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Martedì 5 spettacolo di Senzaspazio all'Auchan di Monza: da Steinbeck a Springsteen sulle strade del furore

 

Riceviamo e pubblichiamo

 

"Tra la polvere... tracce di Tom Joad. Da Steinbeck a Springsteen sulle strade del furore".

Drammaturgia, scene, regia: Elisabetta Raimondi
Produzione: Senzaspazio

Interpreti e musicisti:
Alessandro Lallo Federico, Pigi Gamba, Andrea Monguzzi, Emanuela Napoletano, Elisabetta Raimondi, Matteo Redaelli, Davide Roberto, Camilla Rossi. E con Cristian Armas Castillo, Silvia Asta, Veronica Colgiachi.

Martedì 5 luglio 2011, ore 21,30

Giardini di Auchan, Centro commerciale Auchan Monza, via Lario 17
Ingresso libero

 

 

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Per me Woody Guthrie è stato come un anello in una catena,

come io lo sono per altri e come tutti lo siamo per qualcuno,

siamo tutti anelli di qualche catena.

 

Tutto è cominciato, molti anni fa, da questa frase di Bob Dylan. E da qualche passione che mi porto dietro da sempre. Ne è venuto fuori un saggio, “La catena dei Tom Joad”, con il quale volevo in qualche modo entrare a far parte di quella catena. Ma sentivo che quello non era il modo giusto e così il saggio l’ho lasciato nel cassetto. Lasciato, non dimenticato. Fino all’anno scorso, quando tutto mi è apparso chiaro. Il saggio è diventato una drammaturgia e la drammaturgia uno spettacolo. Un piccolo anello nella catena dei Tom Joad.

Elisabetta Raimondi, maggio 2011

 

20110704-tom-joad-auchanTom Joad (...) una figura altamente simbolica. Uno degli obiettivi di “Tra la Polvere ... tracce di Tom Joad”, lo spettacolo messo in scena domenica al Teatrino della Villa Reale dall’Associazione Senzaspazio - su drammaturgia, regia e scenografia di Elisabetta Raimondi, anche interprete stupenda del predicatore Casy - è raccontare come molti artisti abbiano contribuito alla creazione di questo simbolo. Lo spettacolo procede con belle intuizioni su piani differenti che si intersecano. Da una parte una ricostruzione documentaristica in cui alcuni degli artefici della “lunga catena dei Tom Joad” prendono vita grazie a suggestivi ritratti giganti cui gli attori prestano la parola. Dall’altra la rappresentazione della storia rappresentata in “Furore”, con scene a volte più mimetiche, a volte più emblematiche. (...) Finale interessante, con un vivace movimento in palcoscenico e il testo recitato in italiano e in inglese di The Ghost of Tom Joad, la canzone di Springsteen.
Modesto Panizza, Quando il “Furore” ti prende al cuore, in ”il Cittadino”, 24 giugno 2010

 

A Monza, una compagnia di giovani guidata da un’insegnante-pittrice piena di passione mette in scena l’America dei diseredati. Dove la povertà e l’emarginazione ricordano quella degli immigrati dei nostri giorni.
L’abbiamo conosciuta anni fa Elisabetta Raimondi, insegnante e pittrice, curava l’ufficio stampa del neonato Teatro Binario 7 di Monza, alle prese con la sua prima produzione. Ma Elisabetta non si è fermata lì. Da anni lavora con un gruppo di ragazzi nel gruppo culturale Senzaspazio. Insieme “fanno” teatro. Lo costruiscono insieme, dai testi, all’allestimento, alla recitazione. Con passione e impegno straordinari. (...) Lo spettacolo, che ci piacerebbe vedere in altri teatri, è “Tra la polvere... tracce di Tom Joad”. Furore, John Steinbeck, l’America che ha costretto all’esodo migliaia di contadini, (...) brillanti trovate basate sullo spostamento di valigie e fagotti. A sottolineare e animare il dramma un trio blues che spaziava da Woody Guthrie a Bob Dylan a Bruce Springsteen. Bravi, tutti!

Silvia Messa, Teatro con Amore, in “Millionaire.it”, 21 giugno 2010