Con la fine del 2017 compiamo dieci anni, di questi tempi in cui tutto è veloce ed effimero un decennio ci sembra un traguardo di maturità e il tempo per qualche riflessione sul percorso fatto fino a qui. Sono passati due lustri da quel lontano 2007 in cui un gruppo di persone casatesi si ritrovarono con l’intento di promuovere un cambiamento nelle politiche di tutela del territorio casatese: cosa è successo in questo lasso di tempo? Qualcosa è cambiato? Possiamo dirci soddisfatti? Quali nuovi traguardi immaginare?

Da dieci anni siamo impegnati affinché i cittadini conoscano quanto più possibile il territorio che abitano, lo frequentino come uno spazio familiare e consapevoli del suo valore. Iniziammo da passeggiate ed eventi di coinvolgimento perché credevamo e crediamo che i cittadini possano apprezzare il loro territorio solo conoscendolo. Quando c’è conoscenza, c’è apprezzamento e quando c’è apprezzamento c’è attenzione, cura, desiderio di proteggere.     

Oltre a queste attività ci siamo fin da subito adoperati per sensibilizzare le forze politiche casatesi in merito alla possibilità di estendere uno dei parchi limitrofi anche sul territorio di Casatenovo. Nel 2007 il nostro comune si presentava infatti come un “vuoto” da colmare – eccezion fatta per la valle del Pegorino inserita all’interno del Parco Regionale della Valle del Lambro – all’interno del sistema di protezione della rete ecologica regionale. A sud c’erano i parchi locali del vimercatese, a est il Parco del Curone, a ovest, appunto, il Parco Valle Lambro, ma Casatenovo presentava un’ampia zona di pianalto agricolo ben conservata (ma sotto attacco) senza alcuna tutela. Dedicammo al tema la prima edizione di Naturalmente Brianza, invitando ad una tavola rotonda i sindaci dei comuni limitrofi.

Entrambe le forze politiche in campo alle successive elezioni del 2009 diedero ascolto all’appello delle associazioni attente al territorio come la nostra e Sentieri e Cascine e inserirono nel loro programma l’impegno ad estendere uno dei parchi contermini anche a Casatenovo. In seguito alla vittoria elettorale l’amministrazione di Antonio Colombo prima e quella di Filippo Galbiati dopo hanno collaborato con le associazioni, il direttivo del parco e gli altri comuni, per portare a termine l’impegno assunto e sottoscrivere l’ingresso del nostro Comune nel Parco dei Colli Briantei.

Oggi dopo un lungo percorso politico, burocratico e di attività sul campo, abbiamo finalmente 300 ettari di territorio casatese tutelato e gestito in accordo con i comuni di Arcore, Camparada e Usmate Velate, con il supporto tecnico del Parco Regionale della Valle del Lambro e animato da un forum di associazioni amiche del Parco. Un bel risultato, costato tempo e impegno per tutti gli attori che hanno preso parte al percorso di ampliamento e miglioramento della convenzione.

Ulteriormente, grazie alla sensibilità e all’impegno della amministrazione comunale di Bruno Crippa, a Missaglia, presto, il Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone estenderà i suoi confini a comprendere nuovi territori, tra cui la parte missagliese della Valle della Nava.

Raggiunti questi importanti traguardi è, a nostro parere, il caso di non fermarsi e continuare nel progetto di tutela con sguardo lungo. Vogliamo così provare a lanciare, ancora una volta, un’idea per il futuro prossimo. Come il Parco dei Colli Briantei, anche il Parco Agricolo della Valletta ha da poco sottoscritto una convenzione per avere il supporto tecnico del Parco Regionale della Valle del Lambro. Ci troviamo quindi ad avere due strutture simili (e confinanti) che si interfacciano con un unico centro tecnico: sarebbe davvero un’occasione da cogliere per fare un progetto comune e agire in modo coordinato.

Il territorio della Valletta ha molte caratteristiche comuni al nostro e potrebbe collegarsi alle aree protette di Casatenovo, interessando in particolare le sorgenti della roggia Nava, un ambiente umido di grande importanza naturalistica che ancora oggi – nonostante le estensioni dei parchi succitate – non è interessato da un ente di salvaguardia che lo valorizzi adeguatamente.

Con la disponibilità dell’amministrazione comunale di Monticello Brianza, del direttivo e delle associazioni che animano il Parco Agricolo della Valletta e il Parco dei Colli Briantei sarebbe auspicabile incontrarsi presto per pensare a un percorso per unire le forze e sviluppare progettualità comuni a una scala territoriale di maggior rilievo.

Gruppo Valle Nava

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