Sabato 4 aprile si è discusso del futuro di un pezzo importante di Monza

 

Un pezzo importante della nostra città, molto legato alla Villa Reale: l'Istituto Statale d'Arte, ora anche Liceo Artistico. Una comunità composta da circa 800 studenti, molti provenienti da fuori città, le loro famiglie, 100 insegnanti, e seguita con attenzione da molti ex studenti, che hanno mantenuto un ottimo ricordo del loro periodo scolastico.

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Il cortile dell'Istituto Statale d'Arte, nella Villa Reale di Monza

Come è noto, la scuola ha sempre avuto un rapporto di grande amore, ma anche di grande difficoltà, rispetto agli spazi che occupa. Se da una parte ha dovuto sopportare continui disagi, per un periodo è stata ospitata ospitata perfino nei prefabbricati, ed incessanti lavori in corso, dall'altra si è sempre sentita molto fiera di rappresentare l'erede morale delle Biennali di design, svoltesi in Villa Reale dopo la prima guerra mondiale, prima di trasferirsi a Milano. E soprattutto ha sempre considerato la Villa Reale parte integrante della didattica.

Difficile anche la situazione rispetto alle competenze: se da una parte la proprietà è del Comune di Monza, gli istituti superiori sono di competenza della Provincia. Non sempre questi due enti hanno fatto tutto quello che potevano per garantire l'agbilità della scuola, ma dall'altra parte questa ha sempre rifiutato ogni ipotesi di spostamento in altre sedi.

Il futuro dell'Istituto d'Arte in questi mesi è molto incerto.

Il progetto di ristrutturazione della Villa Reale, assegnato dal Comune di Monza e dalla Regione al gruppo Carbonara vincitore del concorso del 2004, è arrivato alla fase preliminare ma non è ancora pubblico. E' molto probabile che non vi sia prevista la permanenza dell'Istituto d'Arte nella Villa Reale, ma nessuno finora si è fatto avanti con una proposta precisa di nuova destinazione. La competenza principale, per la costruzione di nuovi istituti superiori è della Provincia, ma questa si trova ora in una delicata fase di transizione visto che a giugno si voterà per la nuova Provincia di Monza e Brianza.

Facile capire, quindi, la preoccupazione presente in sala per il futuro della scuola.

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Una parte dei relatori durante l'incontro nell'aula magna dell'Istituto d'Arte

L'incontro del 4 aprile, naturalmente presso l'aula magna dell'Istituto, ha visto la partecipazione di un folto pubblico, di fronte a numerosi rappresentanti dei livelli istituzionali interessati, dalla Regione alla Provincia, al Comune, alle forze politiche monzesi.

Regione e Comune, per bocca dei loro rappresentanti (gli assessori Zanello e Maffè) hanno ribadito la necessità che l'ISA trovi una sede diversa, dicendosi disponibili, eventualmente, a contribuire al finanziamento ed al reperimento dell'area. Poi se ne sono andati, lasciando che la discussione proseguisse tra i rappresentanti del comitato genitori, guidato da Cesin Crippa, il Preside, il pubblico ed i rappresentanti delle forze politiche di opposizione.

Queste ultime hanno dimostrato grande attenzione ai problemi espressi nell'incontro. Non per niente, ha fatto notare Roberto Scanagatti, l'amministrazione passata impiegò ottocentomila Euro per la ristrutturazione della scuola, e ne mise a bilancio ancora di più per il futuro, ma lo stanziamento venne cancellato con la vittoria del centrodestra. Vi è una grande decisione nel chiedere che l'ISA resti dov'è da parte di Rifondazione Comunista, mentre le altre forze sono più possibiliste, concordando comunque sulla necessità di individuare una soluzione chiara e sicura.

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Intervento dal pubblico della presidente del Comitato per il Parco

Una preoccupazione molto forte che emerge dagli interventi del pubblico riguarda la privatizzazione della Villa Reale, a seguito del progetto di ristrutturazione Carbonara. Da una parte viene smentito con forza che al posto dell'Istituto d'Arte venga realizzato un albergo a cinque stelle, dall'altra parte è probabile che questa funzione sia effettivamente prevista, anche se altrove. Sembra invece decaduta l'ipotesi del Beauty Center e dell'appartamento di rappresentanza per il Presidente della Regione Lombardia. Più in generale tutti concordano sulla necessità di preservare una destinazione prevalentemente pubblica per la Villa, ma purtroppo finchè il progetto preliminare non verrà reso pubblico non si conosceranno con certezza le intenzioni della Regione e del Comune.

L'Istituto Statale d'Arte, però, non ha alcuna intenzione di andarsene.