ACCORDO A2A – AEB: PER UN  CONFRONTO PUBBLICO E TRASPARENTE

 Da anni, come esponenti della politica locale, affermiamo la necessità di tutelare l’insieme di società partecipate che hanno finora garantito i servizi ai cittadini rappresentando un patrimonio pubblico. Da alcuni giorni si è aperto il dibattito sulla possibile partnership territoriale tra A2A e AEB ed anche noi ne abbiamo discusso esaminandone i diversi aspetti e rilevandone le criticità più evidenti. Chiediamo anzitutto che sulla questione si apra un confronto pubblico e trasparente per approfondire, sin da subito, le seguenti questioni che riteniamo fondamentali ed altre che potrebbero sorgere nel corso del dibattito:

1. Trasparenza e partecipazione. Chiediamo che tutti i soci, a prescindere dalle quote detenute, siano coinvolti fattivamente nella costruzione del percorso che dovrebbe portare alla definizione della partnership. E che tutti i consiglieri comunali che dovranno esprimersi siano pienamente informati e coinvolti per tempo. Chiediamo anche si apra un tavolo di confronto generale all’interno del territorio e che comprenda le forze politiche e sociali e che perciò nessuno tenti di ottenere il consenso operando comune per comune.

2. Livelli occupazionali. La nostra preoccupazione maggiore è rivolta alla piena occupazione di quanti oggi operano in AEB e nelle società controllate con l’obiettivo di “esternalizzazioni zero” e “precariato zero”.

3. Costi e qualità del servizio. Ci chiediamo quali ricadute avrà l’operazione sull’utenza. Chiediamo garanzie nei confronti dei cittadini che oggi usufruiscono dei servizi delle società pubbliche sia sul fronte dei costi che sulla qualità e la puntualità dell’erogazione dei servizi.

4. Sostenibilità. Riteniamo fondamentale conoscere, da subito, gli obiettivi che la nuova gestione si darà per raggiungere risultati importanti sul fronte della sostenibilità ambientale, sociale e territoriale nell’ambito dei servizi erogati attraverso la ricerca e l'investimento nelle energie rinnovabili.

5. Ciclo integrato dei rifiuti. Tra gli obiettivi di sostenibilità, non si può prescindere da quelli legati al ciclo integrato dei rifiuti, che secondo noi  dovrebbe essere un obiettivo da perseguire per realizzare un ambito di gestione territoriale che coinvolga BEA con l’obiettivo di “rifiuti zero”. Chiediamo, in particolare, maggiore trasparenza sul piano industriale che riguarderà la società Gelsia Ambiente, considerato il peso importante che la stessa riveste all'interno del Gruppo.

6. Governance e rappresentanza. Chiediamo chiarezza sul modello di coinvolgimento degli enti locali nei processi decisionali della nuova governance.  Non siamo d’accordo sulla proposta di consiglio di amministrazione avanzata secondo la quale all’insieme dei comuni che assommerebbero al 30% delle quote  viene assegnato un solo consigliere (su 10), a Seregno (col 36%) 4 consiglieri mentre A2A (col 33%) avrebbe sia l’Amministratore delegato che 5 consiglieri. Bisogna perciò studiare una soluzione che permetta contemporaneamente di eliminare gli attriti tra Seregno e gli altri comuni e di raggruppare il capitale dei comuni in modo da metterlo al sicuro e contare il giusto nel CDA.  Considerato il forte impatto sul territorio e i suoi cittadini, riteniamo necessarie garanzie per la tutela del controllo pubblico del territorio.

È bene che questo dibattito sia ampio e coinvolga pienamente tutti i soggetti interessati.

Per parte nostra, ci dichiariamo fin d’ora disponibili al confronto e all'approfondimento e a facilitare il dialogo tra tutte le parti.

Per un’Altra Seregno a Sinistra, Sinistra per Desio, PRC Muggiò, Sinistra e Ambiente (Meda), Impulsi (Meda), PRC Nova Milanese.

 16 febbraio 2020