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Riceviamo e pubblichiamo

Associazione per i Parchi del Vimercatese,
via Luigi Ponti, 15 Vimercate

Associazione Parchi: il Comune di Agrate deve fare di più per la sostenibilità ambientale e sociale e per l'agricoltura

Il 3 dicembre l’Amministrazione Comunale di Agrate e l'Associazione Parchi si sono incontrate per un approfondimento sul PGT. In questa occasione l'Associazione a preso atto con soddisfazione che alcune proposte sono state recepite ma che purtroppo c'è ancora un notevole divario tra l'intenzione dichiarata dal Comune di voler fare un PGT sostenibile e quanto avviene in realtà.

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Le proposte dell’Associazione per i Parchi del Vimercatese, (pubblicate sul suo sito www.pgtvimercatese.it/ ) sono state presentate fin dall’inizio dell'iter per la definizione del nuovo PGT come risulta anche dai documenti del comune.

http://www.comune.agratebrianza.mi.it/upload/documenti/urbanistica/servizi/Urbanistica/Piano_di_Governo_del_Territorio/Partecipazione/Forum/partecipazione_contributi.pdf

Tra le proposte accettate c’è l’ampliamento del Parco del Molgora di oltre 2.000.000 di metri quadri in sintonia con il comune di Caponago, la ricostruzione del viale alberato del Principe Trivulzio, il recupero dei sentieri di campagna ad uso ciclabile e l’incentivazione al recupero del centro storico di Agrate e della frazione di Omate.

L’Associazione rileva però che non sono state accolte le sue proposte principali ovvero il fatto di non incrementare il consumo di suolo e di non aumentare il numero di abitanti.

Il PGT di Agrate si colloca nel Vimercatese tra quelli col più alto consumo di suolo. L’entità di tale ampliamento è pari al 4,9% , praticamente uguale al tetto massimo (5%) ritenuto accettabile dalla Piano Territoriale di Coordinamento della provincia.

Questo livello di consumo di suolo è ritenuto del tutto inadeguato dall’Associazione, fatto peraltro già vivacemente criticato durante il convegno organizzato il 3 novembre scorso a Vimercate sul tema “Consumo zero di suolo: è possibile”. Al convegno avevano partecipato il prof. Giorgio Ferraresi e il sindaco di Cassinetta di Lugagnano, Domenico Finiguerra, che del “consumo zero” ha fatto la colonna portante del PGT del suo comune.

Parere negativo anche sull’incremento della popolazione prevista dal nuovo PGT, che permetterebbe al Comune di Agrate di raggiungere quasi 16.000 abitanti. L'Associazione ritiene che l’azione urbanistica dei comuni brianzoli nel XXI secolo debba orientarsi prevalentemente al riequilibrio del territorio e ad un progressivo recupero dei centri storici e delle aree industriali dismesse, riconvertendole preferibilmente a edilizia sociale con modalità tali da dare uno sbocco abitativo accessibile alle giovani coppie e alle fasce sociali meno agiate.

Le aree rese edificabili ad Agrate si trovano soprattutto nella zona a sud dell’autostrada Milano–Venezia, proprio a ridosso delle due strade provinciali che conducono a Carugate e Bussero, in prossimità del canale Villoresi e del laghetto della vasca volano.

La costruzione dei capannoni nei prossimi 5 anni sulle aree oggi rese edificabili avrà un impatto negativo sia sotto il profilo paesaggistico, sia sotto il profilo ambientale, con un ulteriore aggravio dell’impronta ecologica che ad Agrate è già oggi eccessiva. L’Associazione Parchi richiede di rivedere queste scelte troppo permissive e di puntare ad un effettivo riequilibrio fra campagna ed aree edificate. Da questo punto di vista Agrate è fortemente sbilanciato con ben il 52,8 % di territorio urbanizzato a fronte di una media del vimercatese pari al 38%. Se Agrate dovesse mantenere un tasso di cementificazione del 5 % ogni 5 anni, fra 66 anni non ci sarebbe più neanche un metro quadro di territorio agricolo in tutto il comune.

L’Associazione ritiene che l’ampliamento del Parco del Molgora è un fatto positivo ma non irreversibile e quindi richiede, per consolidare il futuro del patrimonio ambientale, un attento monitoraggio e soprattutto l’avvio di un progetto di rilancio delle attività agricole. Con la collaborazione dei Comuni e degli Enti Parco dei Plis Molgora e Rio Vallone e delle Associazioni agricole e ambientaliste, sarebbe possibile mettere a punto un progetto forte e coerente per una significativa e redditizia produzione agricola di filiera corta. Questo progetto, se adeguatamente sostenuto dall’Amministrazione, potrebbe diventare il volano per ridurre effettivamente l’impronta ecologica e per migliorare la qualità della vita degli agratesi.

Vimercate 09\12\2008