A 29 anni non é tollerabile si possa morire di Lavoro. L'incidente mortale accaduto ieri non può che essere una sconfitta per tutti noi. Una tragedia verso la quale esprimiamo innanzitutto cordoglio e vicinanza alla famiglia gravemente colpita da tale lutto. La morte sul Lavoro non distingue il titolare dal dipendente. E nemmeno importa il luogo dove accade. Le autorità preposte indagheranno ed accetteranno le dinamiche.

Il lavoro del Giardiniere é sempre stato espressione di fatica, devozione ed anche senso di appartenenza ad un mestiere faticoso ma che permette di sentirsi un tuttuno con la natura. Un lavoro capace di attrarre molti giovani capaci di mettersi a disposizione ed anche in discussione a partire da se stessi. Soprattutto dopo il 2008 quando la crisi ha riconsegnato al Lavoro Agricolo l'idea di una prospettiva diversa.

Il tree climbing é una vera e propria specializzazione. L'abbattimento controllato d'alta quota nelle aree di manutenzione del Verde ha assunto sempre più importanza. La Scuola Agraria di Monza ne é diventata Maestra e vanto per i molti che cercano di impararlo a fare!

Il legislatore sin dagli anni novanta, e non ultimo con il D.Lgs. 81/2008, ha scritto molto. Ed anche Regione Lombardia ed AST hanno predisposto Manuali di Prevenzione molto ben fatti. É sufficiente? Assolutamente NO!

Morire di Lavoro é inaccettabile. La miglior prevenzione inizia da noi stessi. Non 1 € vale la pena di Morire. La fretta di eseguire un Lavoro e magari mal fatto. Il desiderio di riabbracciare i propri cari e magari non poterlo più fare.

Ed ora solo il Silenzio. Quello rispettoso verso un dramma. E soprattutto testa bassa affinché ognuno di noi determini e costruisca maggiore e migliore Sicurezza sul Lavoro! La FLAI CGIL lo farà, come sempre, a partire dalla Contrattazione Collettiva ed anche dal rapportarsi con Organismi di Vigilanza e Istituzioni preposte.

Monza, 4 dicembre 2017

Ufficio Segreteria e Comunicazione

CGIL Monza e Brianza