Dopo Ligabue: tutto a posto? Niente in ordine.

Come era facilmente prevedibile, il manto erboso non ha retto al calpestio indiscriminato di quanti, inconsapevoli dei danni involontari che potevano arrecare, hanno assistito al duplice concerto di Ligabue. Lo status di degrado emerge con evidenza dalle fotografie scattate da alcuni presenti sia nel pomeriggio di ieri  che dopo il concerto.

Le palesi abrasioni del prato, la  compressione dell'erba, il compattamento del terreno specie nelle zone di maggior passaggio, i solchi nello strato corticale confermano quanto già la relazione del perito aveva evidenziato. E cioè che un prato- in particolare “storico” come quello della Gerascia- non può reggere l'impatto con la concentrazione in aree ristrette di tante persone e attrezzature se non subendo gravi alterazioni tali da poter  compromettere irreversibilmente il manto erboso e lo strato corticale. Potremo poi solo aggiornare l'entità del danno una volta che, con l'ausilio di mezzi pesanti, verrà smantellato e trasportato il  palco.

Nonostante l'autorizzazione della Soprintendenza fosse subordinata a prescrizioni volte alla protezione del prato, e pur apprezzando il comportamento civile dei partecipanti all'evento,  il danneggiamento  si è prodotto ugualmente.

Si aggiungano i disagi alla circolazione in tutta Monza e nei comuni vicini e il pregiudizio  di tutti coloro che dalla mattina di sabato hanno  trovato chiusi i cancelli pedonali del Parco. Oltre agli inconvenienti per il rumore provocato dalle prove del concerto per tutta la settimana. Ci hanno contattato associazioni per la protezione degli animali riferendoci dei danni alla fauna. 

Auspichiamo che l'Amministrazione comunale, il Consorzio e gli organismi istituzionali che devono presiedere alla salvaguardia del Parco sia dal punto di vista storico-culturale che ambientale, rivedano le proprie decisioni alla luce di quanto obiettivamente emerso, con la rinuncia  ai concerti e prevedendo che  vengano svolti nelle sedi appropriate (per es. lo stadio).

Dal nostro canto continueremo la nostra azione con la convinzione di poter rendere maggiormente consapevoli anche i fruitori  dei concerti. Siamo sicuri che la loro sensibilità sia già stata risvegliata dall'accaduto.

Monza, 26 settembre 2016.

COMITATO PER IL PARCO A. CEDERNA

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