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Legambiente: “Legge Regionale illegittima perché priva di Valutazione Ambientale Strategica”

Riceviamo e pubblichiamo

Legambiente Lombardia ricorre alla Corte di Giustizia Europea contro il Piano Casa del Pirellone. Ad un giorno dall'entrata in vigore della legge regionale sugli ampliamenti edilizi l'Associazione gioca un carta decisiva contro quello che definisce un Piano illegittimo. E la motivazione che Legambiente sottopone all'Europa nel ricorso è chiara: il Piano Casa è illegittimo perché non è stata fatta una Valutazione Ambientale Strategica (VAS), obbligatoria quando si prevedono delle modifiche ai piani urbanistici e perché non sono previsti momenti di consultazione della cittadinanza. L’esposto, redatto con il contributo degli avvocati Emanuela Beacco e Claudio Colombo, contesta in sostanza la legge regionale 13/2009, perchè: “non avendo previsto l’obbligo di effettuare la procedura di VAS, viola la Direttiva Comunitaria 2001/42/CE del 27 giugno 2001 che impone agli Stati membri di sottoporre a tale valutazione tutti i piani e programmi che possano avere effetti significativi sull’ambiente”. “In pratica, al di là del nome utilizzato - spiegano gli avvocati di Legambiente -, poiché la legge regionale ha la natura sostanziale di piano territoriale ed urbanistico, in grado di incidere gravemente sul paesaggio e su altri fattori presi in considerazione dalla Direttiva 2001/42/CE, come la popolazione, il suolo, i fattori climatici, il traffico, l’inquinamento dell’area, consumo di acqua e con ripercussioni sulla salute umana, avrebbe dovuto essere preceduta da VAS”.

Legambiente dunque chiama in causa l'Europa per tentare di bloccare una legge regionale sbagliata sotto molti punti di vista. Innanzitutto nel metodo. Infatti con un sistema del tutto centralista la Regione vuole dettare le regole dei Comuni in materia urbanistica, esautorando di fatto i piani di Governo del Territorio. Per questo motivo, dalle ultime notizie, sembra che molti consigli comunali abbiano deliberato per limitare al minimo la portata della normativa regionale. Inoltre questa legge, equiparabile a una sorta di condono edilizio preventivo, rinuncia a tutelare il paesaggio, poiché il rischio che centri storici e antichi borghi vengano deturpati è altissimo. Ma secondo Legambiente il Piano Casa non serve nemmeno ad uscire dalla crisi economica perchè si rischia di aiutare un mercato speculativo che in realtà è proprio una delle cause della crisi in corso.

“Non è derogando per 18 mesi alla normativa urbanistica – dichiara Sergio Cannavò, vicepresidente di Legambiente Lombardia - che si rilancia il settore dell'edilizia votato all'alta efficienza ambientale. Sarebbe stato invece molto più utile intervenire in modo strutturale sulla riqualificazione e sulla sostituzione edilizia, concentrandosi sulla sicurezza e sull'efficienza energetica, con incentivi e sgravi fiscali, senza prevedere aumenti di volumetrie. In Italia e in Lombardia esistono infatti edifici costruiti tra gli anni '50 e gli anni '80 che andrebbero in molti casi ricostruiti da zero. Tutto questo però necessita di leggi coraggiose e innovative, che premino le imprese e i privati che vogliono investire nella qualità ambientale, senza danneggiare il paesaggio e l'assetto urbanistico delle nostre città”.