Al Presidente del Consiglio, al Ministro degli Interni ed ai Gruppi Parlamentari di Camera e Senato, la rete Brianza Accogliente Solidale, che raccoglie oltre 120 associazioni del territorio, rivolge un accorato appello per la regolarizzazione dei migranti irregolari presenti nel nostro Paese. A favore di questo provvedimento spingono con urgenza ragioni di giustizia sociale, di sicurezza sanitaria, e di tenuta di aree importanti della nostra economia.

Nel corso degli ultimi anni il peggioramento progressivo delle normative sull'immigrazione e asilo culminate nei decreti "sicurezza" (2018 e 2019) e il sostanziale blocco dei flussi di ingresso per motivi di lavoro a tempo indeterminato (2011), pur in presenza di una costante richiesta di lavoratori nei vari settori, hanno prodotto una graduale riduzione dei diritti dei lavoratori migranti ed un aumento di quelli sprovvisti di regolare titolo di soggiorno, costringendo quindi molti lavoratori stranieri a lavorare in condizioni di irregolarità e di privazione di ogni tutela lavorativa e sociale, alimentando di conseguenza molte organizzazioni criminali grazie al lavoro sottopagato.

Si stima che il loro numero possa superare oggi il mezzo milione di persone. La maggior parte di queste persone lavora, in nero, in settori come l'agricoltura, l'edilizia, la logistica, il lavoro domestico e di cura, la ristorazione, il commercio, i trasporti eccetera. Si pensi solo al caso dell'agricoltura: mancano 250 mila lavoratori dato che gli stagionali stranieri sono bloccati nei paesi d'origine; nelle prossime settimane rischiamo di avere intere colture destinate al macero!

Poi c'è la sicurezza sanitaria del nostro Paese. L’art. 32 della nostra Costituzione recita che “la salute è un diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti”. La lotta al Corona-virus viene spesso posta in contrapposizione con le esigenze dell'economia. Nel caso della regolarizzazione dei migranti irregolari le ragioni economiche si allineano a quelle sanitarie. Le misure di distanziamento sociale, quelle che ci hanno portato a stare reclusi in casa per mesi, non potranno mai bloccare il contagio fra chi non ha un proprio spazio privato separato da quello pubblico, fra chi convive in pochi metri quadrati con persone sempre diverse, di cui non può minimamente controllare gli spostamenti. Chiudere le persone in casa non potrà mai essere una misura efficace per chi non può stare confinato da nessuna parte. I migranti irregolari vivono molto di più in promiscuità degli altri immigrati perché hanno minori fonti di reddito e non possono firmare un contratto d'affitto.

In conclusione pur rimanendo del convincimento che sia quanto mai opportuna e necessaria una revisione complessiva delle norme sull’Immigrazione, riteniamo che, in un contesto come quello attuale, l’emanazione di un provvedimento di regolarizzazione / emersione costituisca di per sé un atto di giustizia ed equità nonché un vantaggio sociale ed economico per tutta la collettività.

Auspichiamo pertanto che la regolarizzazione possa essere aperta a tutti coloro che versano in una condizione di irregolarità o che siano titolari di permessi non rinnovabili o convertibili, non sia vincolata alla stretta titolarità di un rapporto di lavoro, preveda requisiti di accesso semplici e chiari. Solo così si potrebbero evitare le problematiche già vissute in passato e che il provvedimento stesso si trasformi in una farsa discriminatoria e ingiusta.

In queste settimane ci siamo non solo confrontati ma anche impegnati ad affrontare i bisogni di migliaia di abitanti della nostra Provincia. Lo abbiamo fatto tenendo a riferimento i nostri valori: Solidarietà, Accoglienza e Pace. Con concretezza e risolutezza verso ogni essere umano.

Questo Appello è promosso e sostenuto dalle seguenti personalità, Organizzazioni ed Associazioni. Per questione di spazio ne riportiamo solo una parte dei tanti sostenitori. Siamo tutte/i operanti nella nostra Provincia e portatrici degli interessi e della rappresentatività di migliaia di Cittadini, militanti ed attivisti:

 ACLI Milano Monza Brianza – ALISEI Monza Brianza – AMICI CINEMA ROMA Seregno – ANED Monza – ANOLF Monza Brianza Lecco – ANPI Monza Brianza – ARCI Monza Brianza – ARCODONNA Monza – ASEB ASSOCIAZIONE SENEGALESI della Brianza ASOCIACIONES DE MIGRANTES DAULENOS Ecuador ASSOCIAZIONE CONCORDIA HAJJAR NOUR EDDINE di Meda SCUOTIVENTO Monza – ARCI NOVA Nova Milanese – ARTICOLO UNO Monza Brianza – ASSOCIAZIONE BRUCALIFFO Limbiate – ASSOCIAZIONE CULTURALE DEL BANGLADESH (BAYTUN NOOR) Monza – AUSER Monza Brianza – CARITAS Verano Brianza – CENTRO DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO Monza Lecco Sondrio – CENTRO ISLAMICO Monza Brianza – CGIL Monza Brianza – CISL Monza Brianza Lecco – CITTA' PERSONE Monza – COLLETTIVO AGITAMENTE Seregno – DESIO CITTÀ APERTA Desio – DIRITTI INSIEME Monza Brianza – EMERGENCY Monza Brianza – FRIDAY FOR FUTURE Monza Brianza – GIANNI TARTARI (IRSA-CNR) – GRUPPO DONNE E DIRITTI Vimercate – GRUPPO IMPULSI SOSTENIBILITÀ SOLIDARIETÀ Meda – ITALIA VIVA Monza e Brianza –  KATIUSCIA MELATO (PSICOLOGA E PSICOTERAPEUTA) – LAURA MAGGI (INSEGNANTE EX CCB, AI RICHIEDENTI ASILO) – LEGAMBIENTE Seregno – LEGAMBIENTE Seveso   - LE SARDINE Monza Brianza – LIA FORTI (UNIVERSITÀ DEGLI STUDI INSUBRIA) – LIBERA Monza Brianza – LIBERE DEMOCRATICHE Monza Brianza – MINHAJ UL QURAN PAKISTANI di Desio MONZATTIVA Monza – MUGGIÒ PARTECIPATA Muggiò – NOVALUNA Monza – OSSERVATORIO ANTIMAFIE PEPPINO IMPASTATO Monza Brianza – PARTITO DEMOCRATICO Monza Brianza – POP SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE Monza – RAGGRUPPAMENTO RTI BONVENA Monza – RAFFAELE MANTEGAZZA (PROF. PEDAGOGIA UNIVERSITA' BICOCCA) – RETE ASSOCIAZIONI LEGALITÀ E GIUSTIZIA SOCIALE Seregno – SEVESO FUTURA Seveso – SINISTRA E AMBIENTE PER MEDA Meda – STATI GENERALI DELLE DONNE Monza – TENDA DELLA PACE Bellusco – UN PALCOSCENICO PER I RAGAZZI Bellusco – UN PONTE PER Monza