20100611_l_uomo_nell_ombra

Caramellato il mondo de "Il piccolo Nicolas e i suoi genitori" se accostato alle aspre vicende dell'intrigo vissuto da "L'uomo nell'ombra" 

Caro Nicolas, grazie. E grazie anche al tuo papà e alla tua mamma, alla maestra dalla pelle bianco latte e dal viso aguzzo, al bidello dalle sopracciglia nere. E soprattutto grazie alla banda di amici che, come un alone di allegria e spensieratezza, ti circondano ammorbidendo il contatto tra te e ogni spigolo del mondo che incontri.

W la famiglia, perché litigi e battibecchi ritratti e spesso ridicolizzati, ma sempre vicini alla nostra italiana concezione di famiglia, fanno sorridere del proprio quotidiano

W la scuola, perché su quei banchi ci siamo stati seduti tutti, a scrivere i pensierini e imparare a memoria i fiumi, aspettando di andare in cortile e sfregiarsi le ginocchia e creare club con parola d’ordine per essere ammessi. Nicolas li racconta e a noi può solo far bene un bagno di ricordi piacevoli aromatizzati di gesso e inchiostro.

W l’amicizia che, ancora più della famiglia, è protagonista della storia.

Ma quale storia? A guardar bene la storia non c’è: il film è il mondo di Nicolas, un bambino francese di semplice candore, quasi fosse un fumetto. E’ la sua giornata e la sua vita, una meringa leggera e dolce che si scioglie in bocca senza mai arrivare a disgustare per eccesso di zucchero. Caricaturale ma alla maniera francese, esplicitamente simile al mondo caramellato di Amelié, il film di Nicolas è però tutto un altro mondo quello che rappresenta: un universo che vede come colonne portanti proprio quei valori totalmente assenti nella vita della sua sorella maggiore Amelié: la famiglia (lei aveva solo il padre con cui non intratteneva stretti rapporti) e gli amici (Amelié, dispiace dirlo, ma non aveva una gran vita sociale, ben lontano da “club” stile sex in the city)

Il film è leggero e piacevole, con una carezza, forse il metodo più efficace, porta a pensare a ciò che è importante, e anche se quotidianamente presente, da continuare con energia e attenzione ad apprezzare e rispettare, al di là di tutto.

 

L'uomo nell'ombra

Un film di Roman Polanski. Con Ewan McGregor, Pierce Brosnan, Kim Cattrall, Olivia Williams, James Belushi. Titolo originale The Ghost Writer. Thriller, durata 131 min. - USA, Germania, Francia 2010. 

Fedelissimo al testo dello scrittore Robert Harris da cui è tratto, il film di Polanski è stato da tutti apprezzato. Pur “sporcato” dalle notizie di cronaca, in concomitanza con la lavorazione e l’uscita del film, il regista non perde la precisione e l’abilità, una volta messo alla prova sulla pellicola.

“L’uomo nell’ombra”, più esplicitamente intitolato The Ghost Writer, in originale, è un thriller con risvolti spionistici che vede come protagonista Ewan McGregor, un uomo qualunque intento a destreggiarsi in una trama letteraria intelligentemente costruita intrecciando rapporti gerarchici, politici e sentimentali. Il rischio è quello di inciampare in qualche filo o di essere travolto dagli eventi che dominano sfere di umanità mai violate in precedenza dal protagonista stesso.

Non è l’ennesimo pivello che mette in scena un testo letterario già di successo, no, il gioco di apparenze, il gusto per l'assurdo, la finezza e la profondità anche alle scene più frenetiche spazzano ogni dubbio: questo è un lavoro da maestro. Non lasciamo però che la regia nasconda l’ottima performance degli attori, e se l’ex 007 non si rivela particolarmente brillante, il restante cast costituisce invece un contributo essenziale al successo ottenuto dal film.

Si parla di una grande somiglianza di uno dei personaggi principali a Blair… è solo notata, non cercata dal regista che, personalmente, dichiara di non aver dato indicazioni di simulazione o imitazione per l’interpretazione del ruolo. Personalmente suggerisco di godersi il film e le emozioni regalate dalla trama senza dietrologismi ed ombre di realtà: lasciamoci ancora per una volta rapire dallo schermo, lunedì, la cronaca e la politica cerchiamola e pretendiamola dai giornali, per esempio.

POPCORN CURIOSITIES

 

Acqua, acqua, acqua. Per i noti problemi giudiziari, Polanski non può girare negli Usa, per cui ha ripiegato verso una location indefinita (si tratta in realtà dell’isola di Sylt, in Germania). Un’ambientazione caratterizzata dalla forte presenza di acqua: le atmosfere brumose, la pioggia incessante, l’asfalto bagnato con le luci che si riflettono. Un ambiente gravido di ricordi polanskiani. L’acqua è stato un elemento chiave in tutto il suo cinema, fin da uno dei suoi primi cortometraggi. Ritornano lo spettrale lago di Masuria del suo primo lungometraggio, Il coltello nell’acqua, il paesaggio plumbeo dell’isola di Cul-de-sac, il Mont Saint-Michel invaso dalle maree di Tess, la spiaggia desolata delle streghe di Macbeth. Ricorrenti paesaggi acquatici, affascinanti e inquietanti allo stesso tempo, che rappresentano il forte retaggio naturalistico, panico, romantico della cultura d’origine del regista polacco.

 L'uomo nell'ombra (The Ghost Writer), premiato con l'Orso d'argento 2009 ma il regista è invisibile perché si trova agli arresti domiciliari: un vero “ghost director”. 

Nel 2008 il cast comprendeva Nicolas Cage, Pierce Brosnan, Tilda Swinton e Kim Cattrall. Le riprese del film sono state posticipate di un anno e Ewan McGregor e Olivia Williams hanno sostituito Cage e la Swinton. 

L'isola Martha's Vineyard, teatro del film e massacrata dall'inverno è stata ricostruita in studio, ma non ha perso il suo fascino chic e minaccioso. Le ville tra le dune svelano attraverso pareti di cristallo il paesaggio selvatico, l'Olimpo d'una élite delinquente colpevole e compìta. 

PREMI

Nastri d'Argento
Festival di Berlino – Orso d’Argento

 

LINK

Il ghostwriter - libro

sito ufficiale

intervista Ewan McGregor

intervista Pierce Brosnan

intervista Kim Cattrall