LIBRI IN CARCERE
Un progetto per sviluppare il servizio bibliotecario della casa circondariale di via San Quirico

Monza, 15 febbraio 2019. Ci sono i best seller, come «Lazarus» di Lars Kepler o «La spada dell'impero» di Simon Scarrow, le grandi inchieste come «Il patto sporco» di Nino Di Matteo e Saverio Lodato e lo sport con «Zanetti. Leggenda dell'Inter».Nuovi libri in Carcere. Sono settantotto, per un costo di mille euro, i libri acquistati dal Comune di Monza e donati alla Biblioteca del Carcere di via San Quirico. Un progetto che nasce dalla Convenzione tra il Comune e la Casa Circondariale di Monza, firmata lo scorso 23 novembre, per promuovere lo sviluppo del servizio bibliotecario carcerario.Promuovere la lettura. «Obiettivo della Convenzione - spiega l’Assessore ai Sistemi Bibliotecari Pier Franco Maffè – è far scoprire come il carcere è un ambiente che presenta delle difficoltà, ma può essere anche un luogo dove si crea e si diffonde cultura, rompendo in questo modo facili pregiudizi e preconcetti». Lo scopo è la promozione della lettura favorendo quanto più possibile l'accesso dei detenuti ai volumi della Biblioteca della Casa circondariale, «potenziata» dall'arrivo di nuovi volumi. La Biblioteca del Carcere monzese conta un patrimonio di oltre dieci mila titoli e due mila prestiti annuali.La Biblioteca, luogo di scambio. L’Assessore guarda oltre l’acquisto dei libri: «Con la Convenzione vogliamo sostenere l’attività della Biblioteca della Casa circondariale perché diventi un volano per dare vita a un continuo scambio tra il carcere e l'esterno, mettendo così in contatto e in dialogo mondi diversi: il volontariato, il Sistema Bibliotecario e i detenuti».Partnership a tre: Comune, Carcere e volontariato. Con il documento dello scorso novembre, che ha una durata di cinque anni, è stato istituito un rapporto organico tra i sistemi bibliotecari della Città di Monza e la Biblioteca interna alla Casa Circondariale di Monza, gestita dai volontari dell’associazione «La biblioteca è una bella storia» che garantiscono l’apertura della biblioteca del carcere per più di venti ore settimanali. In particolare il Comune di Monza si impegna a fornire un supporto di conoscenze e competenze per l’apprendimento di tecniche elementari di gestione di una biblioteca di base e a garantire il servizio di prestito interbibliotecario con le biblioteche del sistema BrianzaBiblioteche, oltre ad aggiornare e incrementare il patrimonio librario e documentario della biblioteca di via San Quirico, sulla base dei suggerimenti di chi utilizza la biblioteca raccolti dai volontari de «La biblioteca è una bella storia». Il nuovo «patrimonio». Tra i nuovi libri entrati in carcere, oltre a romanzi ci sono i classici della letteratura in lingue straniere: inglese, francese, spagnolo e tedesco. Ma anche russo, cinese e arabo. E ancora manuali, libri sportivi e di psicologia, testi e dizionari per imparare la lingua italiana di particolare interesse per l’utenza carceraria straniera.