Centro per gli Stranieri - via Appiani, 1 - Monza

PRESENTAZIONE  DEL  "CENTRO  PER  GLI  STRANIERI"

L'idea di aprire un Centro dedicato agli stranieri sia per offrire servizi gratuiti attraverso  progetti finanziati da Enti pubblici e da Fondazioni sia per creare un luogo dove potersi incontrare, parlare e condividere, ricevere consigli, raccontare le proprie esperienze ed i sogni per i propri figli , è maturata fra i soci sin dalla fondazione dell'Associazione.

Infatti i primi due progetti realizzati  erano rivolti proprio agli stranieri:

con il primo in accordo con l'INDIRE abbiamo pubblicato nel loro sito un confronto puntuale dei programmi scolastici italiani delle classi elementari e medie con i corrispondenti di dieci paesi stranieri con  un valido supporto anche dei rispettivi Consolati in Italia.

Con il secondo progetto abbiamo realizzato un corso di italiano per le mamme e laboratori artistici interculturali in tre scuole elementari finalizzati all'apprendimento dell'italiano attraverso "il fare".

 L'anno successivo abbiamo acquistato, tramite i contatti con i Consolati e dei nostri soci stranieri, i libri di testo delle elementari e delle medie di otto paesi stranieri oltre a libri di favole bilingue e delle varie lingue di paesi presenti sul territorio aprindo alle scuole la "Biblioteca Multiculturale".

Proponendo anno per anno corsi di formazione per i genitori nelle scuole ci siamo resi conto di quanto sia difficile realizzare una accoglienza stabile per i bambini stranieri ma di quanto sia più difficile per gli adulti stranieri "farsi accogliere" in Italia dove si scontrano  con regolamenti, uffici, prassi, studi e consuetudini diverse e molto spesso, per la loro cultura, incomprensibili.

Negli ultimi due anni, durante la realizzazione del progetto per la gestione dei Voucher di Conciliazione e di due progetti sulla protezione della maternità, rivolti sia a donne in cerca di lavoro sia a neo-mamme sole, ci siamo resi conto delle enormi difficoltà che molte donne straniere incontrano.

Ragazze con titolo di diploma ed universitarie che si adattano a fare le pulizie perché il loro titolo di studio in Italia non è valido e non conoscono bene la nostra lingua, neo-mamme che dal sesto mese di gravidanza non possono più lavorare ma non hanno alcun sostegno finanziario per sé e per il bimbo e vagano tra i Servizi  Sociali e i Centri di  aiuto alla vita.

E da due anni è partito il progetto NIRVA, l'Associazione ha ricevuto l'invito a parteciparvi, con attività di volontariato, per aiutare chi avesse necessità di rientrare in patria dignitosamente.     Abbiamo scelto di dare il nostro appoggio e da due anni siamo operativi.

 

                                 Centro per gli Stranieri -   via Appiani,1  Monza

 

Scheda informativa        

Lo sportello  per il Rimpatrio Volontario Assistito in Monza

 

Progetto NIRVA

 

Dall’aprile 2011,  l’Associazione Arca di Noè ONLUS  ha aperto lo sportello NIRVA presso la propria sede di Monza, in Via Appiani,1.
Il servizio di ascolto per la Provincia di Monza e Brianza è previsto attualmente il martedì ed il giovedì dalle 10 alle 13, ma è necessario un appuntamento telefonando al 339.10.46.669.
Referente volontario del progetto è il signor Antonio Renda, amministratore dell’Associazione, mentre la Responsabile è la signora Maria Teresa Caruselli Presidente dell’Associazione.
NIRVA è una rete -costituta da soggetti pubblici e dal privato sociale- per gestire un Programma europeo a favore dei migranti extracomunitari che volontariamente decidono di ritornare nei Paesi di origine (RVA).
Il Rimpatrio Volontario Assistito ha particolari attenzioni per i soggetti vulnerabili, per motivi economici o di salute.
L’Arca di Noè ha già preso in carico 67 migranti, anche nuclei familiari,  che hanno espresso la volontà di ritornare a casa  per ricominciare con un progetto lavorativo o di formazione.
L’Associazione cura l’istruttoria e segnala agli Uffici competenti di Roma i casi, per la verifica delle dichiarazioni e dei requisiti per accedere al Programma RVA.

Progetto REMPLOY

Dal gennaio del 2012, l'Associazione partecipa al Progetto Remploy in qualità di sensibilizzatore e segnalatore all'Antenna Regionale di Bergamo.

Il progetto Remploy prevede che i migranti con determinati requisiti possano sviluppare, se lo vogliono, una progettualità di lavoro nel loro paese con un eventuale sostegno tecnico finanziario.

