CONCERTI E CONCESSIONE SIAS: NOVITÀ RILEVANTI, REPLICHE DOVEROSE E PROPOSTE CONCRETE

Le novità

1)    All'inizio di settembre la Sottosegretaria ai Beni Culturali, dott.ssa Ilaria Borletti Buitoni, ha incontrato esponenti del nostro Comitato dando seguito alle numerose segnalazioni inerenti l'uso dissennato e dannoso di aree interne al Parco, in particolare della Gerascia, per tenervi concerti con molto pubblico e grande impatto di mezzi e strutture. Al termine del fattivo colloquio durante il quale abbiamo potuto documentare la fondatezza delle nostre preoccupazioni, la Sottosegretaria ha ritenuto opportuno informare il Direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, dott.ssa Caterina Bon Valsassina, delle nostre documentate segnalazioni; inoltre, ha richiesto al Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese, Arch. Luca Rinaldi, di incontrare rappresentanti del Comitato per un confronto in cui valutare, alla luce di quanto già accaduto e di quanto potrà ancora accadere, la coerenza e la compatibilità di questo tipo di concerti di grande impatto ambientale e paesaggistico, con i caratteri storici e la destinazione culturale del complesso monumentale Parco, Villa e Giardini Reali.

2)   All'inizio di settembre è stato presentato un esposto in relazione alle suddette attività concertistiche, a seguito del  quale la Procura del Tribunale di Monza ha aperto un procedimento penale a carico di ignoti per il reato di cui agli artt. 635 (danneggiamento) e 733 c.p. (danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale). Il fascicolo concerne l'intera serie di concerti svoltisi alla Gerascia a partire da giugno.

Le repliche

1)    La scelta di perseguire la via giudiziaria è stata da noi intrapresa a seguito della presa d'atto che, da parte degli organi deputati, da noi più volte sollecitati anche attraverso la stampa, non c'è stata alcuna volontà di confronto, palesemente evidenziata dalla mancanza di risposte, circa le numerose e documentate segnalazioni da noi inviate.

2)   Il Sindaco, Presidente del Consorzio di tutela del Parco, ha dichiarato che «il Parco è di tutti e [che] sono finiti i tempi in cui l'erba poteva essere calpestata solo dal Re». Bella scoperta: peccato che la concessione di quello che lui liquida come un prato qualsiasi - e che, invece, è parte integrante del monumento che avrebbe il compito istituzionale di conservare, per manifestazioni che lo danneggiano irreparabilmente - si configura come un uso privatistico, ossia a esclusivo interesse degli organizzatori, della Sias e, nel caso del prossimo concerto di Ligabue, di quest'ultimo che si sente in diritto, come un colonizzatore d'altri tempi, di esigere la Gerascia e di dare rassicurazioni fantasiose su qualcosa di cui sa certamente meno di periti agronomi qualificati.

Le proposte

1)    Chiediamo al Consorzio di rinegoziare la concessione con la Sias, esigendo lo scorporo dei due prati della Gerascia e del Roccolo. Tale richiesta è giustificata dal fatto che, da documenti e da dichiarazioni pubbliche, risulta che il Consorzio ha rinunciato – e potrebbe ulteriormente rinunciare –  ad alcuni introiti previsti dalla concessione con la Sias, la società che gestisce l'autodromo, per alleviare la pessima situazione finanziaria in cui versa quest'ultima; ciò anche in considerazione della somma elevata richiesta da Ecclestone per la conferma del GP a Monza. Appare del tutto legittimo e doveroso che il concedente (ossia gli enti proprietari che costituiscono il Consorzio), richiedano in cambio la restituzione delle aree suddette. Ciò anche considerando l'uso contrario a termini della concessione che, con i concerti, la Sias sta facendo di dette aree. In questo modo si eviterebbe il danno che, oltre che ambientale e paesaggistico, è anche economico, visto che dopo ogni concerto si deve provvedere a un'inutile risemina, spendendo soldi pubblici che potrebbero essere meglio impiegati nella manutenzione del Parco, attualmente carente;

2)   Chiediamo al Governo, a Regione Lombardia e al Comune di Monza di non spendere soldi pubblici per rinnovare l'esoso accordo con Ecclestone (68 milioni di dollari) per mantenere la titolarità del GP, anche considerando che fra tre anni saremo daccapo, ma in una situazione ancora peggiore visto che la Formula 1 è passata nelle mani della Liberty Media Corporation, il colosso della produzione broadcast e sport management, concorrente di Murdoch, una multinazionale multimediale e finanziaria insieme, quotata al Nasdaq, con la quale sarà molto più difficile trattare.

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Monza, 19 settembre 2016.