioni statali, le raccomandazioni che in Italia sono all'ordine del giorno, i leccatori di piedi e di altre parti intime. Peccato che poi il figlio di Bossi sia stato candidato in un collegio elettorale blindato, e che la Lega stia cercando di occupare tutto l'occupabile, da anni.
E le recenti dimissioni di Profumo? Dietro pressioni leghiste, solo all'apparenza per fermare l'avanzata di azionisti libici e tedeschi, e mantenere alta l'italianità di Unicredit, si cela un tentativo di scalata della più grande banca italiana. E vogliamo approfondire alcune nomine RAI degli ultimi anni (ricordate ad esempio il kolossal da 20 milioni "Barbarossa", presentato in gran pompa davanti ai vertici leghisti?).

Inoltre sono ministri della Repubblica, giurano sulla Costituzione e sulla bandiera, e poi propongono di utilizzarla al posto della carta igienica. Oppure irridono l'inno di Mameli (che non sarà 'sta gran bellezza, d'accordo) e propongono di sostituire le parole "schiava di Roma", o di eseguirlo senza parole. Oppure lo vietano del tutto, o usano al suo posto il "Va' pensiero".

Insomma, segni evidenti di schizofrenia leghista, che si manifesta a giorni alterni. Il sole padano segue probabilmente le fasi lunari.