Le associazioni e i cittadini ottengono un primo risultato,
bloccare l'assenso al progetto da parte dell'Ente.

Comunicato ufficiale del Parco Valle Lambro

 

Triuggio, 17.02.2010

In merito alle recenti notizie circa l'ipotesi di interventi edilizi in aree del Parco Valle Lambro nel comune di Arcore, il Presidente e il Consiglio d'Amministrazione del Parco Valle Lambro all'unanimità intendono ribadire che:

Al momento non è pervenuta al Parco alcuna richiesta di accordo di programma tra Comune di Arcore, Regione Lombardia e Parco Valle Lambro, per interventi localizzati in area ricompresa nel parco regionale;

Ogni eventuale accordo di programma per interventi localizzati in area ricompresa nel parco regionale, sarà valutata dal Parco, facendo valere le proprie ragioni e prerogative di tutela del territorio.

 

Le associazioni ambientaliste ottengono un primo risultato, bloccare l'assenso al progetto da parte dell'Ente Parco Valle Lambro. Senza un parere favorevole dell'Ente, anche di un progetto di massima come questo presentato, l'ammministrazione di Arcore può ben e inutilmente decantare sulla stampa locale ( "amica" ) i fantasmagorici vantaggi per la comunità derivabili dall'incasso degli oneri di urbanizzazione, 20 milioni di euro, cioè una volta e mezzo il bilancio annuale del comune.

L'area oggetto dell'intenzione edificatoria è un corridoio ecologico importantissimo per il sistema ambientale di una vasta area di territorio, che coinvolge anche le altre comunità delle cittadine contigue ad Arcore.

Costanza Pratesi e Luigi Santambrogio, rispettivamente rappresentanti di FAI-Fondo Ambiente Italiano e Italia Nostra Lombardia, hanno inviato una lettera congiunta in cui si puantualizza l'importanza dei corridoi ecologici " che l'Unione Europea ci richiama a rispettare":

 

Abbiamo appreso dalla stampa che su un'area agricola cicoscritta nel Parco Regionale della Valle del Lambro insisterebbe il progetto di una nuova lottizazzione, perlatro molto significativa per dimensione. Stando a quanto scritto sulla stampa locale e nazionale, l'immobiliare Idra avrebbe presentato al Comune di Arcore un progetto di edificazione pari a 150.000 metri cubi, con annessi servizi di vario genere. Tutto ciò ricadrebbe entro la superficie del Parco su un'area agricola e, quindi, se questo corrispondesse a verità si dovrebbe attendere un pronunciamento dell'Ente Parco. Non possiamo nascondervi lo stupore nell'apprendere questa notizia, della quale speriamo di avere da voi smentita, sicuri di condividere con voi l'obiettivo primario della salvaguardia delle aree del Parco (purtroppo sugli organi di stampa non sono apparse smentite). Non sta certo a noi ricordarvi quanto rari siano ormai i lembi di territorio non ancora urbanizzati in quell'area della Brianza e di quanto importanti siano quei territorio per la salvaguardia di quei 'corridoi ecologici' che l'Unione Europea ci richiama a rispettare. Sappiamo che già molti cittadini e associazioni vi hanno scritto e desideriamo anche noi parteciparvi la nostra viva preoccupazione. Al contempo vi chiediamo, nel comune interesse per la tutela dei beni paesaggistici, di volerci fornire maggiori informazioni, qualora siano in vostro possesso.

Costanza Pratesi, FAI-Fondo Ambiente Italiano
Luigi Santambrogio, Italia Nostra Lombardia

 

Le associazioni promotrici ringraziano quanti hanno aderito tempestivamente all'appello, un contributo preziosissimo che stabilisce lo stato di diritto e la democrazia nel nostro paese.

Siamo qui, nel luogo in cui viviamo, pronti a far rispettare anche in futuro il territorio e la qualità della vita degli esseri viventi che lo popolano.


Gli autori di Vorrei
Pino Timpani

"Scrivere non ha niente a che vedere con significare, ma con misurare territori, cartografare contrade a venire." (Gilles Deleuze & Felix Guattari: Rizoma, Mille piani - 1980)
Pur essendo nato in Calabria, fui trapiantato a Monza nel 1968 e qui brianzolato nel corso di molti anni. Sono impegnato in politica e nell'associazionismo ambientalista brianzolo, presidente dell'Associazione per i Parchi del Vimercatese e dell' Associazione Culturale Vorrei. Ho lavorato dal 1979 fino al 2014 alla Delchi di Villasanta, industria manifatturiera fondata nel 1908 e acquistata dalla multinazionale Carrier nel 1984 (Orwell qui non c'entra nulla). Nell'adolescenza, in gioventù e poi nell'età adulta, sono stato appassionato cultore della letteratura di Italo Calvino e di James Ballard.

Qui la scheda personale e l'elenco di tutti gli articoli.