fine before you came il numero sette

BandAutori 54. In questo numero il ritorno a sorpresa dei Fine Before You Came e la loro maturazione verso il post-rock. Poi una recensione dal passato degli Amici di Roland e le novità discografiche.

Fine Before You Came “Il numero sette” (autoprodotto)

I Fine Before You Came sono uno dei pochi gruppi ad aver non dico inventato ma almeno definito un genere all’interno della musica alternativa italiana: il loro album “Sfortuna” del 2009 è infatti da considerare come la pietra di paragone per tutte le band che da lì in poi si sono confrontate con il punk emo/hardcore cantato in italiano. La formula inaugurata con quel disco è stata poi aggiornata nel seguente “Ormai”, del 2012, con una serie di brani perfetti da cantare in coro sotto il palco da una fanbase sempre più numerosa. Già il successivo EP “Come fare a non tornare”, nel 2013, mostrava però la voglia della band di spostarsi verso altri lidi musicali, meno legati all’emo e più al post-rock. Ora, annunciato a sorpresa sui social e messo, come sempre, in free download, arriva il nuovo album “Il numero sette”, in cui i Fine Before You Came continuano nella loro evoluzione e maturazione: i pezzi da singalong e da pogo spariscono infatti dalle mappe (l’unico con qualche velleità in questo senso è “Come pecore”) per lasciare spazio a brani dilatati, nipoti dei Cure di Pornography (le intro di “Nonsenso comune” e “Ultimo giorno” ad esempio) e dei Flipper, figli del post-rock anni ’90 e delle sue propaggini nei decenni successivi, come accade mirabilmente in “Come alberi”. Anche la voce di Jacopo Lietti, l’iconico cantante, subisce uno stravolgimento, passando da un canto urlato a uno più sommesso ma ugualmente carico di rabbia, con testi carichi di significati personali, meno a presa diretta che in passato ma con la stessa qualità. Il disco non colpisce quindi come i precedenti al primo ascolto ma cresce pian piano, creando la consapevolezza di stare entrando in un microcosmo musicale e personale unico e necessario per i musicisti che ne sono autori. Forse qualche fan della prima ora in cerca solo di stage-diving non apprezzerà, ma “Il numero sette” è un gran disco e i Fine Before You Came una grande band, capace di scegliere di evolversi. Voto: 8 (Fabio Pozzi)

 

RECENSIONI di ieri

Amici di Roland “Tomacco” (Contrasto)

Cartoon, sigle tv e siparietti pop. Spensierati e poco graffianti. Parterre affollato e fan club. Formula vincente, perché cambiarla? Gli Amici di Roland giungono al quarto album e proseguono sulla rotta della musica di facile presa. Materia critica se si vuole sovvertire, scottante se si vuole intrattenere senza banalità. Repentini cambiamenti ritmici, intermezzi swing (“The Muppet Show”), beat (“Arnold”, “Banana Split”), techno pop (“Sandokan”), lounge (“Tre cuori in affitto”), un medley nel finale (“Mix Love”). Ma non tutto convince. Il risultato finale, in un clima che si vuole festoso a ogni costo, è un “bigino” dai suoni innocui e privo di fuochi d’artificio per un gran finale. Voto: 5 (Massimo Pirotta, “Tutto Musica”, aprile 2003)

 

ASCOLTI E RI/ASCOLTI

Soviet Soviet “Endless” (Voto: 9), Brunori Sas “A casa tutto bene” (Voto: 8.5), Rusties “Dove osano i rapaci” (Voto: 8), Sergio Sylvestre “Sergio Sylvestre” (Voto: 7), Metamorfosi “Purgatorio” (Voto: 5) – Massimo Pirotta

Fine Before You Came “Sfortuna” (Voto: 9), The Sick Rose “Faces” (Voto: 8), Senzabenza “Deluxe - How to Make Money with Punk Rock” (Voto: 7,5), Trevisan “Questa sera non esco” (Voto: 7), Suinage “Shaking Hands” (Voto: 6,5) – Fabio Pozzi

 

