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Una domenica al mese, da aprile ad ottobre, Monza Bike Friendly propone un itinerario ciclo-gastronomico nel Parco di Monza

 

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bbiamo intercettato presso la cascina Mulini Asciutti Monza “Bike Friendly”, un progetto partorito dalla collaborazione del Desbri Brianza e il Comune di Monza. Si tratta di un itinerario gastronomico e culturale alla scoperta del Parco di Monza e dei prodotti tipici della Brianza. Fra ponti e cascine sono previste sei tappe gastronomiche presso i punti ristoro del Parco: a ogni tappa una degustazione. Avevamo trattato qui dell'idea di valorizzare le cascine brianzole, inserendole in una rete di mete turistiche. L'iniziativa è dunque parte della strategia che persegue questa finalità. Nella tappa dedicata alla cascina Mulini Asciutti abbiamo partecipato alla visita guidata, aggregandoci ai ciclisti del tour e provenienti dalla precedente tappa della Cascina del Sole.

Un pieno di cultura e natura

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 I Mulini Asciutti  - cartolina d'epoca

Sono le 13 e 30. La domenica di sole consente al Parco di essere oggetto della fruizione di innumerevoli persone. Ci sono famiglie, a piedi o in bicicletta. C'è chi corre. C'è chi è sdraiato in mezzo al grande prato davanti alla cascina. In molti passano ininterrottamente. Quasi tutti si fermano. Famiglie, donne, uomini, bambini, cani. Entrano nel porticato. Osservano le nuove pale di legno del mulino da sopra il ponticello. Arrivano fino al forno, curiosando in tutti gli angoli e poi, con tutta calma, ripartono per un'altra meta. Si fa fatica, per chi sta aspettando, a distinguere, fra i tanti gruppi di ciclisti in arrivo, quale sia quello di Eat & Ride Tour. Non sono in tanti. La prima domenica non ha avuto grande successo. Forse non è stato adeguatamente pubblicizzato. Perché l'intesse c'è eccome: lo si vede dal flusso ininterrotto. Anche quando arriva il gruppo è palpabile nei partecipanti lo stesso interesse e la piacevolezza di trovarsi in questo luogo. Così ci aggreghiamo con naturalezza alla visita guidata. Dura circa venti minuti. Da quanto sentito, da quanto già conosciuto e con l'aggiunta di ricerche in internet, possiamo offrire ai lettori di Vorrei uno scorcio gradevole fatto di natura e cultura.

La Cascina Mulini Asciutti è un complesso costruito nel 1834 da un progetto dell’architetto Giacomo Tazzini, allievo di Luigi Canonica e autore anche di altri progetti nel Parco di Monza. Sul luogo già esisteva in precedenza un mulino. Oltre ai mulini attualmente esistenti, Asciutti, San Giorgio e del Cantone, fino ai primi decenni dell'Ottocento esistevano in zona altri mulini.

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Mappa del Catasto Teresiano del 1721

 

Nella carta del 1615 dell'ingegnere e architetto Pietro Antonio Barca si rileva che nell'area, dove due secoli più tardi viene istituito il Parco di Monza, esistevano diversi mulini. Essi sono rappresentati sulla cartografia di Barca e sulle mappe del Catasto Teresiano di Carlo VI, risalenti al 1721. Ma non compaiono nelle mappe della metà dell'Ottocento. A monte e in prossimità del Ponte della Catene, nella sponda sinistra del Lambro, vi erano i mulini di Valnegra. Furono inoltre eliminati i mulini indicati nella piana del Lambro a valle della fagianaia, vicino a dove sorge attualmente ristorante Saint Georges Premier e noti come mulini del Salice. L'autorizzazione alla demolizione dei mulini e delle cascine annesse risale al 1833. In quel punto il Lambro non aveva l'andamento quasi rettilineo che ha attualmente, ma faceva un marcata ansa verso occidente, in direzione dell'attuale Cascina Cernuschi. Il nuovo corso del fiume sembra coincidere con l'alveo della roggia che azionava i mulini.

