Appello urgente per salvare la Villa Reale dalle pretese del concessionario e dall’incapacità colpevole degli amministratori pubblici.

Anche se i musei sono ora aperti, la parte nobile della Villa Reale di Monza - in concessione dal luglio 2011 a Nuova Villa Reale S.p.a. guidata dall’imprenditore Attilio Navarra - rimane chiusa al pubblico e fruibile solo per “eventi” riservati, in violazione del contratto.

Il concessionario ha colto l’occasione offerta dalla pandemia per dare concretezza a un disegno perseguito da tempo: quello di recedere da un impegno contrattuale che si è rivelato meno lucroso di quanto sperasse. Lo dimostra il fatto che già all’inizio di dicembre 2019 ha presentato un atto di recesso, intimazione e messa in mora, chiedendo al Consorzio che gestisce Parco e Villa un risarcimento di 8milioni e 307mila euro come “somme dovute” per penali, copertura costi e recupero dell’investimento.

Il rischio che possa vincere il contenzioso è reale stante lo squilibrio a favore del concessionario delle disposizioni del bando all’origine della concessione. A ciò si aggiunge l’amara constatazione che gli amministratori pubblici che si sono succeduti dal 2011 a oggi non hanno saputo/voluto cercare di riequilibrare una situazione svantaggiosa per la collettività e ora balbettano di fronte all’arroganza di un concessionario che si sente in posizione di forza tanto da sfidare il Consorzio chiamandolo in giudizio e tenendo sbarrati cancelli e stanze della Villa ai visitatori.

Di fronte alla situazione di stallo che si è creata, che incide pericolosamente sul futuro della Villa, è venuto il momento di rimediare ai guai prodotti dal bando, recuperando l’unitarietà fisica e gestionale del monumento e promuovendo finalmente una progettualità che finora è mancata. Si può partire, ad esempio, dal riallestimento degli interni nobili e dalla narrazione delle vicende che ne hanno caratterizzato oltre due secoli di storia. Una Villa “museo di se stessa” oltre che promotrice di cultura e di didattica, che può essere la base su cui costruire un rinnovato interesse di visitatori provenienti da tutto il mondo attorno al complesso paesaggistico di Villa e Parco.

Chiediamo a tutti, singoli e associazioni non solo locali, di difendere questa preziosa eredità del passato per trasmetterla alle future generazioni, facendo sentire la loro voce sui social, sulla stampa, con interviste, lettere ai giornali, richieste agli enti preposti.

LA VILLA REALE DEVE TORNARE A ESSERE DI TUTTI NOI

COMITATO PER IL PARCO A. CEDERNA

COMITATO "LA VILLA REALE E' ANCHE MIA"