Curioso caso nel liceo scientifico di Monza. Ieri gli studenti hanno abbandonato l'edificio scolastico a causa della temperatura oltremodo bassa, dovuta allo spegnimento del sistema di riscaldamento. Il dito puntato è contro la Provincia, rea, a quanto affermano, di aver ridotto i finanziamenti

A scuola a dodici gradi. In aula. Cose dell'altro mondo? No, capita a Monza, nell'avanzatissima Brianza. I ragazzi del liceo Frisi si sono visti costretti a lasciare la scuola, dato che la differenza di temperatura fra interno ed esterno era poco percettibile. Una circolare del preside, sul sito dell'Istituto, parla di una "disfunzione". Il dirigente scolastico, una volta che anche i funzionari dell'ASL hanno rilevato una temperatura troppo bassa per poter continuare le lezioni, ha mandato a casa coloro che ancora erano rimasti all'interno della scuola.

Come dichiarano gli studenti stessi in un comunicato giuntoci per posta elettronica, il mancato funzionamento del riscaldamento non si spiegherebbe semplicemente con un guasto, ma con una diminuzione da parte della provincia dei fondi destinati a questo servizio. Riportiamo per intero l'email:

Questa mattina (17 gennaio 2011, ndr), la maggior parte degli studenti dell'istituto superiore P.Frisi hanno lasciato l'istituto a fronte di una situazione termica inaccettabile. Il sistema di riscaldamento dell'istituto era infatti completamente spento e all'interno delle classi si poteva chiaramente percepire una temperatura assai minore dei termini di legge. Non è questa per il Liceo P. Frisi una situazione nuova, infatti gli studenti si erano visti ridimensionare i fondi dalla provincia prima delle vacanze di Natale, decisione, tra l'altro, che non era passata inosservata agli occhi delle migliaia di studenti e lavoratori che si erano trovati in aule con anche 12 gradi, ben 6 sotto al limite sindacale stabilito. La provincia aveva quindi provveduto, dopo incalzanti segnalazioni, a ristabilire un regolare funzionamento del riscaldamento. Ma questa mattina non è stato così, gli studenti sono usciti dall'istituto per denunciare ancora una volta certe gravi mancanze che dilagano nell'istruzione pubblica.

GLI STUDENTI DELL'ISTITUTO SUPERIORE P.FRISI

Gli autori di Vorrei
Simone Camassa
Simone Camassa

Nato a Brindisi il 7 maggio del 1985. Insegnante di Italiano, Storia e Geografia nella scuola pubblica, si è laureato in Lettere, in Culture e Linguaggi per la Comunicazione e in Lettere Moderne, sempre all'Università degli studi di Milano. Suona la chitarra elettrica (ha militato in due gruppi rock, LUST WAVE e BLACK MAMBA) e scrive poesie.

Appassionato di sport, ha praticato il nuoto a livello agonistico fino ai diciotto anni, per un anno ha anche giocato a pallacanestro. Di recente, è tornato al cloro.
È innamorato della letteratura in tutti i suoi aspetti, dalla poesia fino al fumetto supereroistico statunitense. Sogna di realizzare un supercolossal hollywoodiano della Divina Commedia, ovviamente in forma di trilogia e abbondando con gli effetti speciali.

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