LICENZIAMENTO COLLETTIVO ADIDAS

I lavoratori dicono no alla delocalizzazione e scrivono al CEO per chiedere un nuovo piano industriale Incontro presso IV Commissione Consiglio Regionale Lombardia il 23 Gennaio In data 13 Gennaio 2020, presso la Confcommercio di Milano, si è svolto il secondo incontro di esame congiunto relativamente alla procedura di licenziamento collettivo per 41 persone avviata il 13 Dicembre 2019 da Adidas Italy che prevede, oltre a riduzioni e esternalizzazioni di varie funzioni aziendali, una delocalizzazione delle attività del credito che Adidas vuole trasferire in Portogallo. Durante l’incontro la delegazione sindacale ha ribadito che la decisione è in netto contrasto con la situazione molto positiva di crescita aziendale a tutti i livelli e abbiamo richiesto un cambiamento del piano industriale che preveda il mantenimento dei livelli occupazionali in Italia. Rispetto alla richiesta di mantenere le attività lavorative in Italia sfruttando la possibilità dei collegamenti tecnologici e delle diffuse sinergie tra i gruppi dei vari paesi l’azienda continua a dichiarare una mancanza di volontà e su questo tema riteniamo indispensabile ampliare il livello di confronto con i manager e con le Istituzioni a partire dal livello del Consiglio Regionale della Lombardia, Regione dove si concentra il maggior impatto occupazionale (35 persone) e dove è situata la sede italiana. Oggi si rincorrono già i rumori di una prossima ristrutturazione, che l’azienda non ha smentito, che riguarderebbe ulteriormente il Customer Service. Riteniamo non rinviabile un livello di confronto che dia garanzie sull’occupazione e sulle prospettive future. Abbiamo richiesto all’azienda rinnovando la disponibilità a confrontarci esclusivamente sull’ambito della volontarietà di poter conoscere le proposte aziendali di incentivazione economica per consentire ai lavoratori di valutare percorsi di uscita e accompagnamento alla pensione. L’azienda ha dichiarato la disponibilità a riconoscere le medesime proposte di incentivazione della precedente procedura di licenziamento chiusa a Gennaio 2019 e di voler predisporre una proposta complessiva per coloro che dovessero mostrarsi disponibili al trasferimento in Portogallo. Su tale tematica abbiamo dichiarato all’azienda che devono essere mantenute le “bocce ferme” e si devono interrompere le iniziative di trasferimento delle competenze verso il Portogallo. Abbiamo richiesto la possibilità di maggior apertura alle uscite volontarie ampliando il perimetro aziendale senza limitarlo ad una stretta fungibilità con le posizioni individuate in esubero da Adidas. Per evitare l’impatto traumatico sulle persone si dovrebbe prevedere il ricorso a percorsi di training per sostenere il percorso di raggiungimento delle competenze necessarie a ricollocare i profili che potrebbero essere salvaguardati. Su questo aspetto abbiamo chiesto uno sforzo importante all’azienda. Altro tema che abbiamo segnalato è la possibilità del ricorso alla riduzione dell’orario di lavoro sia su base volontaria, sia attraverso il ricorso ad ammortizzatori sociali, per una gestione conservativa dell’occupazione. Il prossimo incontro di confronto è previsto per il 22 Gennaio 2020. Il giorno 23 Gennaio alle ore 16:45 adidas e le rappresentanze sindacali sono state convocate in audizione dalla IV Commissione del Consiglio Regionale della Lombardia per discutere della vertenza.

p. la FILCAMS CGIL Matteo Moretti