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Il mare incontra la terra e uno strano incanto prende forma

Avevo 7 anni quando vidi per la prima volta in pescheria un pesce imponente, dalla mascella superiore allungata; affascinato dalla sua bellezza, chiesi a mia nonna come si chiamasse quel monumentale essere marino e, giustamente, mi rispose dicendomi che si trattava del pesce spada. Difronte alla chiarezza della motivazione di quel nome, nella mia ingenuità di infante, chiesi se potevamo portarlo a casa intero, magari per tenerlo esposto e mostrarlo agli amici, ma alla risposta “no, costa troppo” scoprii anche il valore economico di questo insolito pesce.

Ogni volta che capitavo in pescheria cercavo sempre quello che per me era il pesce più bello del creato, e mi immaginavo i suoi combattimenti in mare con la sua prode arma. Ovviamente, nella mia immaginazione, esso era sempre il vincitore, il pesce eroe, il D'Artagnan del mare.

Trascorse un po’ di tempo prima di avere l’onore di apprezzare il sapore della sua carne, sicuramente non a casa, ma in occasione di un matrimonio. Stavolta avevo 20 anni e, ormai lontano il fascino del pesce combattente che nessuno poteva sconfiggere, mi compiacqui con quello che, per me, da quel giorno era diventato il sapore più buono del mare.

Come la maggior parte degli abitanti del mare, il pesce spada è ricco di sostanze nutritive utili alla salute. Ottima fonte di vitamine del gruppo B, utili per le donne in gravidanza, ne traggono beneficio anche gli adolescenti che hanno problemi di acne e coloro che soffrono di carenza di ferro di cui abbonda. Non potevano mancare le proprietà antinvecchiamento: come tutto il pesce azzurro, esso è ricco di sostanze che aiutano l’organismo a combattere diverse malattie degenerative; infatti gli Omega 3 aiutano il cervello a mantenersi in salute, combattono contro la demenza senile e l’alzheimer. Inoltre, la quantità di fosforo contenuto in questo pesce aiuta lo sviluppo del sistema nervoso di bambini e di adolescenti ed è un ottimo alleato per chi studia. Il potassio, invece, aiuta a far funzionare i muscoli tra cui il cuore, mentre il calcio è importante per lo sviluppo delle ossa.

Fonte di proteine, questo pesce può addirittura sostituire l’assunzione della carne, ma, nota negativa, contiene una certa quantità di mercurio e per questo motivo non è consigliabile un consumo eccessivo.

Dunque, un pesce magico che ho deciso di dipingere di verde, un colore opulento secondo Kandinsky, in un incontro che mi ha portato a creare un insolito piatto.

Dal titolo dell’articolo può sembrare che esista una variante di spada dal colore verde, ma non creiamoci illusioni. Il verde non potevo che prenderlo dalle mie amate cime di rapa pugliesi (altamurane, se vogliamo essere campanilisti), già accostate in precedenza al rosso pancetta e all’arte di Rothko.

Stavolta il mare incontra la terra: cubetti di pesce spada, dal candido beige, dialogano con un tripudio di verde contrastato dalla delicatezza della panna di soia e dall’arancione del corposo zafferano. E quale formato di pasta poteva essere perfetto, se non gli spaghetti? Biondi capelli serpeggianti che ricordano il movimento delle onde marine e delle sue alghe.

E l’artista del mese? Stavolta ho scelto una coppia di artisti made in Emilia Romagna: Giampaolo Bertozzi (1957) e Stefano Dal Monte Casoni (1961), meglio noti al pubblico come Bertozzi & Casoni.

Intelligenti protagonisti di una “nuova ceramica”, formatisi all’Istituto Statale d'Arte per la Ceramica di Faenza e in seguito all'Accademia di Belle Arti di Bologna, i maestri hanno dato inizio alla loro produzione generando una sottile maiolica policroma.

Dal 2000, Bertozzi & Casoni abbandonano l'uso della maiolica per dare spazio ad un’ampia serie di tecniche e di materiali ceramici di derivazione industriale.

Le loro opere sono una raffinata versione ceramica della realtà, una mimesi della condizione umana e animale che ne indaga l'obsolescenza, il degrado e la caducità di ogni essere vivente. Le straordinarie composizioni policrome invitano l’osservatore ad una profonda riflessione sul destino del pianeta in cui si ritrova a vivere e sulla vita che, probabilmente, lo attende nell’aldilà.

Opere d’arte che guardano al passato delle nature morte che, non sempre amate e comprese, lanciano grandi messaggi esistenziali sempre vivi.

Il collegamento perfetto che si avvicina ai miei spaghetti è presente nella singolare opera Tutto, datata 2010, nella quale la testa sanguinante di un pesce spada risulta tremendamente adagiata su una riproduzione in ceramica della sedia Universale di Joe Colombo per Kartell.

 

Bertozzi Casoni Tutto ceramica policroma 2010 courtesy Bertozzi Casoni Imola BO

Bertozzi & Casoni, Tutto, ceramica policroma, 2010, courtesy Bertozzi & Casoni (www.bertozziecasoni.it)

 

Ci troviamo dinanzi ad una scena forte, tragica quasi quanto una testa decollata del Battista su un piatto d’argento. Il crudele è sotto gli occhi di tutti. La scena ci racconta ciò che solitamente ignoriamo, le quinte della storia di un pesce guerriero che è stato sconfitto dalla brama nutritiva di un essere umano che va a cercare le sue prede anche in mare.

Gli autori di Vorrei
Gianni Miglionico
Gianni Miglionico

Instancabile investigatore del buono e del bello, vive di arte ed insegna italiano e storia.
Si occupa di cultura e grafica "non affidata al caso".
Ha ideato "Interviste Informali", con cui cerca di risolvere i dubbi esistenziali grazie alle risposte di intervistati "informali".

Nato ad Altamura, vive e lavora a Milano.

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