SLC-CGIL Monza e Brianza. POSTE, SITUAZIONE INSOSTENIBILE

Negli ultimi 18 mesi, tra Sindacati e Azienda Poste Italiane, sono stati sottoscritti una serie di importanti accordi tra le Parti a livello nazionale: dal rinnovo del CCNL alle varie intese sulla riorganizzazione del settore PCL ( Recapito Postale), MP (sportelleria Bancoposta), dagli accordi sulle politiche attive a quelli su mobilità e ferie ecc. Purtroppo dobbiamo rilevare che troppo spesso, i contenuti dei negoziati al tavolo nazionale stentano o addirittura non sono rispettati nella fase di pratica attuazione nei territori regionali e provinciali. Le politiche centralizzate e poco attente al territorio, unitamente ad un atteggiamento di chiusura del quadro dirigente, hanno portato Poste Italiane a fingere di non conoscere i bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori che, bisogna ricordare, sono chiamati a svolgere un servizio pubblico.

Un conflitto di lavoro anche per denunciare la scarsa propensione del gruppo dirigente aziendale nel porre in essere correttivi a situazioni limite: organici insufficienti, dotazioni e mezzi di lavoro obsoleti e insicuri, rischio di stress da lavoro correlato anche a causa di responsabili che utilizzano atteggiamenti vessatori, quando non intimidatori. Specificatamente nel settore recapito (portalettere), la mancata copertura degli organici sta mettendo a forte rischio la tenuta stessa dell'organizzazione del lavoro concordata nel Febbraio 2018, che si sta implementando anche quest'anno in molte province della Lombardia.

I numeri di stabilizzazioni e di assunzioni concordati per garantire le coperture sono compromessi dalle uscite incentivate e da Quota 100 perché sottostimati.

Le specificità morfologiche del territorio, le irrazionali perequazioni e tagli di zone, gli orari di lavoro oltre le norme contrattuali nonché le insufficienti garanzie sulla Sicurezza sul Lavoro (L. 81/08), hanno determinato l'apertura del conflitto di lavoro (ex art. 17 CCNL) con la relativa proclamazione dello SCIOPERO dal

24 Giugno al 18 Luglio 2019

con astensione dalle prestazioni straordinarie e aggiuntive e per queste ultime con riferimento anche al tempo di lavoro aggiuntivo all'orario normale compresa la flessibilità operativa (ex abbinamento di zone, nonché conto ore, banca ore, formazione fuori orario, ecc. per tutto il personale di Poste Italiane applicato presso ogni ufficio e sito produttivo della regione Lombardia.

Le motivazioni dello sciopero, non essendo intervenuti nuovi elementi per la composizione delle controversie in atto, sono state esaurite con esito negativo nell'ambito delle procedure di raffreddamento e conciliazione , sono di seguito elencate:

SETTORE RECAPITO POSTALE

Organici insufficienti, abuso dello straordinario e mancato pagamento dello stesso, indebite pressioni al personale generate dalla gestione vessatoria dei responsabili dei Centri di Distribuzione, gestione dell'orario di lavoro inadeguata, inadeguatezza dei motomezzi dei portalettere con problemi di sicurezza stradale, gravi carenze ambientali e strutturali nei centri di lavoro, difficoltà di fruizione delle ferie programmate.

SETTORE SPORTELLERIA (Uffici Postali)

Insostenibile carenza di personale negli uffici postali con innumerevoli postazioni vuote, continui e irregolari “distacchi” di personale da un ufficio all'altro, difficoltà di fruizione ferie programmate, convocazioni per corsi di formazione e per altri svariati motivi oltre l'orario d'obbligo, mancata possibilità d'applicazione delle normative di sicurezza (Legge 81/08) compreso il rischio rapine, violazione Codice Etico, forte stress da lavoro correlato alle insistenti pressioni commerciali ecc..

Alla luce di quanto esposto, la SLC CGIL Regionale, unitamente a tutte le strutture provinciali ha confermato a Poste Italiane che fino a quando le intese raggiunte  non saranno rispettate continuerà la fase di conflitto affinché si recuperino condizioni di lavoro sicure e sostenibili.

                                                                                          Il Segretario Generale SLC CGIL MONZA BRIANZA