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Intervento del consigliere del PD monzese Sergio Civati "Due anni di eventi senza progetto, buoni solo per avere visibilità"

Riceviamo e pubblichiamo



In questi due anni di Amministrazione Comunale e del nuovo Assessorato alle Politiche Giovanili il gruppo del PD in consiglio comunale ha riconosciuto la positiva potenzialità  che si mettessero in piedi a Monza politiche a favore dei giovan e ha cercato un costante confronto nel merito dei problemi e delle proposte.

Dopo due anni dobbiamo prendere atto che l’attivismo dell’Assessorato sembra caratterizzato da singoli “prodotti/evento” non collegati tra di loro, che hanno lo scopo di “vendere”  la propria immagine politica a scapito di un senso delle politiche che abbiano chiari obiettivi e modalità.
Il confronto  è venuto presto meno in diverse occasioni: Bilancio, Centri giovani, bilanci, Foa Boccaccio etc..
Un Assessorato che sarà ricordato per la chiusura di servizi e progetti, esperienze radicate che hanno fatto un pezzo di storia delle politiche giovanili a Monza.

Il gruppo del PD, sin dall’inizio ha individuato e proposto un impianto di politica centrata sui nuovi diritti dei giovani; mettendo a specchio le nostre istanze e le azioni di chiusura dell’A.C ne viene fuori un bilancio pesantemente deficitario..


1) Diritto all’autonomia (casa, lavoro, credito, professioni, giovani coppie) e all’informazione e alle pari opportunità (informazione, orientamento, sostegno)



Risposta: CHIUSURA DEL CENTRO LAVORO
L’Amministrazione ha chiuso Il Centro per il Lavoro di Via Aliprandi l’unico sportello di riferimento per centinaia di giovani monzesi; giovani bisognosi di informazioni sulla ricerca del lavoro.



2)Diritto alla socialità, agli spazi e a relazioni significative (luoghi formali e informali, aggregazione, mobilità giovanile)


Risposte: CHIUSURA EDUCATIVA DI STRADA
CHIUSURA CENTRO DI AGGREGAZIONE IL SORRISO DI TRIANTE
SVUOTAMENTO DEGLI ALTRI CENTRI DI AGGREGAZIONE

EDUCATIVA DI STRADA PROGETTO PRINT
L’Educativa di Strada gestita per il Comune dalla Cooperativa Lotta Contro l’Emarginazione, ha operato per undici anni nella nostra città nei quartieri Libertà, Cederna e soprattutto S.Rocco.
L’educativa è stata chiusa nel silenzio più assoluto dell’A.C. dalla mattina alla sera, senza nemmeno sentirsi in dovere di convocare, informare e confrontare con il soggetto gestore sui motivi di tale scelte.

CENTRO DI AGGREGAZIONE IL SORRISO DI TRIANTE
In occasione dell’indizione del nuovo bando di gara, l’Assessorato ha deciso di chiudere il CAG di Via Don Minzoni motivandola con l’inagibilità della sede.
La verità è che la precedente Amministrazione aveva individuato nel nuovo centro polivalente di Via Silva la nuova sede del centro, proprio perché inagibile ma l’Assessore Carugo ne ha cambiato la destinazione d’uso con il bel risultato che da settembre centinaia di ragazzi e famiglie saranno buttati fuori da qualsiasi intervento di sostegno e aggregazione a loro dedicato..

SVUOTAMENTO DEI CENTRI DI AGGREGAZIONE
La scelta di trasformare  i CAG in Centri Giovani con una utenza che  va dagli 11 ai 25 anni,  appare come una operazione di facciata, che non affronta una verifica necessaria del modello dei Cag,  né da una risposta alla nuova fascia proposta dei giovani adulti in mancanza tra l’altro di una analisi che dimostri l’esistenza di questo bisogno.
L’aver mantenuto la stessa “torta” di bilancio e l’aver richiesto nell’appalto maggiori azioni avrà di conseguenza un altro bel risultato. La dequalificazione dei servizi e il probabile allontanamento tra due anni di pre e adolescenti dagli attuali centri rimasti.

3)Diritto alla creatività, espressività e partecipazione (produzione artistica, espressività, cittadinanza, protagonismo, volontariato etc.)

Risposte:  CHIUSURA (ad oggi) DELL’INIZIATIVA OVERGROUND
MANCANZA DI INFORMAZIONE E COINVOLGIMENTO NEL PROGETTO  
HUB YOUNG

OVERGROUND
Dopo dieci anni di esperienza, questa estate non è stata svolta l’iniziativa Overground.
Una iniziativa che ha fatto la storia del protagonismo e partecipazione giovanile a Monza, che è stata esportata in molte altre città italiane come modello di riferimento.
Le due settimane di iniziative estive caratterizzate da concorsi canori, musicali, video, grafiche erano sempre il combinato del: coinvolgimento diretto dei giovani alla costruzione dell’iniziativa, della cooperazione tra tutti i Cag monzese e nel rapporto con l’associazionismo e volontariato con una regia interassessoriale (cultura, servizi sociali etc.).
Non sappiamo ancora se in autunno si farà o meno una iniziativa simile di ripiego, ma quello che si sa e del tentativo incauto di sostituire Overground con la presenza a Monza della preselezioni di Xfactor, che avrebbe portato certamente  migliaia di giovani da fuori Monza ma che non centra nulla con un lavoro con i giovani monzesi.
Questo tenativo la dice lunga sul modello culturale che questa amministrazione ha come riferimento rispetto ai giovani: io adulto ti confeziono un prodotto di mercato che ti promette visibilità e carriera, tu  entri in dura competizione con tutti gli altri.

HUB YOUNG
A proposito di partecipazione, l’avvio del progetto Hub Young, tanto strombazzato dall’Assessorato come iniziativa principale di partecipazione giovanile è ad oggi, pur nell’onerosità (1,2 mil di euro) è sempre più l’oggetto misterioso per addetti ai lavori ma  soprattutto per giovani e associazioni  completamente esclusi da una qualsiasi informazione e coinvolgimento diretto alla costruzione e progettazione dell’iniziativa.
Come Gruppo del Pd  da settembre riprenderemo una seria analisi del progetto , ma se il il “buon giorno si vede dal mattino...la prima azione del progetto, pubblicizzata da mega manifesti affissi in città ha come titolo uno slogan come “Dammi una idea…ti regalo un’azienda”; in questo slogan ci sta tutta la demagogia e la “seduzione comunicativa” che continua a credere che i giovani vanno conquistati sul piano dei prodotti e dei consumi.

In autunno il Pd monzese darà continuità a questa prima iniziativa con campagne informative, e incontri pubblici che oltre a portare fuori il nostro giudizio critico, saranno l’occasione per rendere pubblica ai giovani della città le nostre proposte.