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Intervista a Camilla Corsellini, creatrice e organizzatrice di BRUMA, la rassegna letteraria che da Mantova porta ogni anno in Brianza i protagonisti del Festivaletteratura. Dal pubblico è arrivata una buona risposta, ma forse qui da noi la letteratura è roba da... "vecchi"

 

È

giunta al termine la sesta edizione di BRUMA parole in movimento da Mantova a Brugherio, la rassegna letteraria ospitata dalla biblioteca di Brugherio che negli ultimi anni ha fatto da ponte fra il festival della letteratura di Mantova e il nostro territorio. Un vero e proprio dopofestival, per offrire ai brianzoli l'occasione di incontrare alcuni fra i più importanti scrittori del momento (quattro incontri quest'anno). Per un bilancio finale, abbiamo rivolto qualche domanda a Camilla Corsellini, scrittrice, giornalista e ideatrice dell'iniziativa.

Partiamo da un dato: come è andata BRUMA 2012?
Il bilancio della sesta edizione è molto positivo. Più di trecento persone hanno seguito i nostri incontri con l'autore. Nel corso degli anni BRUMA ha saputo crearsi un pubblico affezionato che segue gli incontri con grande partecipazione e attenzione.

Qual è l'idea da cui è nato il progetto iniziale della manifestazione?
L'idea iniziale è stata quella di portare in provincia grandi nomi della letteratura con particolare attenzione agli ospiti del Festivaletteratura di Mantova. L'obiettivo era di dare un'opportunità di incontrare grandi scrittori anche a chi abita in città periferiche, di rado raggiunte dai grandi circuiti culturali.

Organizzare eventi culturali in Italia sta diventando sempre più difficile a causa dei tagli alla Cultura

Il tema di quest'anno è stato la felicità: che tipo di felicità può dare la letteratura?
La letteratura è una porta all'immaginazione e quindi a ogni possibile felicità. Gli scrittori che abbiamo ospitato in questa edizione (Ermanno Cavazzoni, Fulvio Ervas, Letizia Muratori) hanno in comune l'arte di raccontare la vita in un tono leggero: usano la commedia per svelare la tragedia, l'assurdità e la bellezza dell'esistenza.

Quest'anno, oltre agli scrittori di finzione, un incontro è stato dedicato a un giornalista, un reporter di guerra: come si può legare con la felicità un tema del genere?
L'incontro con il reporter Fausto Biloslavo nasce dalla nostra collaborazione con l'Ordine nazionale dei Giornalisti che ha voluto premiare con il suo contributo la qualità della nostra iniziativa. Si tratta di un evento speciale che non rientra nel tema della felicità, ma che è dedicato ad avvicinare i giovani al giornalismo.

Come è stata la risposta dei giovani brianzoli all'opportunità di incontrare scrittori come quelli coinvolti?
Purtroppo il pubblico di BRUMA è composto da molti adulti e da pochi giovani. Questo dipende da un generale scarso interesse dei giovani verso la letteratura e dalla nostra scelta di invitare scrittori con un'ampia bibliografia evitando casi editoriali da classifica.

 

Il nostro sogno per il futuro è quello di ospitare un ospite straniero

Se non fosse per BRUMA (e anche per la Passione per il delitto, ndr), di eventi con grandi scrittori in Brianza se ne vedrebbero pochi: come mai secondo te?
Organizzare eventi culturali in Italia sta diventando sempre più difficile a causa dei tagli alla Cultura. C'è un vizio comune alle amministrazioni pubbliche che considerano la cultura un investimento non necessario al benessere dei cittadini.
In questo panorama il Comune e la Biblioteca di Brugherio rappresentano un'isola felice e un esempio virtuoso di lavoro sul territorio.

Quale scrittore della storia di BRUMA reinviteresti per parlare di un suo libro uscito dopo la sua partecipazione?
La formula di BRUMA prevede di raccontare l'intera bibliografia di un autore e mai un solo libro. In sei anni di rassegna abbiamo ospitato i migliori scrittori italiani. Il nostro sogno per il futuro è quello di ospitare un ospite straniero.

 

Gli autori di Vorrei
Simone Camassa
Simone Camassa

Nato a Brindisi il 7 maggio del 1985. Insegnante di Italiano, Storia e Geografia nella scuola pubblica, si è laureato in Lettere, in Culture e Linguaggi per la Comunicazione e in Lettere Moderne, sempre all'Università degli studi di Milano. Suona la chitarra elettrica (ha militato in due gruppi rock, LUST WAVE e BLACK MAMBA) e scrive poesie.

Appassionato di sport, ha praticato il nuoto a livello agonistico fino ai diciotto anni, per un anno ha anche giocato a pallacanestro. Di recente, è tornato al cloro.
È innamorato della letteratura in tutti i suoi aspetti, dalla poesia fino al fumetto supereroistico statunitense. Sogna di realizzare un supercolossal hollywoodiano della Divina Commedia, ovviamente in forma di trilogia e abbondando con gli effetti speciali.

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