I casi attualmente inviati sono quattro.

                                                                                                     

 

"La cultura non ha frontiere"

Bando"Immigrazione ed integrazione"della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza

 

La Provincia di Monza e Brianza accoglie stranieri provenienti da: Romania, Marocco, Perù, Albania, Ecuador, Ucraina, Pakistan.

Il Progetto è rivolto ai giovani stranieri che giungono in Italia o per ricongiungimento familiare o per cercare lavoro.                               

I primi sono studenti che con difficoltà  nella scuola superiore italiana utilizzano le nozioni apprese nel loro iter scolastico o, come universitari, non possono iscriversi  all'Università.         I giovani che cercano lavoro si trovano  discriminati accettando manzioni  inferiori alle loro capacità lavorative sia perché non conoscono la lingua sia perché non possono utilizzare il loro  titolo di studio.

Obiettivo specifico del progetto:ostacolare la discriminazione culturale e lavorativa attraverso la valorizzazione dei titoli di studio conseguiti in patria e la certificazione del grado di conoscenza della lingua italiana attraverso le seguenti azioni:

1- supportare i consigli di classe delle Scuole Superiori dando informazioni sul percorso scolastico dello studente e sui programmi scolastici del paese di origine utili per compilare una programmazione individuale;

2- guidare il giovane straniero per la legalizzazione dei titoli di studio, l'iscrizione presso le facoltà dell'Università italiana, presso gli Istituti Superiori o i Corsi di Avviamento al lavoro, e per ottenere il titolo legale sulla conoscenza della lingua italiana.

Modalità di realizzazione:

1- dietro richiesta del consiglio di classe, vengono esaminati i documenti scolastici dello studente vengono  stabiliti gli anni di frequenza e la classe italiana in cui deve essere iscritto. Si mettono a confronto gli argomenti del programma scolastico del paese di origine con quello italiano, dando così una "fotografia culturale e nozionistica" dell'alunno al consiglio di classe sulla quale compilerà la programmazione individuale;

2- Il giovane straniero viene ascoltato, si delinea il curriculum scolastico seguito al paese di origine, si organizza  e si segue l'iter per la legalizzazione degli studi e l'eventuale prosecuzione in Italia, si presenta il corso di studi  da seguire per l'apprendimento dell'italiano.                   La prassi per la legalizzazione in Italia del titolo di studio straniero  prevede un iter che inizia dalla scuola che ha rilasciato il titolo di studio o Università frequentata, seguono  i traduttori con veste legale, il Consolato Italiano presso il paese straniero, gli Istituti e le segreterie per studenti stranieri degli Atenei italiani. Il giovane seguirà  un corso per l'apprendimento dell'italiano con certificazione e dell'apprendimento della terminologia specifica italiana per gli universitari.                                                                                                                       A Monza il Centro Territoriale per l'apprendimento (CTP) ha una convenzione con l'Università di Siena per gli stranieri finalizzata al  rilascio della  CILS – Certificazione di Italiano come Lingua Straniera, riconosciuta dallo Stato Italiano , titolo ufficiale che dichiara il grado di competenza comunicativa in Italiano come lingua straniera.

 " Mamma, bimbo e noi"

Avviso pubblico "Oltre la crisi" della Provincia di Monza e della Brianza

 

ll Progetto "Mamma, bimbo e noi" prende le sue origini da un progetto già realizzato "Un vestitino per ogni bambino" (finanziato nel 2009 dalla Provincia di Milano), dal progetto "Mamma per amore" (finanziato dalla Regione Lombardia) terminato a fine gennaio del 2012 e dalle attività del "Gruppo solidale delle mamme dell'Arca" che dal 2009 distribuiscono vestitini e giochi usati per bimbi da 0 a 3 anni alle mamme che si trovano in difficoltà. L'Associazione, per dare continuità a questa attività in favore delle mamme "sole" prive di sostegno finanziario, ha partecipato a questo bando.

Molte donne sia italiane che straniere lavorano in condizioni precarie e, appena attendono un figlio, perdono questa possibilità di guadagno per il periodo della gravidanza e per i primi mesi dopo la nascita del figlio, non potendo usufruire delle leggi per la protezione della nascita. Se la donna vive da sola e non ha alcuna altra fonte di sostentamento può rivolgersi soltanto ai Servizi Sociali che le danno un minimo di aiuto per la sopravvivenza.

SERVIZI OFFERTI

L’Associazione si propone di offrire sia con i finanziamenti che con forze proprie, ad otto future madri e neo mamme, oltre ad un sostegno psicologico ed amichevole, un corredino completo per il bambino, pannolini, medicine, latte, carrozzine e lettini.

