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Nell’indagine di Italia Oggi sulla qualità della vita nei capoluoghi di provincia, Monza e Brianza perde posizioni trascinata in basso da un peggioramento nella valutazione degli indicatori ambientali.

È stata pubblicata in questi giorni la classifica sulla qualità della vita elaborata da Italia Oggi. Uno studio che prende in considerazione, analizza e trasforma in punteggio molti indicatori, da quelli economici come affari, lavoro e tenore di vita a quelli sociali come il disagio e la criminalità, passando dai numeri su popolazione, servizi scolastici, sistema salute e tempo libero a cui si aggiunge ovviamente la tematica ambientale.

Il confronto con l’analoga classifica generale elaborata nell’analisi del 2017 dice che la provincia di Monza e Brianza si posiziona al 44° posto tra i 110 capoluoghi italiani, praticamente a metà classifica, perdendo 9 posizioni e facendo dimenticare presto i 3 piccoli passi avanti fatti in precedenza rispetto alla posizione del 2016.

A sprofondare è soprattutto la valutazione delle condizioni ambientali dove si passa dal 59° posto dello scorso anno al 100°.

In questa categoria la provincia brianzola cade, nostro malgrado, nella quarta e ultima fascia, quella in cui la qualità è valutata scarsa. È una misera consolazione scoprire che praticamente tutti i capoluoghi lombardi peggiorano. Non si salva neanche Sondrio che l’anno scorso compariva nella mappa riassuntiva in verde, colore che indica una qualità dell'ambiente buona. Ora partendo da Milano e spostandosi verso Brescia, aggiungendo Pavia, Bergamo e anche Monza e la Brianza si forma una preoccupante macchia di colore blu scuro che indica le condizioni peggiori.

I parametri sulla qualità dell’aria (concentrazione di biossido d’azoto e giorni di superamento dei limiti di PM10) si confermano in negativo: è da qui che arrivano i punteggi più bassi (89° e 98° posto).

Sono solitamente positivi i dati sui rifiuti ma quest’anno si registra una perdita di posizioni anche nella quantificazione e valutazione della produzione di rifiuti urbani. Il punteggio migliora quando si misura la percentuale di raccolta differenziata: Monza è al 25° posto con un valore indicato dal rapporto pari al 66,33%. In un momento in cui lo scontro tra recupero di materia e incenerimento dei rifiuti è particolarmente caldo, questo valore, comunque migliorabile, è un punto di partenza che andrebbe valutato analizzando l’offerta impiantistica presente nella nostra provincia o in quelle vicine. Questo per comprendere quanto è possibile, oltre che importante, spingere sulla strada del recupero.

 

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Fonte: indagine sulla qualità della vita nelle province italiane 2018, 20ª edizione, ItaliaOggi Sette

 

C’è qualcosa di positivo? Sì. Nel contenimento delle dispersioni nella rete idrica il già buono settimo posto dello scorso anno diventa un’ottima prima posizione. Il gradino più alto del podio è occupato da Monza e Brianza, in coabitazione con altri 15 capoluoghi, anche nella valutazione della popolazione residente collegata a impianti di depurazione. Dal punto di vista energetico, c’è un balzo in avanti di 23 posizioni perché riusciamo a ridurre i consumi elettrici pro capite, anche se siamo fermi nella potenza complessiva dei pannelli solari e fotovoltaici installati sugli edifici comunali dove è confermata la posizione n. 100.

Seppur buona la valutazione sul verde pubblico, ci chiediamo quanta attenzione viene veramente data a questo tema. 

Nei giorni scorsi è stata celebrata la giornata nazionale dedicata agli alberi. Benché diventati essi stessi elemento di pericolo perchè cadono indeboliti dai cambiamenti climatici e colpiti da eventi meteorici sempre più estremi, non può essere dimenticata la loro straordinaria importanza per la nostra salute e quindi proprio per la qualità della vita.
Quanti comuni della provincia di Monza e Brianza hanno un regolamento specifico sulla tutela degli alberi pubblici e privati? Da una veloce analisi di quanto pubblicato nei siti istituzionali dei 55 comuni sembrano essere solo un quinto: un po’ poco.

 

La foto di apertura della Brianza vista dallo spazio è tratta dall'account Twitter di Paolo Nespoli

Gli autori di Vorrei
Luca D'Achille
Luca D'Achille
Laureato in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio al Politecnico di Milano, è impiegato nella pubblica amministrazione dove si occupa di ecologia. Impegnato da sempre in attività di sensibilizzazione e iniziative locali per la tutela dell’ambiente.
Autore di numerosi articoli su consumo del suolo, clima, energia e politiche ambientali, membro della redazione di Salviamo il Paesaggio, il forum italiano dei movimenti per la terra e il paesaggio. Nato a Monza e residente nel Vimercatese, appassionato di viaggi, geografia e di tutto quello che è analisi e scoperta di un territorio.
@LucaDAchille - luca-dachille.blogspot.it