ANTICIPAZIONI, NOVITA’ E RISTAMPE DISCOGRAFICHE

AA.VV. “Bologna 2 settembre 1974”, Alida Ferrarese “Ero una bambina”, Alms Of The Giant “Oracles EP”, Antonio Faraò “Eklektic”, Avion Travel “Selezione 1990-2000”, “Vivo di canzoni”, Beatrice Rana “Goldberg Variations”, Betta Blues Society “Let Them Out”, Blonde Redhead “3 O’Clock EP”, Carmen Consoli “Eco di sirene”,  Cattive Abitudini “20:3”, Claudio Cojaniz “Stride Vol. 3 Live”, Cosmetics “Non siamo di qui”, “Core”, Dagmar’s Collective “Find A Way”, Decibel “Noblesse Oblige”, Deproducers “Botanica”, Dilo “Dettagli cromatici EP”, Diplomatics “I Lost My Soul In This Town”, Donella Del Monaco “Berio Folk Songs”, Duettango “Astor Piazzolla”, Edoardo Bennato “I buoni e i cattivi” (Lp), Elisa Rossi “Eco”, Enrico Pieranunzi “New Spring”, Felice Clemente “Mino Legacy”, Francesco Mazzonetto “Italian Piano Works”, Franco Califano “Tutto il resto è noia” (Lp), Frankie Hi-Nrg MC “La morte dei miracoli” (Lp), Freddie Del Curatolo “Esilio volontario”, Gabriella Lucia Grasso “Vussia cuscenza”, Gang “Calibro 77”, Gianluigi Trovesi & Umberto Petrin “Twelve Colours And Synesthetics Cells”, Gionathan And The Groovers “Diversione acustica”, Giovanni Allevi “Love”, Giovanni Mirabassi “Live In Germany”, Giulio Casale “Liberamente”, Grido “Segnali di fumo”, Kama “Un signore anch’io”, Il Volo (70s) “Il Volo” (Lp), Il Vuoto Elettrico “Traum”, Laura Fedele “Singing Sound/Strie”, Le Luci della Centrale Elettrica “Terra”, Les Enfants “Isole”, Luca Carocci “Missili e somari”, Luftig “Erdring”, Luigi Tenco “Tenco” (Lp), Malika Ayane “Malika Ayane”, Massimo Morganti “Arrangiamenti”, Mattia Cona “Something To Do On Sunday”, Maxophone “La fabbrica delle nuvole” (Lp), Mirta “Trovo te”, Moon On The Water “Moon On The Water” (Lp), Moseek “Tina”, Napoli Centrale “Napoli Centrale” (Lp), Negramaro “Negramaro”, “Casa 69”, “San Siro 2008”, New Landscapes “Rumors”, Niccolò Bossini “Kaleidos”, Nuju “Pirati e pagliacci”, Ofeliadorme “Secret Fires”, Orfeo “Arcadia”, Piero Piccioni “Camille 2000” (Lp), Premiata Forneria Marconi “Storia di un minuto” (Lp), Prospettive di Gioia sulla Luna “Tutto accade per caso, niente accade per caso”, Raffaella Carrà “Raffaella Carrà” (Lp), Reale Accademia di Musica “Reale Accademia di Musica” (Lp), Renzo Cantarelli “Dolos”, Roberto Drovandi “Mondoraro”, Sara Jane Ceccarelli “Colors”, Silver “Silver”, Simone Lo Porto “Un viaggio nel magico”, Stefania Corona “Puzzle Sound”, The Trip “Caronte” (Lp), Thomas Grazioso “Non sono raccomandato”, Tiziano Ferro “El oficio de la vida”, Tommaso Cappellato “Aforemention” (Lp), Treves Blues Band “3”, Valerio Daniele “Sine Corde”, Vasco Rossi “Le canzoni d’amore” (Lp) – (a cura di Massimo Pirotta)

Gli autori di Vorrei
Fabio Pozzi
Fabio Pozzi

Nasce nel 1984. Studi liceali e poi al Politecnico. La grande passione per la musica di quasi ogni genere (solo roba buona, sia chiaro) lo porta sotto centinaia di palchi e ad aprire un blog. Non contento, inizia a collaborare con un paio di siti (Indie-Eye e Black Milk Mag) fino ad arrivare a Vorrei. Del domani non v'è certezza.

Qui la scheda personale e l'elenco di tutti gli articoli.