OBIETTIVO

L’obiettivo del progetto è dare un sostegno ed aiutare otto mamme in gravidanza e neomamme che vivono sole e sono prive di altro sostentamento, per il periodo in cui non possono lavorare, fornendo loro quanto di concreto occorre loro per mangiare, mantenere la propria igiene e quella del figlio, accudire e vestire il bambino.

 

"Progetti anti tratta"

"Progetto SISTEMA T.R.A.T.T.A."

“Strade di periferia e reti di accoglienza MALPENSA 2000: programmi di protezione

  sociale in favore delle vittime di sfruttamento sessuale e del lavoro forzato”

La Provincia di Monza e Brianza ha aderito alla presentazione di azioni territoriali mirate a favorire l’emersione e l’accoglienza delle donne vittime di tratta, al fine di rileggere i processi formali e informali in corso e coinvolgere tutti gli enti istituzionali e del terzo settore che attivano azioni contro la tratta o a tutela della donne vittime di tratta.

Il progetto, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri –Dipartimento per le pari opportunità - prevede una sinergia fra Prefettura, Forze dell’Ordine, Procura, Asl, Comune di Monza, distretti di Desio e Seregno.

Da quest’anno l’intervento nel territorio di Monza e Brianza si amplierà ad altri ambiti territoriali dove il fenomeno della prostituzione di strada mantiene una sua presenza significativa.

Con Enti Locali già aderenti al Progetto negli scorsi anni si potenzierà un lavoro di sensibilizzazione e di coinvolgimento di una rete significativa che supporti azioni di emersione inclusione sociale delle vittime.

Le attività inerenti il "Progetto SISTEMA T.R.A.T.T.A.", volto all’emersione del fenomeno della tratta, verranno realizzate in collaborazione con la Provincia di Monza e della Brianza che avvierà le seguenti azioni innovative:

  • Programmazione e condivisione delle procedure delle azioni e degli interventi per stimolare l’attenzione e promuovere l’emersione delle situazioni di tratta, attraverso la costituzione di una cabina di regia, costituita dai responsabili o dai rappresentanti degli enti coinvolti nel progetto a livello territoriale, futuri sottoscrittori del protocollo di intesa, come meglio specificato di seguito.
  • Promozione e adozione del protocollo di intesa tra enti del territorio della Provincia di Monza e Brianza.
  • Progettazione e promozione della campagna di sensibilizzazione a mezzo spot (30 secondi/1 minuto in formato digitale o fotografia, tramite affissione pubblica 6X3 nelle vie strategiche), finalizzata a mettere in luce il messaggio relativo alla tratta/schiavitù.

Per quanto riguarda il progetto finalizzato all’accoglienza delle donne vittime di tratta, denominato “Strade di periferia e reti di accoglienza MALPENSA 2000: programmi di protezione sociale in favore delle vittime di sfruttamento sessuale e del lavoro forzato”, la Provincia di Monza e Brianza prevede la realizzazione di iniziative di formazione e di sensibilizzazione degli operatori sociali e del terzo settore, oltre alla costruzione di una rete significativa che favorisca percorsi di inclusione sociale delle persone che concludono il percorso di protezione sociale.

Le iniziative saranno avviate, a seguito del percorso di formazione e di sensibilizzazione degli operatori sociali e del terzo settore, in coerenza con l’ottimizzazione delle risorse e dei servizi esistenti e condivise al tavolo Immigrazione istituito dalla Prefettura.

Durante e al termine del programma di protezione sociale, il progetto intende avviare sul territorio le seguenti azioni innovative di assistenza e integrazione sociale:

  • Potenziare la rete Nirva presente sul territorio, dare maggiore spazio di informazione ai destinatari finali e intermedi circa le procedure da seguire e i requisiti per accedere al rimpatrio volontario.
  • Avviare un’azione in collaborazione con i CTP, con le associazioni che operano a favore della popolazione straniera per l’attivazione dei servizi di formazione lingua italiana, integrazione sociale e supporto psicologico, registrate ai sensi all’articolo 5 del D. L. 9 Luglio 2003 n. 215.
  • Erogare un servizio di riconoscimento dei titoli di studio, ampliando e consolidando alcune esperienze di associazioni del territorio, avviate in collaborazione con la Ambasciate italiane all’estero e ai Consolati stranieri in Italia dei Paesi di provenienza dei destinatari del progetto.
  • Aprire uno sportello di riferimento per i destinatari finali e intermedi, in grado di intervenire durante tutte le fasi del processo del percorso di protezione sociale.

 

                       L’Arca di Noè               

ASSOCIAZIONE ONLUS

fondata nel dicembre del 2002