Riprendiamo il breve articolo di Milena Gabanelli su "Io donna":
Chi fa l’orto abbatte il PIL
Flavio si è fatto un piccolo orto. Coltiva e raccoglie insalata,pomodori e carciofi. La sua verdura non deve essere trasportata, non richiede confezioni e imballaggi, costa solo il prezzo delle sementi. Richiede solo un minimo di lavoro, ma in compenso non ha conservanti ed è ricchissima di vitamine; dunque è di qualità superiore a quella prodotta in modo industriale, costa molto meno e contribuisce a ridurre le emissioni nocive, evitando il consumo di carburante per il trasporto, la produzione dei contenitori usa e getta e i loro smaltimento come rifiuti. Insomma, una scelta che migliora la qualità della vita di chi la compie e non genera impatti ambientali. Ma cosa succederebbe se tutti facessero come Flavio? La produzione in proprio di verdura farebbe calare la domanda di merci, metterebbe in crisi l’industria dei trasporti e quella delle confezioni e imballaggi e farebbe diminuire i costi di smaltimento dei rifiuti. Il ministero delle Finanze vedrebbe assottigliarsi il gettito dell’Iva e delle accise sui carburanti; quello dell’Ambiente si vedrebbe ridurre gli stanziamenti e non potrebbe più sovvenzionare le fonti energetiche alternative nell’ottica dello “sviluppo sostenibile”; le aziende municipalizzate e i consorzi di gestione rifiuti incasserebbero meno soldi per le discariche e gli inceneritori. E ancora: la diminuzione dei camion circolanti su strade e autostrade ridurrebbe i rischi di incidenti e ciò metterebbe in crisi i carrozzieri, le aziende ospedalieri e quelle farmaceutiche…In altre parole: ci sarebbe una decrescita del prodotto interno lordo (PIL), ossia del parametro che misura la ricchezza del nostro Paese. Però, attenzione al PIL, perché questo “mostro” non fa distinzione fra le attività che contribuiscono al benessere e quelle che lo diminuiscono: persino morire, con i servizi connessi ai funerali, fa crescere il PIL!”Misura tutto, eccetto ciò che rende la vita degna di essere vissuta” disse Bob Kennedy nel 1968, tre mesi prima di essere ucciso. Meglio cambiare parametro. […] Nessuno ha in mano la soluzione, ma se non si prova a innescare meccanismi virtuosi, non sapremo mai se una vita migliore sarebbe stata possibile.