“Leonardo e l’universo animale”: conferenza a Monza domenica 3 novembre.

Tra i relatori anche il presidente dell’ENPA di Monza e Brianza.

Per commemorare i 500 anni dalla scomparsa del grande ed eclettico genio toscano, Monza ha organizzato “500 anni con Leonardo”, un contenitore culturale organizzato da diverse associazioni monzesi che propone conferenze, rappresentazioni teatrali e musicali, presentazioni di libri, laboratori per bambini e appuntamenti enogastronomici.

Domenica 3 novembre alle ore 16.30, presso la sala Maddalena (via Santa Maddalena 7, ingresso libero) è in programma la conferenza “Leonardo e l’universo animale” e Giorgio Riva, presidente dell’ENPA di Monza e Brianza, interverrà illustrando il cavallo come animale sociale.

Il cavallo è un animale che nella vita dell’artista ha rivestito grande importanza. Come dimenticare, infatti, che proprio su disegni di Leonardo è stata realizzata la più grande statua equestre del mondo? Secondo le cronache, Leonardo costruì il prototipo in argilla all’interno del Castello Sforzesco ma dopo che i Francesi invasero Milano, abbandonò la città insieme a Ludovico il Moro e i nemici distrussero la statua utilizzandola come bersaglio per le loro frecce.

Un miliardario americano trovò gli schizzi di Leonardo per completare le parti mancanti e realizzare la statua che avrebbe regalato alla città di Milano, come segno di gratitudine per aver ospitato e fatto lavorare il genio del Rinascimento, ma morì rima di riuscire nell’impresa. Il progetto fu portato avanti dal proprietario di una grande catena di supermercati che donò i fondi necessari per terminare l’opera e nel 1999 il colosso equestre in bronzo attraversò l’Oceano Atlantico e fu consegnato all’allora Sindaco Albertini  che, con gran delusione degli Americani, decise di collocarlo in un cortile dell’Ippodromo, fuori dai percorsi turistici tipici della città.

Vegetariano ante litteram

Leonardo da Vinci vegetariano? È impossibile saperlo con certezza ma ci sono molti indizi che lasciano supporre che sia vero, a partire dalla sua celebre frase “verrà il tempo in cui l’uomo non dovrà più uccidere per mangiare, e anche l’uccisione di un solo animale sarà considerato un grave delitto” per continuare con un ricco ricettario di cucina a lui attribuito in cui sono descritti solo piatti a base di frutta e verdura.

Di sicuro c'è che Leonardo amava gli animali e ad essi dedicò numerosi studi.