Gli edifici tuttora esistenti e annessi ai mulini, furono costruiti sul posto in cui sorgevano gli originari. Le costruzione delle attuali cascine Mulini Asciutti e Mulini San Giorgio risalgono ai primi decenni dell'Ottocento, mente il Mulino del Cantone, che nel Catasto Teresiano del 1722 era censito in casa d'affitto con molino dei conti Giacomo e Giuseppe Durini, fu ristrutturato attorno al 1840. I mulini venivano azionati utilizzando l'acqua dal Lambro, attraverso un sistema complesso di rogge. Per di immettere l'acqua nelle rogge e per creare le brevi diversioni in grado di muovere le ruote dei mulini, veniva provocato un locale innalzamento del livello del fiume. Questo era ottenuto con l'utilizzo di chiuse. A monte di queste, sull'una o sull'altra delle due sponde, sono inserite le prese dalle quali si deriva l'acqua, il cui afflusso è regolato da paratoie mobili.

 

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Mappa di Giovanni Brenna del 1845

 

Le due chiuse ancora esistenti nel Parco di Monza si trovano: una presso il Ponte dei Bertoli e l'altra al Mulino del Cantone. La chiusa del Cantone alimentava una piccola diversione, ora disattivata, che forniva energia al mulino. Ha cessato di funzionare verso la fine dell'Ottocento. La chiusa del Ponte dei Bertoli era ed è tuttora destinata a rifornire la roggia Mulini Asciutti. Le prese della roggia Molinara, passante per i mulini San Giorgio, sono posizionate all'esterno del Parco, presso l'omonimo centro abitato, frazione del Comune di Biassono.

I Mulini Asciutti sono gli unici che conservano ancora due ruote funzionanti. I muri perimetrali sono in laterizio a vista. La zoccolatura delle colonne è costruita con Ceppo dell'Adda, materiale di lusso per quei tempi, utile a impedire l'assorbimento dell'umidità per via della sua struttura impermeabile. Il complesso è formato da due edifici simmetrici rispetto all’asse centrale, rappresentato dall’alveo della roggia principale che lo attraversa azionando sei pale: i due blocchi sono uniti da un portico con camminamento coperto da cinque archi. Dal portico si accede alle due sale di macina e ai controlli delle chiuse. In posizione laterale si trovano le stalle con granaio, fienile e ricovero per gli attrezzi. All'estero del cortile si trova un forno per la cottura del pane.

Negli ultimi anni il complesso è stato affidato alla gestione del Creda, associazione per l'educazione ambientale con sede presso la Villa Mirabello. Nel 2011 il Creda ha attivato un progetto per il riuso del mulino con l'intenzione di costruire un science center dedicato ai diversi tipi di energia: il Mulino delle Energie.


Per adesioni e prenotazioni agli eventi si può accedere attraverso il sito www.desbri.org, la e-mail desbri.expodiffuso@gmail.com, il tel. 366.57.53.963 e la pagina Facebook.

 

Gli autori di Vorrei
Pino Timpani

"Scrivere non ha niente a che vedere con significare, ma con misurare territori, cartografare contrade a venire." (Gilles Deleuze & Felix Guattari: Rizoma, Mille piani - 1980)
Pur essendo nato in Calabria, fui trapiantato a Monza nel 1968 e qui brianzolato nel corso di molti anni. Sono impegnato in politica e nell'associazionismo ambientalista brianzolo, presidente dell'Associazione per i Parchi del Vimercatese e dell' Associazione Culturale Vorrei. Ho lavorato dal 1979 fino al 2014 alla Delchi di Villasanta, industria manifatturiera fondata nel 1908 e acquistata dalla multinazionale Carrier nel 1984 (Orwell qui non c'entra nulla). Nell'adolescenza, in gioventù e poi nell'età adulta, sono stato appassionato cultore della letteratura di Italo Calvino e di James Ballard.

Qui la scheda personale e l'elenco di tutti gli articoli.