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Comitato San Fruttuoso Bene Comune - Comitato Salvaguardia Buona Pastore - Comitato Salviamo Villa Angela di Monza

 

Riceviamo e pubblichiamo integralmente

 

COMUNICATO STAMPA

 

Abbiamo letto notizia dai settimanali monzesi delle dichiarazioni dell’Assessore Lamperti circa la revisione di tutti i piani e gli ambiti attuali, in particolare per l’ambito di via Ticino e del Buon Pastore. Per l’ambito di via Ticino, saranno tagliate le altezze e previste quote di convenzionato. Per l’ambito Buon Pastore, nella chiesa panottica non ci sarà una struttura commerciale ma una biblioteca di 1000 mq e sopra i portici saranno previste delle sale di lettura; i palazzi di nuova edificazione, invece, saranno di nove piani.

Questi progetti, sempre per l’Assessore Lamperti, non possono essere bloccati perché l’A.C. deve rispettare il PGT vigente per legge. Le dichiarazioni sopra riportate non ci convincono.

In primo luogo, per entrambi i piani di intervento, si tratta di “piani in variante al PGT vigente”, il che presuppone una “scelta” dell’Amministrazione, cioè una volontà, e non un obbligo. Inoltre l’Assessore omette di precisare che il progetto del Buon Pastore è sub judice, in quanto Legambiente e alcuni cittadini hanno contestato avanti il TAR Lombardia il parere di parziale compatibilità della Soprintendenza e il TAR non si è ancora espresso; per l’ambito di via Ticino, il Comitato San Fruttuoso Bene Comune e Legambiente Monza hanno presentato alla Soprintendenza una richiesta motivata e documentata di apposizione di vincolo storico/architettonico, ambientale e indiretto, e la stessa è ancora in istruttoria. In secondo luogo, con l’approvazione di questi piani si darebbe consenso ad una strategia di speculazione edilizia che invece andrebbe contrastata.

Esemplare in proposito è la vicenda del Buon Pastore. Detto complesso storico su cui vige in vincolo della Soprintendenza (complesso edilizio e parco), recentemente confermato in via definitiva dal Consiglio di Stato, è stato acquistato dall’attuale proprietà esclusivamente per speculazione edilizia.

 

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L’area dell’ex Buon Pastore di Monza

 

Lo dimostra il fatto che fino al 2004 il complesso era stato tenuto in discrete condizioni dalle ultime suore che lo occupavano. Dal 2005 (data dell’acquisto) fino al 2020, il bene storico è stato lasciato andare senza alcun intervento di manutenzione e di conservazione, con conseguente abbandono e parziale distruzione. Il tutto finalizzato a sostenere il degrado dell’area, l’impossibilità o la non utilità del suo recupero, e quindi giustificare un intervento di nuova edificazione “moderno”, che trasformi un’area ormai del tutto degradata.

Per 15 anni tutte le Amministrazioni Comunali che si sono succedute nulla hanno fatto per impedire l’abbandono, pur sussistendo un obbligo legale a carico del privato di conservazione del bene storico. E’ solo con l’intervento di Legambiente Monza e dei due Comitati Buon Pastore che, su loro segnalazione, la Soprintendenza ha ingiunto alla proprietà di recuperare con urgenza l’edificio della chiesa panottica e mettere in sicurezza quello che resta di Villa Angela.

Lavori che sono in corso di esecuzione per quanto riguarda la chiesa panottica, mentre praticamente nulla è stato fatto finora per salvaguardare Villa Angela se non asportare le strutture pericolanti.

Per l’area di via Ticino (area da noi denominata “Boldriga” derivante dalla vecchia cascina non più esistente), non si tratta di un’area dismessa, né di un’area degradata, ma di un’area libera a verde parzialmente spontaneo, con una presenza a nord di due capannoni industriali dismessi di mq 2694 (terreno da bonificare), i quali costituiscono solo il 6% di tutto l’insieme.

In terzo luogo, quello che non convince è la confusione e non chiarezza sull’interesse pubblico da perseguire. L’area del Buon Pastore è un’area preziosa: dal punto di vista urbanistico, perché è l’ultima area vicino al centro storico con limitata densità edilizia e con un parco; da un punto di vista storico/culturale, presenta edifici di valore antico (Villa Angela), di valore architettonico (chiesa panottica, edificio con portici e colonnato del secolo scorso), oltre ad avere rappresentato un’attività sociale, quella dell’Istituto Buon Pastore, significativa per la città; da un punto di vista paesaggistico/ambientale, vi è un parco di ampie dimensioni con un bosco urbano unico nel suo genere, con presenza di alberi monumentali. L’interesse pubblico da perseguire, per noi, sarebbe quello del completo recupero del complesso, senza alcun nuovo intervento edilizio a consumo di suolo e di impatto devastante per il quartiere e per il parco.

L’Amministrazione Comunale potrebbe adottare lo splendido progetto della prof.ssa Arch. Paola Galbiati del Politecnico di Milano, elaborato con la collaborazione dei suoi allievi, per il quale sarebbe possibile ricercare anche i necessari finanziamenti stando il respiro europeo del progetto e i bisogni reali che andrebbe a soddisfare, se solo vi fosse convinzione politica.

L’ambito di via Ticino è un’area storicamente legata alla Villa Torneamento e giunta fino a noi dal 1700 quasi intatta (salvo che per i due capannoni citati, evidente errore del passato), preziosa, anch’essa, per la sua funzione architettonica di spazio e visuale prospettica della Villa Torneamento, così pensata, progettata e realizzata fin dall’origine, e per la sua valenza ambientale, essendo una delle poche aree libere rimaste fra i due quartieri di San fruttuoso e Triante, con visione delle montagne lecchesi.

 

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L’area di Via Ticino – Lombardia a Monza

 

L’interesse pubblico da perseguire dovrebbe essere, quindi, quello di realizzare un parco urbano con elementi di naturalità, con la consapevolezza, tuttavia, che tale operazione sarebbe un’azione necessaria e indispensabile di mera conservazione dell’esistente suolo libero (anche se con l’obiettivo di rendere l’area fruibile nel tempo per i cittadini), senza però aggiungere nulla al bilancio ecologico/ambientale per l’abbattimento di CO2.

Si comprende bene, allora, che l’edificazione parziale dell’area comporterebbe, all’opposto, una ulteriore impermeabilizzazione e antropomorfizzazione del suolo, con conseguente aggravamento, invece in questo caso, del bilancio ecologico. Esattamente l’opposto dell’obiettivo di consumo di suolo negativo che la Variante al PGT in corso di avvio si propone. Obiettivo ampiamente condiviso dalla coalizione che sostiene questa amministrazione.

In conclusione, speriamo che in sede di variante generale al PGT ci possano essere momenti e luoghi di partecipazione ove questi temi possano essere approfonditi, discussi e valutati, tenendo conto della storia dei luoghi in questione (valore aggiunto per la città Monza), della loro bellezza (città del paesaggio), dei bisogni dei cittadini e delle generazioni future, degli obblighi legali di conservazione dei beni storici.

I Comitati:

Comitato San Fruttuoso Bene Comune

Comitato Salvaguardia Buona Pastore

Comitato Salviamo Villa Angela

 

Monza, 5 aprile 2023