Gentili membri dell’Amministrazione Comunale, ci rivolgiamo a voi nella speranza possiate comprendere le ragioni del nostro disappunto e porre rimedio a un errore che crediamo danneggi la nostra cittadina. Siamo convinti saprete agire nell’interesse della comunità e per questo vi scriviamo. Dai lavori dell’ultima Commissione Urbanistica, svoltasi martedì 5 giugno, è emersa in modo chiaro la possibilità che a pochi metri dal centro ALDI si insedi una nuova attività commerciale, questa volta targata LIDL. Crediamo che questo esito debba essere evitato per le seguenti ragioni. In primo luogo, specialmente in questa fase di prolungata stagnazione economica, l’insediamento di un grosso discount è destinato ad avere forti ripercussioni negative sulle attività commerciali della nostra cittadina, in favore di grandi e agguerrite multinazionali straniere. Le molte attività concorezzesi, che costituiscono un patrimonio storico e umano della città, hanno l’esigenza di essere maggiormente tutelate, come testimoniano del resto le dichiarazioni di diversi commercianti, costretti a chiudere i loro negozi o a tirare avanti con fatica. La seconda ragione della nostra contrarietà risiede nelle inevitabili conseguenze che questa operazione avrà sul piano della viabilità. Sappiamo bene che la zona in oggetto è già oggi interessata da un traffico eccessivo. La costruzione di un nuovo discount non può che peggiorare ulteriormente la situazione, incidendo in negativo sulla qualità della vita dei residenti, creando disagi e peggiorando la qualità dell’aria. Infine il nostro disappunto è motivato dalla palese inutilità della presenza di un simile esercizio commerciale, che sarebbe quindi realizzato non nell’interesse dei cittadini. Pochi mesi fa infatti è stato aperto, proprio di fronte al cimitero, il discount ALDI. ALDI, come LIDL, è un esercizio adibito alla grande distribuzione di alimentari e di articoli domestici. Non crediamo sia necessario far notare che in quell’area, nel giro di un kilometro, sono già presenti diversi grossi esercizi commerciali della stessa tipologia. Non ci riterremo soddisfatti qualora argomentaste la necessità di questa operazione riferendovi alla creazione di qualche nuovo posto di lavoro, o all’impossibilità di intervenire attivamente in quanto amministratori. Per quanto riguarda il primo punto è chiaro che i pochi nuovi posti di lavoro creati non sono sufficienti a bilanciare i danni inferti alle attività dei commercianti indipendenti, oltre che il peggioramento della qualità della vita dei residenti. È ben noto inoltre che i profitti delle grosse catene come ALDI e LIDL, sono destinati ad arricchire solo marginalmente il territorio in cui operano. Per quanto riguarda la seconda possibile obiezione, siamo convinti che, a fronte di una ferma e lungimirante volontà politica, è possibile trovare tutti gli strumenti necessari per scongiurare l’apertura di un nuovo discount, trovando un accordo con i privati coinvolti e facendo valere il primato dell’interesse pubblico.