Precisazione sulla piantumazione di 3000 alberi nel Parco da parte di MonzaENI Circuit

Nel redazionale apparso su www.monzainpista.com, intitolato “Monza ENI Circuit per l’ambiente” si legge che «Il Monza ENI Circuit pianterà 3.000 nuovi alberi all’interno del parco di Monza, a compensazione del taglio di alcune centinaia di alberi avvenuto negli scorsi anni tra la seconda di Lesmo e il Serraglio, per far fronte alle esigenze di sicurezza del tracciato brianzolo [in] adempimento della passata convenzione per la concessione dell’area Autodromo per gli anni 2016, 2017, 2018 e 2019, che prevedeva la messa in posa di 600 alberi». L’affermazione contiene delle imprecisioni che vanno chiarite: non si tratta di una elargizione munifica del gestore dell’autodromo che invece di limitarsi ai 600 previsti in convenzione regalerebbe al Parco addirittura 3000 alberi, bensì di un preciso impegno contrattuale sul cui assolvimento può sorgere qualche dubbio.

Infatti:

  • le Convenzioni precedenti e quella in vigore dal 1° gennaio 2020 con ACI obbligano il gestore a piantare ogni anno 600 piantine forestali (non alberi) in luoghi da concordare con il Consorzio, a prescindere dal taglio di alberi avvenuto in quell’anno; il fatto che si parli di compensazione di centinaia di tagli eseguiti negli anni 2016/2017/2018/2019 fa pensare che tale impegno contrattuale non sia stato assolto;
  • le Convenzioni obbligano altresì il gestore a sostituire gli alberi abbattuti con la messa a dimora, ogni anno di essenze autoctone del diametro minimo di 12/14 cm «in numero pari a quelle rimosse nella stagione silvana precedente». Quindi dei 3.000 alberi dichiarati nel redazionale, 2.400 (2500 o 2600 tenendo conto dei mancati attecchimenti) sono in realtà piantine forestali e il resto (circa 400 o 500) alberi con diametro 12/14 cm;
  • le convenzioni, inoltre, specificano che il gestore deve «provvedere alla rimozione delle ceppaie sradicate [ed] effettuare il trattamento delle ceppaie derivanti dal taglio di piante morte secondo le indicazioni del Piano di assestamento forestale»; obbligo in molti casi disatteso come può vedere chiunque passi nell’area in concessione all’autodromo.

Nell’auspicare che il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza assuma fino in fondo e senza indugi il suo ruolo di organo di controllo delle adempienze contrattuali da parte del gestore dell’impianto, riteniamo doveroso che, per correttezza di informazione, i contenuti della presente precisazione siano resi noti ai lettori.

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Monza, 27 gennaio 2020