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Dossier: La Provincia di Monza e Brianza. Eletta nel 2009, La Giunta di Dario Allevi ha già perso 3 assessori per problemi con la giustizia, fra accuse di coinvolgimenti con la ndrangheta e di molestie sessuali

È

 cominciata male la storia della Provincia di Monza e Brianza. Eletta a giugno 2009, la Giunta a maggioranza PDL-Lega comincia a perdere pezzi dopo pochi mesi. Il primo, a luglio 2010, è Rosario Perri. Assessore al Personale, Partecipazioni e Affari Generali, il suo nome spuntò tra quelli coinvolti nella maxi indagine Infinito che nel 2010 portò in carcere numerosi esponenti della ‘ndrangheta brianzola; in quell’occasione venne alla luce l’esistenza di una “locale” in provincia. Perri, comunque non indagato, si dimise ritenendo “opportuno evitare all’Amministrazione Provinciale ogni imbarazzo e qualsiasi forma di disagio che i recenti articoli di stampa sono in grado di suscitare e fomentare”. Il presidente Dario Allevi rispose a stretto giro ringraziando lo stesso Perri “per il senso di responsabilità dimostrato e per avere tenuto fede alla promessa fatta qualche mese fa, quando aveva garantito l’intenzione di fare un passo indietro qualora la sua posizione fosse stata ulteriormente messa in dubbio”, come si può leggere sul sito della Provincia stessa. Ex direttore dell’Ufficio Tecnico del Comune di Desio, Rosario Perri divenne famoso per i 500.000 euro che sarebbero stati nascosti nelle tubazioni di casa sua.

Nei primi mesi del 2011 fu la volta di Luca Talice, assessore leghista alla Sicurezza e Protezione Civile, costretto alle dimissioni in seguito alle accuse di molestie sessuali ai danni di due giovani militanti lumbard. Il processo è ancora in corso; voci di corridoio vogliono Talice prossimo candidato leghista alla poltrona di Sindaco di Seregno, nel caso la Giunta di Giacinto Mariani dovesse cadere e nel momento in cui il biondo politico uscisse indenne dalla bufera giudiziaria.

La spallata decisiva arriva però nel gennaio 2012, precisamente il giorno 16. Nell’ambito dell’inchiesta sul crac Pellicano viene emesso un mandato di cattura nei confronti dell’assessore regionale del Pdl Massimo Ponzoni, brianzolo di Desio. È la volta dei pezzi da novanta e nell’inchiesta finisce coinvolto anche il vice-presidente della Giunta Provinciale Antonino Brambilla. Classe 1946, nato a Carate, Brambilla è avvocato specializzato in diritto urbanistico con studio a Milano; un esperto che insegna al Politecnico e ha contribuito alla stesura delle principali leggi regionali in materia. Questa volta anche Perri rimane invischiato nelle indagini condotte dalla magistratura di Monza, assieme all’ex sindaco di Giussano Franco Riva e l’imprenditore Filippo Duzioni. Le accuse contestate dai PM sono relative ai presunti reati di corruzione e bancarotta fraudolenta.

Gli autori di Vorrei
Antonio Piemontese
Antonio Piemontese