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La soluzione proposta da Domenico Finiguerra, anche per Monza


Giovedì 3 marzo, Monza, sala Maddalena. Il sindaco di un piccolo comune spiega come è possibile fermare il consumo del territorio e garantire ugualmente il pareggio di bilancio.

Il territorio è una risorsa finita, come il petrolio, e quando avremo costruito dappertutto non potremo più recuperarlo. Oggi in Lombardia se ne vanno 40 chilometri quadrati all’anno, per la gran parte sprecati in attività che in pochi anni vengono abbandonate. La popolazione non cresce, la fame di case deriva dal loro costo eccessivo, non dalla loro scarsità. Occorre inventare un modello diverso, altrimenti presto ci troveremo a sbattere contro il muro dell’esaurimento delle risorse.

Già dalla prima elezione nel 2002 Domenico Finiguerra si è presentato con un programma chiaro: nuovo Piano di Governo del a zero consumo di suolo, e niente autostrada per Malpensa. Ed i 1.800 cittadini di Cassinetta di Lugagnano gli hanno dato fiducia.

Ma il bello è venuto quando ha dovuto garantire il pareggio di bilancio senza le consistenti entrate derivanti dagli oneri di urbanizzazione. Non è stata una impresa facile, ma è da molti anni che Domenico Finiguerra ci riesce, utilizzando quattro strumenti:

  • Una equa distribuzione dei tributi, ovvero le tasse. Tutti i servizi vengono pagati dai cittadini in modo proporzionale al reddito, e non si esista ad imporre l’ICI con le più alte aliquote per le seconde case.

  • Uno stile di sobrietà da parte dell’Amministrazione comunale: niente auto blu, riciclo di tutti i materiali, retribuzioni minime per gli amministratori.

  • Collaborazioni con gli altri comuni virtuosi per la condivisione dei servizi e gli investimenti nelle tecnologie sostenibili.

  • Ed infine tanta fantasia, fino all’invenzione dei “matrimoni per la terra”, a pagamento, per chi vuole organizzare la cerimonia in un incantevole e verde paesino del Parco del Ticino.

 

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Domenico Finiguerra foto  © Matteo Deiana

 

La formula ha funzionato, visto che alla seconda elezione il numero dei consensi per il giovane sindaco è nettamente aumentato.

Ma, afferma Domenico, non è una questione di dimensioni. Altri comuni, molto più grandi, stanno seguendo la strada di Cassinetta e quanto maggiore è la dimensione quanto più numerose sono le iniziative che è possibile mettere in campo per far quadrare il bilancio.

E ben terribile è la situazione di Monza, dove, come è noto, è in discussione una variante al PGT che prevede 30.000 nuovi abitanti e la cementificazione di gran parte delle aree verdi rimaste. Nonostante vi siano vaste aree dismesse.

Per fermare il cemento, risponde ad una domanda dal pubblico, non basta organizzarsi in comitati, non basta protestare. Sì, certo, dall’esterno è possibile ottenere qualche miglioramento, salvare qualche albero. Ma l’unica strada per fermare il cemento è quella di entrare nella stanza dei bottoni. Organizzarsi non solo per protestare, non solo per indignarsi. Organizzarsi, uniti, per convincere e per vincere.

Una bella lezione, per i monzesi.

 

Simone Riccardi intervista Domenico Finiguerra Sindaco di Cassinetta di Lugagnano

 

Il sito di Domenico Finiguerra