CONFERENZA PD – CENTRO CIVICO MILANO2 – GIOVEDI 7 LUGLIO, ore 21

La Segrate di domani: progetti di Governo di Territorio a confronto”

 

Punti dell'intervento:

 

  1. Perchè il nuovo PGT proposto dalla maggioranza non è condivisibile

  2. Considerazioni sulla situazione di programmazione del territorio ad oggi

  3. Due grosse incognite

  4. Il progetto di PGT di Segrate Nostra

 

1. Perchè il nuovo PGT proposto dalla maggioranza non è condivisibile

Non si può condividere un Piano che si riassume in questi concetti:

  • Recepisce tutto quanto è previsto dall'attuale PRG, compresi i difetti

  • Infarcisce il PRG vigente con tutte le enormi trasformazioni avvenute nel frattempo grazie ai P.I.I e agli ADP (Centro commerciale)

  • Trasforma tutte le ultime aree disponibili (Centro Parco e i TR da 1 a 8) che il PRG vigente aveva risparmiato rendendo questo Piano praticamente una “Soluzione Finale” in quanto come aree non urbanizzate rimangono (e lo potete vedere sulla piantina che fa parte del nuovo PGT) gli specchi d'acqua, poche frange ai confini comunali, qualche terreno interessato dalla nuova viabilità.

Non è quindi un Piano concepito dalle e per l'esigenza della città ma imposto dalla pressione della speculazione e dalla golosità di introitare i facili milioni degli oneri di urbanizzazione.

 

2. Considerazioni sulla situazione di programmazione del territorio ad oggi

Perchè vengano meglio comprese le nostre proposte vi voglio proporre queste considerazioni:

  • Gli effetti degli enormi interventi già impostati con la dozzina di PII e dall'ADP, che già da soli valgono un carico di urbanizzazione di migliaia di residenti (Santa Monica, Centro Parco, Stazione, Redecesio Est) si vedranno nella loro compiutezza tra una decina di anni.

  • Il PGT è uno strumento dinamico che può essere modificato ogni 5 anni

  • Il passaggio dagli attuali 34.000 abitanti, ai quasi 60.000 previsti dal nuovo PGT può significare scompensi imprevedibili

  • Il PTCP per aree come la nostra e con un consumo del suolo già enorme e già misurato al 70% prevede di standard un aumento del consumo contenuto al minimo, all'1%; invece nel nuovo PGT si trova il modo di aumentare l'area cementata del 5,48% ma in realtà compromettendola molto di più, per quasi 1.700.000 mq. Se poi aggiungiamo gli interventi già impostati dai PII e dall'ADP vediamo che nel giro di cinque anni gli interventi complessivi riguardano il 21% del territorio comunale. Ripeto: questo PGT è una vera e propria soluzione finale!

 

3. Due grosse incognite

Dovrebbero poi indirizzare ad una programmazione prudente due grosse incognite.

La prima è la spinta alla conurbazione di comuni limitrofi e mi riferisco a Milano e Vimodrone. Per Milano ricordo l'intervento Rubattino (giusto adesso stanno portando via le macerie del capannone più vicino a Segrate) che vorrà dire migliaia di persone le cui case sono sicuramente più vicine a Redecesio che, per esempio, all'Esselunga Rubattino. Vimodrone sta completando di usare il suolo al nostro confine nord sia per uso industriale che residenziale.

E ringraziamo Pioltello per il Parco delle Cascine al quale noi Segratesi abbiamo pensato bene di contrapporre i 5000 abitanti di Santa Monica.

Ricordo che sia il PTCP che il Piano Regionale chiedono di evitare in ogni modo la conurbazione, cosa che invece il nuovo PGT sta “puntualmente” facendo.

 

La seconda incognita è il Centro Commerciale. Per ora sappiamo che, nella sua versione definitiva maggiorata sarà enorme! Sarà più del doppio dell'Orio Center. Sarà addirittura il più grande d'Europa. Soprattutto tra i mega centri commerciali è il primo che invece di essere posizionato in zone extraurbane o periferiche, viene previsto all'interno di un’area già fortemente urbanizzata. Come sarà quando verrà aperto? Che effetti avrà sulla città e sulla sua qualità di vita? Ricordo che 14.400 posti auto vuol dire fino a 20-30.000 persone in più contemporaneamente sul nostro territorio.

 

4. Il progetto di PGT di Segrate Nostra

  • Un piano a consumo zero del territorio che punti a metabolizzare le criticità che conseguiranno al grande strappo ambientale che è già stato operato negli ultimi cinque anni

  • Un piano quindi che ovviamente recepisca i PII e gli ADP già approvati e che stabilisca espressamente, nel Piano delle Regole, che le nuove regole valgono anche per le convenzioni che dovessero scadere senza essere completate.

  • Un piano che elimini le anomalie del PRG vigente e mi riferisco, solo per dirne una, ai limiti di altezza delle riedificazioni e delle ristrutturazioni nei vari quartieri.

  • Un piano che faccia propria la prescrizione del PTCP di salvaguardia delle aree di frangia onde evitare, come va evitata, la conurbazione con i comuni confinanti e che di conseguenza metta in salvaguardia le aree TR1 (Golfo Agricolo), TR2 (Segrate 2000), TR3 (Rovagnasco Nord) ed anche TR4 e TR6

  • Un piano che sia doti di strumenti di pianificazione che devono venire prima delle costruzioni e cioè piani settoriali per prendere atto di problemi specifici e prevederne le soluzioni: un Piano della Mobilità (non un Piano del traffico, ma un piano che elimini il traffico); un Piano del Commercio che preveda modalità per favorire lo sviluppo dei negozi di vicinato; un Piano Casa per le politiche abitative di tipo sociale; un Piano Scuola che faccia fronte fin d'ora alle necessità future della crescita di popolazione determinata dalle case in costruzione.