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Dossier: L'amore (di questi tempi). Il boom delle Cinquanta sfumature: perché la letteratura soft porn è così di moda?

 

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i qualche giorno fa è l'arrivo sugli scaffali delle librerie del nuovo clone della fortunata serie delle "Cinquanta sfumature", ossia "A nudo per te" di Silvia Day, edito da Mondadori, con scritto in bella vista sulla fascetta promozionale che dopo quella trilogia ci sarà questa. Ovviamente, l'arrivo del volume a un mese dal Natale non è casuale...
Ma l'attacco dei cloni non finisce qui. Con l'ultima zozzeria editoriale arriva a ruota la sua caricatura, accanto al Sig. Grigio, alla cassa spicca un allegro espositore da banco (color rosa shocking, naturalmente) contenente la parodia della parodia, "Cinquanta sbavature di Gina". Se ben ricordate, qualche mese fa, campeggiava nella lista dei più letti anche il simpatico "Cinquanta sfumature di Gigio" (ah, povero, topo!), creando questa bizzarra spaccatura nel pubblico tra chi si lasciava irretire dalle fantomatiche peripezie sessuali da romanzo harmony della quarantenne inglese E. L. James e chi, magari ritenendosi già abbastanza focoso (o troppo intellettuale) per comprare il primo, passava direttamente alla sua presa in giro.

20121123-gigioIl best seller dell'anno ha dato nuova linfa a quella che sembrava ormai lettera morta: la letteratura erotica, declinata in tutte le sue (benedette) sfumature: soft porn, fetish e hard. Sono tornati sugli scaffali i classiconi del genere,  accompagnati da qualche allusivo cartellone. Toh, chi si rivede: il marchese de Sade! E guarda un po', anche "Il diario del seduttore"! E come dimenticare l'altro best seller che scandalizzò e sedusse le generazioni anni 90, il piccante "Le età di Lulù"? Riapparso anche lui. Seguito dall'intramontabile "Histoire d'O", di cui è tornata alla ribalta anche il seguito, il meno fortunato "Ritorno a Roissy".
E oltre a rispolverare questi classici - operazione molto amata dai depositi delle case editrici - è stato dato il via libera a una serie di romanzi in cui titolo e copertina formano il perfetto connubio tra trasgressione e leggerezza, andando a nozze con la nuova politica dei rilegati a € 9.90 (o anche a € 8.80 o € 5.90) lanciati dalla Newton Compton un paio d'anni fa. Un'esplosione di rossi e fucsia, con bocche, lingue, occhi ammicanti o schiene delicate ad adescare il lettore dalle copertina, con titoli come "La febbre" (Newton Compton), "90 giorni di tentazione" (ancora Newton Compton), "Vittima del peccato" (Mondadori), "Di bocca in bocca" (Castelvecchi), passando per quelli che imitano le sfumature anche nella veste grafica, con copertina grigia e oggetti insulsi in primo piano, come "Contratto indecente" o "Giocando con il fuoco", entrambi editi da Corbaccio. Senza dimenticare il versante più light, quello dichiaratamente rosa. Dai romantic-fantasy alla Federica Bosco ("Innamorata di un angelo" o "Il mio angelo segreto") o di Lauren Kate (Fallen, Torment e Rapture, anche qui trilogia docet), ai titoli più placidamente sdolcinati come "Qualcosa di più dell'amore" o " Ti amo ti odio mi manchi" a quelli che mescolano anche elementi culinari, come ad esempio "Amore zucchero e cannella" (Newton Compton), "Gli ingredienti segreti dell'amore" (Feltrinelli) o il recentissimo "Amori impossibili con fragole e panna" (Newton Compton), che creano un esubero di zuccheri alla sola vista nei più.

In questo dossier sull'amore (di questi tempi), una riflessione sul pullulare di questo genere di romanzi sembrava doverosa. Soprattutto se le statistiche raccontano che i maggiori consumatori di questa letteratura siano le donne, che sono le maggiori consumatrici di libri in assoluto, comunque. Vien da domandarsi perché si sentano attratte da questi titoli. Sono tutte casalinghe disperate in cerca della sveltina con il giardiniere? O sarà che — per colpa della crisi, della modernità, della caduta delle illusioni — avendo completamente dimenticato e distrutto il romanticismo, cercano vie alternative nel trasgressivo?
20121123-minchiaAi miei occhi, tutto ciò puzza proprio di "consolazione". Perché le relazioni sono instabili, perché se sono stabili sono infelici, perché se felici sono sbagliate, perché se sono sbagliate sono meglio di niente... in ogni caso non si è mai contenti, mai soddisfatti, mai privi di lamentele. Allora non resta altro che scommettere sulla materialità, attaccarsi alla carne e gettarsi sull'eros. Del resto, se si è precari in due e non si sa quando ci si potrà costruire una famiglia, che senso ha costruire una relazione stabile? Meglio un po' di (in)sano, violento sesso.

Forse per questo tante lettrici hanno comprato le sfumature. Per combattere quel tremendo preconcetto secondo cui "per la donna il sesso è una questione soprattutto mentale", recidivo anche fra le giovani. Forse un popolo latente di lettrici assatanate e contro corrente, che avrebbe voluto esprimere la propria protesta e sancire l'indipendenza tra sesso e amore, ha pensato che leggere libri erotici potesse essere un modo per dimostrarlo. Invece sono state gabbate. Sono cadute nella trappola commerciale, trovandosi a leggere l'ennesimo libello maschilista, in cui un amore impossibile viene sublimato dal sesso sadomaso. A conferma che viviamo in un mondo in cui le donne sono quasi sempre pagate meno dei colleghi uomini, che un numero troppo basso di aziende è guidato da manager donna, e che in molte nazioni cosidette civili le quote rosa sono decisamente necessarie.

Chiudiamo qui, col terrore che con dicembre arrivino "Natale in amore", "Il mio regalo d'amore" o "Un amore sotto l'albero" (esiste già, ma è un film). Possiamo solo sperare che editor, redattori e ghost writer abbiano più fantasia. Intanto preghiamo il ritorno di titoli come "C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo".

 

 

 

 

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Azzurra Scattarella
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