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Lettera aperta dal Comitato Casignolo "Nella fregola di proteggere noi cittadini dagli extracomunitari cattivi, dimenticate di difenderci da cementificazione, abbandono del territorio e abusivismo edilizio istituzionalizzato"

 Riceviamo e pubblichiamo

Egregio Sig. Romeo,

20100321-volatino-romeoInnanzitutto ci scusiamo anticipatamente se siamo costretti a rivolgerci a lei dandole semplicemente del “Signore”, ma dal momento che nel suo curriculum non si fa alcun accenno né ai suoi trascorsi scolastici né ai titoli di studio conseguiti, non sapremmo davvero come altro appellarla senza incorrere nel fondato rischio di offenderla. Cosa che non vogliamo fare naturalmente. Difatti, con la presente siamo semplicemente ad illustrarle a nome del comitato Casignolo 2009 e della cui esistenza lei dovrebbe essere a conoscenza, alcuni aspetti della sicurezza dei cittadini che come residenti del quartiere e cittadini di questa città riteniamo particolarmente interessanti e che ci auguriamo la potranno magari solo temporaneamente distogliere dalle sue fobie per lo straniero, per il mendicante, il migrante ed il poveraccio in genere.

In effetti ci sarebbero molte cose da dire sui punti che lei elenca nello splendido volantino, affrancato a tariffa ridotta come previsto dalla legge 515 del 93, che ci ha fatto recapitare e per il quale tutti noi residenti di via Asiago la ringraziamo sentitamente.

Ma non vorremmo soffermarci troppo sulle “cose” riportate su quel volantino pagato da noi tutti, bensì iniziare nell'illustrazione di cui le accennavamo sopra.

Qui da noi, o chi da nugn in quel de Casignò se preferisce, da 2 anni attendiamo che lei e i suoi illustri colleghi assessori poniate rimedio in modo chiaro, trasparente e definitivo ad una situazione poco chiara e fortemente penalizzante per i residenti del quartiere; situazione che avete contribuito a creare e per la quale più volte il Comitato, ma anche diversi autorevoli consiglieri comunali di opposizione, oltreché circa 600 residenti le cui firme giacciono dimenticate nei vostri cassetti, vi hanno formalmente sollecitato interventi risolutori di vario genere ed ognuno per le proprie competenze, ma per il quale purtroppo ancora si attende una risposta concreta, veda alla voce “politica del fare”.

 

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La nostra impressione è che nella fregola di proteggere noi cittadini dagli extracomunitari cattivi, voi vi siate completamente dimenticati di difenderci da altre situazioni potenzialmente e concretamente molto più pericolose per la vita serena del cittadino, quali ad esempio la cementificazione selvaggia delle periferie, l'abbandono del territorio al volere e nell'interesse di pochi, l'abusivismo edilizio istituzionalizzato, la tolleranza di usi e costumi che rasentano l’indecenza di persone che, senza rispettare le più elementari regole di convivenza civile, credono di comandare sul territorio (e di fatto lo fanno) con la complicità silente ed immobile di Voi amministratori locali. Peraltro contraddicendo molti degli slogan sbandierati negli ultimi anni dal suo partito (vedasi ad esempio i manifesti BASTA CEMENTO). Certo comprendiamo la perversa logica che sta alla base di questo modo di fare politica, per quanto la si ritenga noi lontana anni luce dalla nostra idea di politica, quella che noi auspichiamo per questo paese e per questa regione; è evidente infatti che gli storpi poveracci come quello che da anni staziona all'incrocio Borgazzi-San Rocco nella totale indifferenza delle istituzioni di questo paese, non solo quelle cittadine naturalmente, costoro dicevamo non votano e soprattutto non finanziano le campagne elettorali, cosa che invece va molto di moda fare tra alcune importanti categorie produttive, i cui illustri rappresentanti diventano conseguentemente di fatto i veri padroni del territorio e lo gestiscono a loro piacimento, secondo le loro esigenze e necessità. Ad esempio, e solo per citarne alcuni, coloro che aprono e chiudono cantieri edili a loro piacimento, talvolta addirittura senza averne l’autorizzazione, in mezzo alle palazzine già abitate come nel nostro caso.

Certo viene da ridere a pensare a Casignolo, quando su questo comune che lei si onora di amministrare, abbiamo assistito ad altre “faccende” di ben più nota rilevanza.

Probabilmente quindi avrà ragione chi sostiene che è inutile parlare di queste cosa a Monza perchè così vanno le cose da sempre e sempre così andranno, ma poiché ultimamente ci pare di sentir giungere qualche folata di aria fresca (non quella della polvere alzata dai camion che respiriamo quotidianamente si intende), sorretti dalla convinzione che prima o poi tutti i nodi verranno al pettine, dal cantiere di via Asiago 8 non solo le confermiamo che non abbiamo alcuna intenzione di sostenerla, ma le esprimiamo in qualità di rappresentante delle istituzioni di questo paese quale lei è, il nostro più sincero augurio, affinché le sue idee vecchie ed antistoriche, il suo opportunismo “del fare” politica ed il suo modo discutibile di interpretare il mandato pubblico (anche più di uno contemporaneamente perché no?); nonché il suo totale disinteresse ai problemi reali delle persone e del territorio, ma anche la sua demagogia ed il suo populismo da quattro soldi possano pian piano uscire dalle istituzioni democratiche di questo paese, di questa regione e di questa città, e li rimanerci a lungo per il bene di tutti.

Cordialmente

 

Il Direttivo del Comitato Casignolo 2009

Massimo Vaninetti

Cristina Zanchi

Daniele Glorini

Elena Martinelli

 

Vedi anche "L'Oasi del Cedro e il cemento"