Dopo aver scoperto che «la sinistra ansiosa di “dare un senso” al proprio girovagare discute sul sito “Vorrei” della Lega Nord e della sua evoluzione vista da Monza», ci fa piacere riprendere un intervento di Carlo Arcari sul suo blog a proposito del Carroccio. L'articolo integrale qui.

«La Lega è dunque ideologicamente e politicamente un organismo emarginato dai fenomeni che pretendeva di cavalcare e determinare da protagonista, che sopravvive per via del ritardo di sviluppo e della debolezza congenita del nostro sistema Paese, e purtroppo della incapacità e inadeguatezza del nostro ceto dirigente, pubblico e privato.
Di cosa vive infatti la Lega oggi: delle paure crescenti della gente comune che si sente travolta dai grandi movimenti globali, alla quale ha la faccia tosta di promettere sicurezza e protezione, non presentando un programma di sviluppo nuovo, capace di rimettere in moto il Paese, ma schierando l’esercito a difesa dei negozi di viale Padova. A questo si è ridotto il progetto di Miglio, che è fallito perché basato su premesse geopolitiche infondate e analisi carenti delle forze in campo (cosa avrebbe potuto schierare oggi la piccola Europa delle Regioni contro l'espansionismo della Russia di Putin?), ma che aveva una sua dignità teorica e culturale.
La Lega è dunque un fenomeno residuale che sta in piedi, come molte altre cose in Italia, solo per la debolezza degli altri protagonisti del teatrino politico nazionale, incapaci di elaborare una visione adeguata alla sfida che attende l’Occidente, l’Europa, l’Italia e la Padania».