NOKIA: nessun accordo sindacale sui licenziamenti

Martedì 31 luglio si è svolto al Ministero del Lavoro l’incontro conclusivo relativo alle procedure di licenziamento aperte da Nokia in Italia.

L’azienda ha dichiarato che il numero degli esuberi si è ridotto di 21 unità rispetto agli 87 dichiarati inizialmente nelle procedure, per effetto di ricollocazioni interne e riassorbimenti.

Rimangono quindi 66 lavoratrici e lavoratori in esubero, gran parte dei quali ha accettato l’uscita a novembre, in mancanza di alternative migliori.

Il confronto si è concluso con il mancato accordo poiché, ancora una volta, l’azienda non ha accettato di subordinare le uscite alla volontarietà dei lavoratori.

Sono sicuramente errate e fuori luogo le dichiarazioni alla stampa di alcuni esponenti della politica, che parlano di accordo a cui rivendicano di aver contribuito.

Ribadiamo: non c’è stato nessun accordo e 66 posti di lavoro verranno cancellati.

Umberto Cignoli, delegato sindacale di Nokia Alcatel Lucent ha dichiarato: “Continueremo a monitorare le possibilità di ricollocazione interna, al fine di cercare di ridurre i licenziamenti, e a supportare i lavoratori coinvolti.”

Angela Mondellini, Segretario Generale della Fiom Cgil MB e coordinatore Nazionale della Fiom per Nokia Alu ha dichiarato: “Dalle istituzioni a tutti i livelli abbiamo “avuto udienza”, ma non risposte concrete utili ad evitare i licenziamenti.”

1 agosto ‘18