Una petizione contro la chiusura all'una di notte di quasi tutti i locali della città. Sembra che qualcosa in Comune si sia mosso, ma è presto per capire se si è vicini ad una soluzione

Chiusura di tutti i locali cittadini alle tre di notte. I giovani monzesi e brianzoli promotori del gruppo di Facebook "Io non sono un problema" (oltre 2500 iscritti) hanno raccolto centinaia di firme nei giorni scorsi per cambiare l'attuale norma del regolamento comunale che impone agli esercizi di Monza di chiudere entro l'una. Come si legge nella pagina di presentazione del gruppo, i ragazzi reputano «antieconomica e bigotta» la politica intrapresa dal Comune per venire incontro alle accese lamentele dei residenti dei quartieri in cui ci sono alcuni tra i pub più frequentati, soprattutto Libra e Turné, cui erano anche state imposte delle chiusure forzate entro la mezzanotte. Antieconomica, perché priva gli esercenti di una buona parte dei propri guadagni; bigotta, perché adotta un rimedio peggiore del male. I ragazzi sono convinti che l'attuale regolamento non salvaguardi la quiete pubblica, ma anzi aggravi la situazione. D'altronde, non ci vuole molto a capirlo: non avendo più un posto dove stare dopo una certa ora, coloro che non intendono andare a dormire restano per la strada, causando di sicuro più disagi ai residenti.

Il sopra citato regolamento, in realtà, permetterebbe la chiusura alle due, ma solo nel caso dei locali "che offrano anche intrattenimento danzante e/o musicale". Qui, però, si entra in un altro problema. Si sa che la musica dal vivo in città è parecchio limitata: l'unico locale che organizza regolarmente serate musicali, infatti, è il Mi Cantino. Tutti gli altri offrono più che altro serate estemporanee.

In nome della quiete pubblica, la conseguenza è che nella maggior parte delle volte, anche e soprattutto nel fine settimana, i ragazzi monzesi dall'una in poi non abbiano più un posto al coperto in cui stare.

Sulla bacheca del gruppo, si legge a firma di Matteo Sala, consigliere di Forza Italia della Circoscrizione 1, che «ieri sera [mercoledì, ndr] la Commissione commercio del Comune [ha] ristabilito l'apertura dei locali fino alle due». Ma come ci spiega il consigliere comunale del PD Sergio Civati «le commissioni hanno il ruolo di proporre, ma non decidono. Perché un'indicazione di una commissione si tramuti in realtà – prosegue – c'è bisogno di un'ordinanza firmata dal Sindaco». La partita è ancora tutta da giocare, insomma. Per il momento, il dato positivo è che finalmente i giovani monzesi abbiano trovato un motivo per riunirsi, organizzarsi e far sentire la propria voce. Sperando che oggi sia la vita notturna, domani il mondo.

Gli autori di Vorrei
Simone Camassa
Simone Camassa

Nato a Brindisi il 7 maggio del 1985. Insegnante di Italiano, Storia e Geografia nella scuola pubblica, si è laureato in Lettere, in Culture e Linguaggi per la Comunicazione e in Lettere Moderne, sempre all'Università degli studi di Milano. Suona la chitarra elettrica (ha militato in due gruppi rock, LUST WAVE e BLACK MAMBA) e scrive poesie.

Appassionato di sport, ha praticato il nuoto a livello agonistico fino ai diciotto anni, per un anno ha anche giocato a pallacanestro. Di recente, è tornato al cloro.
È innamorato della letteratura in tutti i suoi aspetti, dalla poesia fino al fumetto supereroistico statunitense. Sogna di realizzare un supercolossal hollywoodiano della Divina Commedia, ovviamente in forma di trilogia e abbondando con gli effetti speciali.

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